TicinoCoin (TIC) è un progetto per la creazione di una stablecoin all’interno del Ticino, Stato sovrano, la cui sovranità è limitata solo rispetto alla costituzione federale. Il Ticino ha quindi un’autonomia d’azione più ampia, per esempio, rispetto alle regioni italiane.
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E’ per questo che il team del TicinoCoin, appoggiato da tutti i partiti, lunedì prossimo (11 marzo) avrà la possibilità di presentare un’interrogazione parlamentare per la creazione di TicinoCoin.
Anche il Comune di Chiasso ha dato il suo sostegno di principio al progetto TicinoCoin, insieme a varie associazioni come Netcomm Suisse, che si occupa di e-commerce e servizi digitali, e altre 25 società fintech e blockchain tra cui Eidoo, Sgame Pro, ORS, Luxochain, BitIncubator & Venture e molte altre ancora.
Il gruppo di lavoro di TicinoCoin è formato da Michele Fiscalini, Athos Cereghetti, Paolo Pamini, Michele Ficara e anche Lars Schlichting di Eidoo. Eidoo sarebbe attivamente coinvolta anche perché il KYC per l’uso e lo scambio della stablecoin potrà essere fatto sulla app di Eidoo.
La proposta politica concreta, che verrà quindi presentata lunedì prossimo, prevede la creazione di una moneta locale complementare legata al franco svizzero. A tutti gli effetti, insomma, TicinoCoin (TIC) sarà una stablecoin basata forse sulla blockchain di Stellar, anche se per ora non ci sono certezze.
La maggior parte delle monete locali complementari della Svizzera in realtà sono simili a dei voucher, invece TicinoCoin sarà una crypto a tutti gli effetti e il 21 giugno 2017 sono stati pre-minati 21’06’2017 coin.
Spiega Fiscalini:
“Inizialmente, nel 2014, avevamo deciso di usare la blockchain di Bitcoin. Poi siamo passati ad Ethereum e poi monero. Ora stiamo pensando di usare Stellar, anche se è ancora aperta la possibilità di usare una blockchain privata”.
In Svizzera c’è una forte densità di aziende fintech e blockchain, tra cui Zurigo, Ginevra e Lugano e infatti Athos Cereghetti, come rappresentante di CryptoPolis, spiega quindi quanto il Ticino sia coinvolto nell’ambito blockchain:
“CryptoPolis nasce per fare da trade union tra Italia e Ticino, ma non è limitata a Chiasso né è in competizione con la Crypto Valley con cui anzi collaboriamo. Chiasso è stato il primo Comune svizzero ad accettare i pagamenti delle tasse in bitcoin.”
Michele Fiscalini, ideatore del progetto nel 2014, spiega quindi i dettagli tecnici del progetto:
“Abbiamo avuto un grosso riscontro mediatico. TicinoCoin è complementare al franco svizzero e, come una qualsiasi valuta reale, deve soddisfare 3 principi: l’essere una unità di conto, garanzia di valore e un mezzo di scambio. Probabilmente la garanzia, se l’interrogazione parlamentare avrà risposte positive, sarà data dallo Stato svizzero”.
Qui il video della conferenza stampa di presentazione del progetto TicinoCoin.