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La blockchain di EOS è finalmente attiva

Dopo quasi due settimane dalla data prevista per il lancio della blockchain EOS, la catena è riuscita finalmente a vedere la luce del sole.

Ieri, un balzo improvviso nella quantità dei voti per i Produttori di Blocco ha fatto scattare il comando di apertura della catena attivandola definitivamente.

La cronologia degli eventi

Prima del lancio previsto della mainnet, i possessori di token EOS dovevano registrare i loro indirizzi o lasciare che gli exchange si occupassero dello swap dai token ERC20 a quelli di EOS.

Il lancio doveva avvenire il 2 di giugno ma, per una serie di problemi legati alla sicurezza del codice, l’avvio è stato posticipato.

Grazie ad un programma bounty istituito da Block.one che prevedeva 10 mila dollari per ogni bug trovato, è stato possibile trovare tutti gli errori e risolvere i problemi della sicurezza.

Il 9 giugno i candidati ai Produttori di Blocco hanno finalmente deciso l’avvio della catena, ma non è finita qui.

Per come è stato programmato il software Eosio, il lancio della blockchain non è equivalente alla sua attivazione. Gli utenti non potevano spostare i loro EOS finché 150 milioni di token, e cioè il 15% di tutta la supply, non fossero stati messi in stake per la votazione dei 21 block producer.

Lo scopo era quello di scegliere i 21 BP avendo a disposizione 30 voti per account. La gente però non era affatto pronta a votare, avendo trovato molte difficoltà con i sistemi di voto disponibili.

Ieri mattina erano messi in stake 100 milioni di voti e finalmente, in poche ore, è stata raggiunta la soglia dei 15% e la mainnet è stata attivata dando vita alla blockchain EOS.

Chi ha attivato la blockchain EOS?

Dall’andamento lento della votazione si presume che nel primo 10% abbiano preso parte i singoli possessori di token e da qui si può vedere chiaramente la distribuzione dei voti, ma il balzo del più del 5% ha fatto pensare a qualcuno con una grossa quantità dei token, e in effetti è stato così.

blockchain EOS

 

EOS Asia, uno dei candidati ai Produttori di Blocco, ha rivelato che dietro all’attivazione sta l’exchange di criptovalute Big.one.

Dafeng Guo, il co-fondatore di EOS Asia, è stato contattato da Big.one con lo scopo di aiutarli a scrivere il codice che avrebbero usato i token dell’exchange per votare, arrivare al 15% e fare un unstack diretto.

La cosa lampante è che Big.one ha utilizzato tutti i voti per votare soltanto un candidato al BP, e cioè EOS Canada. Sono stati utilizzati 32.3 milioni di EOS soltanto per quel candidato.

C’è chi crede però che l’exchange non abbia utilizzato i propri fondi ma piuttosto gli EOS dei suoi utenti. Se fosse così, sarebbe una cosa grave soprattutto se ripetuta dopo l’attivazione della mainnet.

Questo non solo metterebbe gli EOS degli utenti in stake per 3 giorni, ma sarebbe anche contro la Costituzione di EOS.

Al momento la situazione sta sotto l’investigazione degli Arbitri di EOS per vedere se è avvenuto tutto correttamente e in accordo con la Costituzione.

L’approccio attuato da Big.one è completamente differente da quello di Bitfinex. Bitfinex ha deciso di chiedere alla community se preferiva aspettare l’attivazione della mainnet o se Bitfinex doveva votare per loro: “Tuttavia, per maggiore trasparenza e per offrire ai nostri utenti l’opportunità di partecipare all’attivazione della rete EOS, abbiamo deciso di ospitare un voto pubblico sul seguente argomento: Bitfinex dovrebbe fare lo stake temporaneo dei saldi EOS per contribuire all’attivazione della rete EOS?”

EOS ha una Costituzione?

EOS è la prima blockchain che ha creato una costituzione alla quale ogni membro della blockchain EOS è legato fin dal momento della prima transazione e gli Arbitri, scelti dalla comunità, possono decidere in questo caso se la costituzione viene violata e se applicare le sanzioni o meno.

EOS attua l’algoritmo di consenso DPOS nel quale i BP possono essere votati dalla community e quindi vengono scelti da una pool dei candidati in base continua, ma tutti devono obbedire sia al BP Agreement sia alla Costituzione il cui Articolo V vieta agli exchange l’utilizzo dei token degli utenti:

“Nessun membro o titolare di token EOS deve avere la responsabilità fiduciaria di supportare il valore del token EOS. I membri non autorizzano nessuno a detenere beni, prendere in prestito o contrarre per conto di titolari di token EOS collettivamente. Questa blockchain non ha proprietari, manager o fiduciari; pertanto, nessun membro avrà interessi benefici in più del 10% dell’offerta di token EOS.”

Gli Arbitri stanno investigando se Big.one abbia agito contro la Costituzione e nel caso fosse cosi, si potrà decidere se congelare i fondi.

Aneta Karbowiak
Aneta Karbowiak
Laureata in Biologia all'Università degli Studi di Genova, si è presto interessata allo sviluppo delle applicazioni mobili e dei chat bot. È entrata nel mondo dell'editoria come manager di un sito di sport inglese dove ha gestito un team di dieci persone. Appassionata della tecnologia blockchain e delle criptovalute, ha cominciato a scrivere per Qubithacker.
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