A guidare le vendite odierne con ribassi anche del 20% è Bitcoin che cede terreno e nelle ultime 48 ore vede il suo prezzo, dai massimi storici registrati domenica pomeriggio, perdere oltre il 20%, riportandosi ai livelli di 45mila dollari registrati per la prima volta lo scorso l’8 febbraio, quando Tesla annunciò il suo investimento in BTC per 1,5 miliardi di dollari.
Questo ribasso delle ultime ore annulla la salita euforica che ha caratterizzato gli ultimi 10 giorni. Bitcoin trascina tutto il settore e, infatti, tra tutte le prime 100 crypto per market cap solo due sono in verde. In decisa controtendenza ci sono infatti Solana, che mette a segna un rialzo del 40%, e Kusama che sale del 13%. Questi sono due progetti che offrono servizi di interoperabilità tra le varie blockchain.
Al di fuori delle prime 100, da segnalare come token in controtendenza c’è anche Pteria che sale del 45% nelle ultime 24 ore segnando i 40 dollari.
Dalla parte opposta perde soprattutto Crypto.com, che scende di oltre il 35%, dopo che durante gli ultimi giorni si era distinta con rialzi a doppia cifra. Giornata in rosso anche per Oneink, token network che scende del 25%.
Tra le big il peggior ribasso è di EOS che scende di oltre il 20%, tornando sotto i 4 dollari dopo aver superato i 5,50 dollari.

Bitcoin: aumentano le vendite e quindi i volumi
A causa di questi ribassi, salgono i volumi che per la prima volta superano il trilione di dollari scambiati nelle ultime 24 ore, ovvero con una salita del 30%. Questo è un record assoluti di scambi su una giornata. Bitcoin, invece, ieri, ha scambiato 22 miliardi di dollari, secondo record assoluto per BTC durante tutta la sua storia. Anche Ethereum ieri ha visto 11 miliardi di dollari, la terza giornata con più volumi di scambi della storia di ETH.
Per quanto riguarda invece il market cap, questo torna 1400 miliardi di dollari, con BTC che torna sotto i 900 miliardi di dollari dopo 14 giorni di record. Per la dominance, invece, Bitcoin si mantiene sopra il 62%, rafforzando nelle ultime 24 ore, mentre Ethereum scende sotto il 12%, livello più basso dal 3 di gennaio.
In questo contesto ribassista torna a riequilibrarsi la classifica delle prime 5 crypto per market cap con Binance Coin che scivola in quarta posizioni dopo Tether.
I prezzi della DeFi
I progetti della finanza decentralizzata non registra particolari tensioni per quanto riguarda i token immobilizzati che rimangono ai livelli più alti di febbraio anche se il valore dei token collateralizzati scende in dollari a 34 miliardi, livello più basso di febbraio: venerdì scorso, infatti, per la prima volta il TLV aveva registrato dei record superando i 41, 8 miliardi di dollari.
Il progetto leader rimane Maker, ma il TLV di Compound sale al secondo posto con Aave che scende in quarta posizione, anche se la differenza tra Aave e Compound è inferiore ai 250 miliardi di dollari.
il crollo delle quotazioni ha liquidato oltre $24 milioni di prestiti. Per controvalore, si tratta del secondo volume più alto di sempre nella finanza decentralizzata
Analisi tecnica di Bitcoin

Il ribasso di queste ore rompe il supporto dinamico in area 48’500 dollari ma questo movimento vede comunque i prezzi tornare a testare quest’area, ex supporto dinamico che era diventato resistenza.
Sarà importante guardare i movimenti del resto della giornata per capire se tornino gli acquisti di brevi periodo. Attualmente comunque la situazione è delicata anche perché i volumi sono decisamente elevati. Poco oltre la metà giornata Bitcoin ha scambiato 18 miliardi di dollari, ben oltre la media della giornata di ieri.
Ethereum

Il prezzo di ETH scivola sotto i 1400 dollari per la prima volta dal 2 febbraio e testa il supporto dinamico in area 1380 dollari. Questo è un livello cruciale per Ethereum in ottica di medio periodo in quanto il trend sul breve periodo, con la rottura di 1650 dollari, si è invertito.
Al momento la struttura di medio-lungo periodo di ETH rimane inviolata per ora, ma è necessario costruire una base di supporto dal quale ripartire.