Ieri il team di Prospectors, gioco multiplayer che gira sulla blockchain di EOS, ha comunicato che alcuni utenti, per ottenere vantaggi nel gioco, hanno fatto uso di BOT e che il relativo software richiedeva di cedere le proprie chiavi private per operare ed interagire con il videogame.
L’utilizzo dei BOT è una pratica che alcuni giocatori usano per compiere determinate azioni ripetitive nel tempo: infatti, il gioco richiede di compiere un’azione manualmente dopo un tot di minuti per poter andare avanti nel gioco, operazione molto noiosa e che comporta anche un dispendio di tempo non indifferente.
Per mitigare il problema, la piattaforma ha provveduto a cambiare il sistema di accesso da quello precedente, che utilizzava la versione v3 di Google captcha, alla versione attuale V2 così da impedire al bot di continuare ad operare.
Sfortunatamente però il team di Prospectors non è riuscito ad operare in tempo e poco prima del cambiamento gli account degli utenti erano già stati prosciugati dei token PGL.
Infatti, il BOT richiedeva di avere le chiavi private degli account, quindi di fatto è servito come malware per rubare i fondi dei giocatori.
Come si vede nel grafico sottostante, c’è infatti stato un significativo calo delle attività del gioco negli ultimi giorni.