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Tradingview: come fare analisi fondamentale delle altcoin

Su TradingView è stata pubblicata una sorta di breve guida per fare l’analisi fondamentale di una altcoin. 

Con il termine analisi fondamentale si intende un approccio analitico che ha come scopo quello di stabilire il valore intrinseco di un asset. In altre parole ha come obiettivo quello di determinare se l’asset è sopravvalutato o sottovalutato. 

Il fatto è che l’analisi fondamentale delle criptovalute, pur avendo un approccio per certi versi simile a quello utilizzato nei mercati legacy, non può utilizzare molti degli strumenti collaudati che si usano di solito. 

Quindi le reti delle criptovalute non possono essere valutate con gli stessi criteri con cui si valutano le aziende tradizionali. Anzi, le criptovalute più decentralizzate, come Bitcoin, si analizzano in modo più simile a come si analizzano ad esempio le commodity, mentre per quelle più centralizzate gli indicatori tradizionali spesso non dicono molto.

Per poter procedere con una certa sicurezza bisognerebbe identificare alcune metriche forti, e questo ad esempio già esclude metriche deboli come ad esempio il numero di follower del progetto su Twitter o Facebook, visto che al giorno d’oggi è facile acquistare migliaia di follower.

La guida per l’analisi fondamentale delle altcoin

Per scendere un po’ più in profondità è possibile analizzare le cosiddette metriche on-chain, ovvero quelle rilevabili dall’analisi delle transazioni registrate sulle blockchain pubbliche. 

La guida consiglia di iniziare osservando in particolare tre metriche: 

  1. numero di indirizzi attivi
  2. valore delle transazioni
  3. valore delle commissioni (per avere un’idea della domanda reale di mercato). 

Inoltre consiglia anche di utilizzare per l’analisi soluzioni basate su API, o utilizzare strumenti di terze parti come i rapporti dei progetto di Binance-research.

Altre informazioni che potrebbero risultare interessanti sono quelli riguardo il team che sta dietro ad un progetto. 

Ad esempio si potrebbe cercare di capire dall’analisi delle transazioni se i membri del team stanno inviando token a se stessi, o ad altre persone del team, utilizzando ogni volta nuovi indirizzi per cercare di gonfiare artificiosamente il numero di transazioni on-chain. 

Oppure si potrebbe leggere il white paper e valutare se i casi d’uso previsti abbiano senso, oppure no. Infatti è importante determinare se il token ha una reale utilità, ed avrà una buona adozione di massa. Il white paper inoltre dovrebbe evidenziare quanti token vengono trattenuti dai fondatori e dal team, e quanti invece saranno messi a disposizione degli investitori. 

Altri dati utili da analizzare sono quelli relativi dalle esperienze passate dei membri del team, ad esempio se hanno esperienza nel campo o se hanno raccolto fondi sufficienti per portare avanti il ​​progetto. Si può arrivare fino a cercare nei registri delle società per verificare chi siano gli azionisti, gli amministratori, i direttori, eccetera. 

Un’altra cosa da esaminare è la concorrenza diretta ad uno specifico progetto. In particolare conviene verificare se vi sono anche altri progetti che offrono soluzioni simili, e se questi fossero ad esempio già più avanti con lo sviluppo. 

Sarebbero inoltre da tenere in considerazione anche i meccanismi legati all’offerta dei token sul mercato, la liquidità ed i volumi di scambio, e la capitalizzazione di mercato.

Infine bisognerebbe analizzare anche la distribuzione iniziale dei token, e la tokenomic del progetto. 

Purtroppo è impossibile determinare una procedura standard per procedere con l’analisi fondamentale di una criptovaluta, perchè ogni progetto è organizzato in modo diverso, e rilascia informazioni differenti. Inoltre non sempre le informazioni rilasciate dal team sono corrette. 

Il fatto poi che i mercati crypto nel loro complesso siano ancora mercati molto speculativi rende ancora più difficile individuare quali sono le metriche profonde che hanno reale impatto sui prezzi. 

Pertanto da un lato risulta essere piuttosto ostico e complesso fare l’analisi fondamentale delle altcoin, mentre dall’altro risulta essere molto difficile riuscire ad ottenere certezze. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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