La TRON Foundation, colei che è dietro al progetto di Tron (TRX), una delle maggiori piattaforme su cui sviluppare dApp, ha pubblicato un post, dove si chiariscono alcuni punti in merito alle dApp di gambling.
Read this article in the English version here.
Le dApp di gambling sono numerosissime e spuntano in continuazione, specialmente sulla blockchain di Justin Sun, anche perché, grazie alla velocità della piattaforma Tron, che permette una velocità quasi istantanea della transazione, è possibile scommettere e vincere in tempo reale senza bisogno di aspettare il tempo della giocata e del risultato della giocata e avendo quindi un payout immediato.
Nel post si chiariscono alcuni punti relativi a questo tipo di dApp e alla legislazione giapponese: nel Paese la legge (Criminal Code capitolo 23) vieta le scommesse e il gioco d’azzardo, ma con alcune eccezioni come la corsa dei cavalli e sport legati ai motori.
Di conseguenza, Tron ha provato a giocare di anticipo e nel post la Foundation afferma che seguirà la legge in vigore, consigliando inoltre agli sviluppatori di introdurre un filtro IP per gli utenti di quel Paese.
- Tron vuole strettamente seguire le leggi e la regolamentazione in Giappone;
- Tron non incoraggia o raccomanda nessuna dApp di gambling nel mercato giapponese;
- Tron suggerisce che i developer di dApp in Giappone non sviluppino nessuna dApp di gambling sulla piattaforma di TRON;
- Tron suggerisce ai developer che hanno lavorato su app di gambling di bloccare gli utenti con IP giapponese. Per favore, non facilitate l’uso di app di gambling tra gli utenti giapponesi;
- Tron collaborerà con il governo del Giappone e fornirà ogni supporto necessario se qualche dAPP di Tron viola le leggi o le regole del Giappone.
Quindi, nel caso che qualche dApp infranga il divieto giapponese, la fondazione di Tron darà il suo supporto al governo, tutelando il benessere collettivo piuttosto che gli interessi singoli della dApp in questione.
Sicuramente un grosso ostacolo per la maggior parte delle DApp in circolazione, ma comunque farà da filtro per far passare solo le applicazioni che effettivamente possono essere utili sotto altri aspetti, lasciando da parte sia il rischio di saturare il sistema con dApp di cui se ne può fare a meno sia i rischi di dipendenza che queste dApp possono creare in soggetti più vulnerabili.