Ancora numeri da record per la ICO (Initial Coin Offering) di K-Tune, progetto che permette di unire il mondo della musica a quello della blockchain potendo monetizzare i propri brani inediti, creati sia da musicisti che da produttori.
In questo senso, la blockchain tutela il diritto d’autore e darà la possibilità ai musicisti di monetizzare le proprie opere, senza passare da etichette discografiche e altri intermediari che, nel mondo tradizionale, prendono un’alta percentuale dei ricavi.
Essendo un progetto coreano, il genere musicale più promosso dalla piattaforma è il K-Pop, ma in realtà K-Tune è aperta ad ogni tipo di musica.
Come sappiamo, la ICO è stata lanciata sulla piattaforma di Eidoo, Eidoo Crowd, e grazie alla stessa K-Tune ha raccolto ad oggi 12020 Ethereum (ETH), comprese le transazioni off-chain, ovvero più di 2 milioni di dollari, superando quindi il soft cap.
La ICO andrà avanti fino al 30 novembre ed è già al 28% di raccolta.
E’ sicuramente un ottimo risultato visto il periodo piuttosto bearish del mercato e visto che la ICO di K-Tune è iniziata solo due settimane fa.
Il progetto prevede la creazione di una piattaforma per caricare o scaricare brani inediti per gli artisti che hanno bisogno di promuovere un brano o un disco.
K-Tune lancerà anche una sorta di e-commerce all’interno della piattaforma per comprare il merchandise degli artisti.
Interessante notare che l’intero sistema sfrutterà il token di K-Tune, KTT, che sarà quindi l’unica moneta della piattaforma per farsi pagare o pagare i beni e servizi, quindi un puro utility token.
Alla fine della ICO, il token KTT sarà listato sugli exchange, anche se non è ancora possibile rivelarne i nomi. Per quanto riguarda la piattaforma, lo sviluppo è completo quasi al 90%.
Attualmente la piattaforma di K-tune è in versione beta, ma ci si può già registrare usando email e password.