Oggi è il compleanno del miliardario Calvin Edward Ayre, che compie 59 anni. È la figura che ha da sempre contribuito allo sviluppo del settore blockchain e che ora supporta Bitcoin Satoshi Vision (BSV).
Ripercorriamo brevemente la sua vita e il suo lavoro nel mondo crypto.
Nato nel 1961 in una piccola cittadina canadese, Lloydminster, Ayre cresce in una piccola fattoria con i suoi genitori, coltivatori di grano ed allevatori di maiali. L’umile origine non gli ha impedito di seguire un percorso di studi e laurearsi nel 1984 all’università di Waterloo e conseguire un master di 4 anni in management finance.
Dal 1992 Ayre entra nel mondo delle scommesse, vedendo in Internet lo strumento ideale per questo settore, e così fonda la sua azienda, Bodog, la quale dapprima vende software per i casinò e poi avvia un sistema di scommesse sul proprio sito.
Il business è così florido che raggiunge un turnover di 7,3 miliardi di dollari ed una revenue di 210 milioni di dollari nel 2005, cosa che lo porta l’anno successivo ad avere una storia dedicata sulla rivista Forbes, ma nel 2006 si ritira dalla scena del gioco d’azzardo vendendo proprio il brand Bodog.
CoinGeek e Bitcoin Cash
Passano diversi anni e dopo vari problemi con il governo americano riguardo al gioco d’azzardo, lo ritroviamo nel 2017 quando decide di acquistare il sito CoinGeek con un chiaro supporto verso la crypto Bitcoin Cash (BCH).
L’anno successivo, nel luglio 2018, porta la mining di Coingeek a diventare il più grande miner al mondo di Bitcoin Cash (BCH) superando addirittura BTC.top e dimostrando tutto il suo supporto per questo fork di Bitcoin.
Le cose cambiano però con l’avvento di Bitcoin SV, fork di Bitcoin Cash, nel novembre 2018 ancora una volta causato da litigi interni sulla dimensione del blocco: infatti, su BSV la grandezza dei blocchi è ora di diversi gigabyte ed in futuro potrebbero anche arrivare ad essere Terabyte.
La visione di Calvin Ayre sul tema Bitcoin è molto chiara: lo chiama infatti Segwit Coin in quanto lo vede come un asset inutile, non idoneo al business, e come un asset dal valore nullo il cui prezzo precipiterà inevitabilmente.