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Dogecoin (DOGE) è più usato di Bitcoin Lightning Network

Dogecoin (DOGE), crypto nata nel 2013 come una copia di bitcoin in salsa satirica, ha battuto Lightning Network come metodo di pagamento.

A differenza di quest’ultimo, Dogecoin non utilizza lo SHA256 come algoritmo di Proof of Work (PoW) per confermare le transazioni della blockchain. Le dimensioni di un blocco sono invece identiche a quelle di bitcoin e pari a 1MB anche se i blocchi vengono emessi ogni minuto e non ogni dieci.

Dogecoin, inoltre, a partire dal blocco 600’000, emesso il 25 febbraio 2015, continua a regalare 10’000 doge per ogni blocco minato.

Sottovalutata da tutti, Dogecoin è oggi nelle prime 30 posizioni per market cap ed è acquistabile in quasi tutti gli exchange di criptovalute. E non è tutto: sta facendo segnare numeri record.

Dogecoin batte Bitcoin Lightning Network

Nelle ultime 24 ore sono stati spostati 20 milioni di dollari in DOGE. Questo dato non sembra così eclatante ma assume un altro significato se si tiene conto del fatto che è più del doppio rispetto alla capacità massima di Bitcoin Lightning Network (pari a circa 10 milioni).

La transazione media in DOGE è pari a 1000$ mentre il pagamento massimo con Bitcoin LN è pari a 0.04 BTC, circa 400$. Attualmente acquistare un automobile con LN è impossibile a meno che si vogliano eseguire 100 pagamenti al posto di uno solo.

Nelle ultime 24 ore tre transazioni Dogecoin hanno spostato oltre 3 milioni di dollari e le fee sono state pari a 1 DOGE (0,002$) per ogni tx.

dogecoin bitcoin lightning network

Questo grafico mostra il rating delle principali criptovalute sulla base del tasso di accettazione da parte dei commercianti. Dogecoin risulta essere addirittura più usato di Ripple (XRP).

Cryptwerk ha stilato una lista, costantemente aggiornata, dei migliori store che accettano DOGE. Secondo le loro ricerche, oltre 600 aziende accettano pagamenti in DOGE e compaiono anche nomi altisonanti come Travala contro le 200 che accettano Bitcoin LN.

Il layer di Bitcoin fatica a decollare come conferma la storia di LNBIG il quale gestisce quasi la metà dell’intera capacità di Bitcoin Lightning Network (LN) ma i guadagni non gli consentono di coprire le spese.

Rispetto ad inizio anno la crescita di Lightning network è evidente. Il numero dei nodi è passato da poco più di 2000 agli attuali 9600 e anche la capacità è cresciuta sensibilmente. Se però si guardano le statistiche da aprile in poi la capacità è calata da 1080 bitcoin agli attuali 847.

Matteo Gatti
Matteo Gatti
Ingegnere informatico appassionato di tecnologia e di tutto ciò che vi ruota attorno. Segue con interesse il mondo delle criptovalute e lo sviluppo della tecnologia Blockchain. Scrive anche di Linux su LFFL.
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