Swaggy è la App di Swag che consente di utilizzare bitcoin con un conto bancario in euro.
L’App infatti consente di ottenere un IBAN ed una carta ricaricabile collegata agli euro ed ai bitcoin detenuti dall’utente.
Per ottenere l’App e la carta è necessario però iscriversi alla piattaforma Swag ed attivare un conto.
Di fatto Swaggy opera come un wallet bitcoin, ma collegato ad un conto in euro. Inoltre funziona anche come exchange.
Infatti consente di comprare e vendere bitcoin, riceverli, conservarli ed inviarli, ma anche di inviare e ricevere euro, ed effettuare prelievi o versamenti in tutta Europa.
Swag – Enrich your life è un network costituito da una community che offre diversi servizi, tra cui anche l’App Swaggy.
Swag Network in particolare è una piattaforma dedicata a chi vuole “ricavarsi un lavoro dalle attività collegate alla promozione di prodotti Swag Mining e Swaggy”.
In altri termini si tratta di attività di network marketing basata proprio sulla costruzione di una community di aderenti che sostengono il progetto e la promozione dei servizi che offre ai suoi affiliati.
SWAG OÜ, la società di Swaggy app
La società, SWAG OÜ, ha sede in Estonia, ma ha origini italiane, ed offre anche Pack potenza di calcolo a noleggio per minare bitcoin.
Inoltre offre anche il cosiddetto “Virtual office” dedicato ai promoter, che consente loro di ottenere un backoffice completo per “costruire e gestire con efficacia la propria carriera”.
Sul sito swagyourlife.com si legge:
“Avvia oggi la tua attività imprenditoriale indipendente ed esprimi il tuo potenziale di successo nel mondo di bitcoin”.
In altre parole il network promette a chi ne diventa promotore di guadagnare promuovendo lo stesso network, e questo fa sì che siano molti i promotori Swag che cercano di convincere altre persone ad entrare a far parte del network stesso. Si tratta di fatto di Multi-level marketing, ovvero di una strategia di business molto controversa.
Nella pagina del sito ufficiale dedicata alla Privacy Policy si legge:
“I Promoter potranno partecipare ad altre attività di vendita diretta o di marketing di rete o multilivello (collettivamente definite “marketing multilivello”)”.
Addirittura c’è chi ha ipotizzato che si tratti di uno schema Ponzi, in particolare perché i guadagni si baserebbero soprattutto sulle commissioni ottenute con il reclutamento di nuovi affiliati.
La replica di Swag
AGGIORNAMENTO 25 MARZO – A seguito della pubblicazione dell’articolo, Swag ha inviato la seguente nota, qui riportata integralmente:
Tallinn,24.03.2021 – Swag è una realtà giovane, innovativa e quotidianamente impegnata nel costruire un prodotto sempre più performante e affidabile. Capace quindi di soddisfare un’utenza in crescita, diversificata e attenta alle novità. Swag ha operato da subito con il chiaro intento di raggiungere i propri obiettivi attraverso un duplice percorso parallelo. Collaborando ad esempio con i principali operatori del settore, come Bitriver, così da offrire un prodotto affidabile, potente e valido. E valorizzando al tempo stesso i concetti di affidabilità e trasparenza. Quest’ultimo aspetto in particolare é per noi fondamentale, perché radicato in Swag sin dalla nascita e quotidianamente confermato in ogni nostra scelta commerciale.
Per questo é per noi basilare esprimere pienamente la più assoluta distanza da qualsiasi concetto anche solo accostabile al noto “schema Ponzi”. Swag non riconosce infatti alcun tipo di commissione sul mero reclutamento di nuove risorse, promuovendo semmai solo ed esclusivamente quei servizi acquisitati da clienti e/o promoters nella propria downline. Il valore reale della nostra attivitá é tangibile, chiaramente identificato nel bene stesso promosso da Swag e quindi fonte di ricavi unica.
Per precisa scelta operativa e di principio, Swag ha scelto di svincolarsi completamente dai famosi costi di registrazione spesso richiesti agli utenti nel marketing multilivello, creando un nuovo modo di fare business.