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EOS e Spacebit, insieme per una missione spaziale

La crypto-versione di SpaceX di Elon Musk atterra sulla blockchain di EOS.

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Pavlo Tanasyuk, fondatore di Spacebit, arriva in questo territorio inesplorato per creare quella che definisce “un’agenzia spaziale distribuita liberata dalle sponsorizzazioni statali o nazionali”  finanziata con le criptovalute.

Spacebit ha annunciato, durante la International Astronautical Congress tenutasi il 5 ottobre a Bremen, che il suo LinkX, il nuovo sistema di pianificazione della stazione di terra decentralizzata, è ora in beta testing sulla piattaforma EOSIO.

L’uscita pubblica di LinkX, sviluppato in collaborazione con la stazione satellitare di Goonhilly Satellite Earth Station, è prevista per i prossimi mesi come parte di Orbit:Linx, piattaforma di comunicazione spaziale.

Attraverso l’utilizzo della blockchain EOS, degli smart contract e delle reti di stazioni di terra decentralizzate, Orbit:Linx vuole creare un sistema efficiente per l’accesso alle reti di comunicazione tra Terra e spazio, con lo scopo di ridurre la barriera di ingresso, aprire nuove opportunità commerciali e stimolare il dialogo tra mondo accademico, commercio, finanza, industria e governo.

L’utilizzo del software di EOSIO dovrebbe facilitare il trasferimento dei dati, assicurare lo storage dei dati, l’analisi, organizzazione e la tokenizzazione del tempo attivo e inattivo delle stazioni terrestri, utilizzando una piattaforma di programmazione dedicata LinkX.

Grazie a questo, i clienti potranno ottimizzare e prenotare i loro programmi in base alle loro esigenze come ad esempio il budget, larghezza di banda, orbita, tempo di uplink/downlink. Il vantaggio di questa ottimizzazione sarà l’implementazione dell’automazione tra i sistemi senza dover aggiornare molto hardware.

“Orbit: Linx è la prima piattaforma di comunicazioni spaziali che sfrutta le capacità della tecnologia blockchain ed è stata sviluppata da zero come prodotto basato su container nativo e cloud. Abbiamo scelto EOSIO per la sua flessibilità e scalabilità e ci aspettiamo che continui a crescere come un’architettura blockchain leader. Orbit: Linx democratizzerà l’accesso ai dati spaziali e renderà le comunicazioni spaziali più accessibili”, ha detto Tanasyuk.

Con il numero crescente delle satelliti che ne prevede migliaia nei prossimi dieci anni, le stazioni terrestre dovranno diventare dei sistemi automatizzati ed efficienti e Orbit:Linx punta proprio a giocare un ruolo cruciale in questo campo.

Spacebit è un programma blockchain spaziale lanciato da astronauti, scienziati missilistici, ingegneri, imprenditori e consulenti che vogliono creare un accesso democratizzato allo spazio, attraverso la tokenizzazione delle missioni spaziali intorno alla Terra, alla Luna e in tutta la galassia.

Attraverso il loro modello di finanziamento, che accetta soltanto pagamenti in criptovalute, Spacebit punta a rivoluzionare il futuro dell’esplorazione spaziale, promuovendo modelli di business innovativi e missioni spaziali guidate dal pubblico piuttosto che dai governi e poteri forti.

Gli investitori ricevono i token e un ruolo nel decidere come gestire l’attività, cosa che consentirà alle imprese pubbliche e private di riformare e creare una nuova economia spaziale. Con la decentralizzazione delle missioni, i cittadini potranno partecipare direttamente o beneficiare dei programmi spaziali.

IOTA e lo spazio

Spacebit sta esplorando anche l’architettura IOTA e soprattutto il suo progetto Qubic, che prende origine dall’acronimo QBC, ovvero quorum-based computation.

La tecnologia tangle di IOTA sarà utilizzata per specifiche applicazioni spaziali, tra cui una rete IoT di veicoli spaziali multipli che utilizzeranno Qubic per l’intelligenza artificiale e l’outsourcing del computing pesante.

Grazie all’architettura di EOSIO, che permette la Inter Blockchain Communication (IBC), sarà assicurata la comunicazione con IOTA attraverso i token che si potranno spostare liberamente nell’ecosistema EOS.

L’esplorazione dello spazio è stata finora condotta da grandi agenzie spaziali finanziate dai governi e, soltanto negli ultimi anni, protagonisti come Elon Musk, Richard Branson e Jeff Bezos hanno deciso di entrare in questo campo, focalizzandosi soprattutto sul turismo spaziale.

Ma l’esplorazione dello spazio è interessante anche perché permetterebbe la ricerca di metalli preziosi sulla Luna o sugli asteroidi come sull’asteroide Davida, che contiene attualmente minerali rari e metalli preziosi del valore di quasi 10.000 quadrilioni di dollari.

Aneta Karbowiak
Aneta Karbowiak
Laureata in Biologia all'Università degli Studi di Genova, si è presto interessata allo sviluppo delle applicazioni mobili e dei chat bot. È entrata nel mondo dell'editoria come manager di un sito di sport inglese dove ha gestito un team di dieci persone. Appassionata della tecnologia blockchain e delle criptovalute, ha cominciato a scrivere per Qubithacker.
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