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Regno Unito: “Aggiornare la legge sugli smart contract”

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La UK Law Commission ha recentemente pubblicato un rapporto nel quale annuncia la sua iniziativa allo scopo di aumentare l’utilizzo di tecnologia blockchain tra le aziende.

La commissione, voluta dal Parlamento britannico, parla di una crescente copertura mediatica in relazione al tema degli smart contract, in particolare nei servizi finanziari a livello globale.

Così ha deciso di aggiornare il sistema legale affinché rimanga competitivo e a favore delle aziende.

“È importante garantire che i tribunali e le leggi inglesi favoriscano le imprese. Pertanto, è opportuno uno studio della Commissione affinché aggiorni l’attuale quadro giuridico inglese e come si applica agli smart contract”.

Si prevede che l’interesse negli smart contract aumenti significativamente e che non solo influenzerà positivamente la fiducia nelle transazioni e la sicurezza, ma soprattutto migliorerà l’efficacia di tutto il sistema aziendale.

I contratti intelligenti si basano sulla tecnologia blockchain e permettono l’esecuzione automatica delle transazioni. Grazie ai quali non vi è bisogno di un mediatore e il loro vantaggio è la tracciabilità e l’irreversibilità.

UK Law Commission ha già cominciato ad approfondire l’argomento ed entro questa estate è già previsto l’inizio del progetto.

Il 14 dicembre 2017 la commissione ha pubblicato il programma sulle riforme da portare avanti, suddivise in 14 aree e gli smart contract erano una di queste.

Il progetto sugli smart contract ha come scopo migliorare la competitività del Regno Unito e migliorare il funzionamento della legge sia per i cittadini sia per le aziende.

Vogliamo contribuire ad affrontare le ingiustizie rendendo la legge più semplice, più chiara e adatta al futuro. Faremo anche in modo che la legge supporti innovazioni tecniche all’avanguardia come veicoli automatizzati e contratti intelligentiha detto il capo della commissione.

Aneta Karbowiak
Aneta Karbowiak
Laureata in Biologia all'Università degli Studi di Genova, si è presto interessata allo sviluppo delle applicazioni mobili e dei chat bot. È entrata nel mondo dell'editoria come manager di un sito di sport inglese dove ha gestito un team di dieci persone. Appassionata della tecnologia blockchain e delle criptovalute, ha cominciato a scrivere per Qubithacker.
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