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Il logo di EOS nella geometria platonica

Nonostante EOS abbia annunciato la sua distribuzione dei token già l’anno scorso e condotto un lancio della mainnet con successo poco, si sa del simbolismo del logo EOS e del nome stesso.

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I fondatori non hanno finora rivelato il significato del nome, ma sappiamo che il logo di EOS ha un significato più profondo di quanto si possa pensare.

La rappresentazione grafica della blockchain di Daniel Larimer, CTO e co-fondatore di EOS, è un Chestahedron.

Il Chestahedron è più di una semplice figura geometrica e la creazione stessa di questa figura è il risultato di un processo empirico-artistico durato anni. Il Chestahedron è stato creato da Frank Chester – scultore, artista e geometra di ispirazione platonica – molto prima che EOS decidesse di usarlo come logo.

Chester ha infatti preso ispirazione dalla geometria sacra e dalle cinque forme di Platone, ciascuna con tutte facce uguali tra cui vi sono il tetraedro (4 facce), il cubo (6 facce), l’ottaedro (8 facce), il dodecaedro (12 facce) e l’icosaedro (20 facce).

Gli antichi greci credevano che questi cinque solidi fossero alla base di modelli sacri universali e della creazione fisica. Quattro di questi erano visti come gli schemi archetipici dietro i quattro elementi (terra, aria, fuoco e acqua), mentre il quinto rappresentava il modello dietro la forza vitale stessa, lo spirito o etere.

Sappiamo anche che queste forme hanno anche un collegamento con la disposizione di protoni e neutroni negli elementi della tavola periodica, con i campi elettromagnetici e gravitazionali della Terra e campi energetici del corpo umano ed è forse per questo che la geometria sacra è legata alla scienza.

Il Chestahedron che rappresenta il logo di EOS è una forma che deriva dai solidi platonici con la differenza che ha 2 tipi di facce, triangoli e aquiloni, mentre i solidi platonici hanno solo un tipo di faccia. Nonostante questo tutte le facce hanno la stessa quantità di superficie.

Ha sette superfici: quattro triangoli equilateri e tre quadrilateri. Contiene sette punti e dodici spigoli.

La forma di un Chestahedron non esisteva mai prima sulla Terra e Chester ha inventato questa forma attraverso la geometria sacra e reinterpretata grazie ad un processo artistico.

Attraverso le sue ricerche, Chester ha scoperto che, mentre le altre forme rappresentano terra, aria, fuoco, acqua e lo spirito il Chestahedron raffigura il cuore.

Quando Daniel Larimer ha presentato EOS al Consensus 2017 ha detto: “ci piace pensare che EOS è una blockchain del cuore”.

Brock Pierce, uno dei più grandi investitori in EOS, ha anche notato ultimamente che quando si sposta l’ultima lettera della parola Earth, si riceve la parola Heart insinuando a un collegamento ancora più stretto tra le due cose.

Guarda qui un video della presentazione di Brock Pierce durante la Blockchain Cruise:

 

Aneta Karbowiak
Aneta Karbowiak
Laureata in Biologia all'Università degli Studi di Genova, si è presto interessata allo sviluppo delle applicazioni mobili e dei chat bot. È entrata nel mondo dell'editoria come manager di un sito di sport inglese dove ha gestito un team di dieci persone. Appassionata della tecnologia blockchain e delle criptovalute, ha cominciato a scrivere per Qubithacker.
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