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La collaborazione tra EOS e Vitalik Buterin

Mentre Eos si sta preparando a lanciare la mainnet e Ethereum lavora sull’introduzione di Casper e di sharding, Daniel Larimer e Vitalik Buterin collaborano per migliorare il software EOSio.

Il 3 maggio, Larimer ha postato su GitHub un articolo che descrive i miglioramenti fatti all’algoritmo Delegated Proof Of Stake (DPOS) utilizzato da EOSio. Le modifiche dovevano impedire la creazione di due blocchi irreversibili che si tradurrebbe nella perdita del consenso.

Buterin ha ben pensato di contribuire qualcosa di suo commentando l’articolo ed esponendo le proprie ragioni.

“Questo non sembra essere sicuro,” ha scritto esponendo la sua teoria.

“In generale, non è possibile ottenere la sicurezza BFT [Bisantyne Fault Tollerance] su un blocco senza almeno due messaggi dalla maggior parte dei nodi che fanno riferimento direttamente o indirettamente a quel blocco; questo algo cerca di farlo in un round ed è probabilmente impossibile farlo effettivamente in modo sicuro. Se vuoi un modo intuitivo e valido per farlo, ti consiglio di utilizzare l’algoritmo nel nostro documento Casper FFG“.

Su queste basi e’ nata una lunga conversazione tra i due sviluppatori nella quale si è introdotto anche Emin Gun Sirer dell’Università di Cornell che ultimamente ha proposto il proprio algoritmo di consenso immediatamente dismesso da Samson Mow, un nome prominente nel mondo delle criptovalute.

Prendendo in considerazione i commenti, Larimer ha poi deciso di cambiare il modo in cui il cosiddetto Last Irreversible Block (LIB) viene calcolato e ha ringraziato Buterin su Twitter per il suo contributo.

“Grazie a @VitalikButerin per averci aiutato oggi a migliorare l’algoritmo di finalizzazione di #EOSIO DPOS BFT. Abbiamo già incorporato miglioramenti in eosio. Si prega di controllare il mio ultimo articolo sul consenso pipettato DPOS BFT.”

Raggiungere il consenso con il 100% di finalità oggettiva e non ambigua è essenziale per una blockchain come EOSio che vuole supportare la comunicazione inter-blockchain. Un mancato raggiungimento della finalità certa sarebbe devastante, creando l’effetto domino su tutte le catene interconnesse.

Implementando le modifiche proposte dal co-fondatore di Ethereum, eosio garantisce la sicurezza della blockchain anche nelle condizioni più sfavorevoli.

Per condizioni sfavorevoli, Larimer intende dei problemi alla connessione tra i produttori dei blocchi e assumendo che un terzo dei produttori e malintenzionata.

Non è la prima volta però che avviene questo scambio di opinioni tra i due developer. Larimer e Buterin hanno discusso spesso nel passato e, non tanto tempo, fa hanno esposto le proprie teorie su Medium, discutendo a vicenda con degli articoli.

Il discorso riguardava alcune delle caratteristiche dell’ideologia di Buterin e cioè l’acquisto dei voti.

Buterin ha scritto un post nel quale criticava il DPOS come meccanismo succube di questa tecnica e l’ha descritta come “una blockchain governata dai ricchi”, ma Larimer ha replicato esponendo le ragioni per cui, al contrario delle blockchain Proof of Work e Proof of Stake, il DPOS è la soluzione migliore in quanto dipende largamente dalla volontà della comunità che ha il diritto di votare i delegati per la produzione dei blocchi.

Larimer ha scritto che sia lui che Buterin stanno cercando “una soluzione allo stesso problema utilizzando strategie differenti”.

Il creatore di EOS, che dava vita alle prime blockchain giocattolo “ancora prima che Buterin avesse saputo di Bitcoin”, non manca di lodare il giovane sviluppatore per il suo lavoro. Larimer si e spinto anche oltre e ha affermato che vorrebbe creare un qualcosa con Buterin, confermando ultimamente che avrebbe anche un lavoro per lui presso Block.One e cioe la compagnia dietro ad EOSio.

La collaborazione tra i due sviluppatori non è un qualcosa di impossibile e i due sembrano in sintonia sugli scopi prefissati. Mentre Larimer dà il benvenuto a Buterin nella sua community, il creatore di Ethereum sembra propenso a dare una mano nel progetto di eosio e chissa magari creare una blockchain insieme.

Aneta Karbowiak
Aneta Karbowiak
Laureata in Biologia all'Università degli Studi di Genova, si è presto interessata allo sviluppo delle applicazioni mobili e dei chat bot. È entrata nel mondo dell'editoria come manager di un sito di sport inglese dove ha gestito un team di dieci persone. Appassionata della tecnologia blockchain e delle criptovalute, ha cominciato a scrivere per Qubithacker.
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