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Sony: restituiti dall’FBI $154 milioni derubati e convertiti in Bitcoin

Sony Group Corporation con sede a Tokyo è stata derubata di $154 milioni da un suo dipendente, che li ha convertiti in Bitcoin

L’FBI degli Stati Uniti ha presentato due giorni fa un’azione legale per restituire la somma rubata dopo averli rintracciati e sequestrati. 

Sony, $154 milioni in Bitcoin derubati e restituiti

Secondo il comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia del Southern of California, l’FBI avrebbe agito nell’interesse e protezione di Sony Group Corporation, riuscendo a rintracciare, sequestrare e restituire la somma di $154 milioni convertiti in 3.879 Bitcoin, valutati oggi a più di 180 milioni di dollari, derubati da un suo dipendente. 

Rei Ishii è il nome del dipendente ladro della filiale di Sony, la Sony Life Insurance Company Ltd che sarebbe stato arrestato per furto. In pratica, lo scorso maggio 2021, Ishii avrebbe falsificato le istruzioni di una transazione della società e avrebbe trasferito i $154 milioni su un suo conto nella banca di La Jolla, California

L’indagine afferma che il dipendente avrebbe subito convertito la somma rubata in Bitcoin, ma a quanto pare questa mossa non è stata abbastanza per far perdere le sue tracce. E infatti, il mandato di sequestro è stato autorizzato lo scorso giugno, il mese dopo la transazione di Ishii. 

L’FBI degli USA rintraccia Bitcoin 

Il colosso dell’elettronica ha rivisto la somma derubata solo in questo mese, dopo che l’FBI e le forze dell’ordine sono state in grado di tracciare i trasferimenti di Bitcoin.

In pratica, l’FBI degli USA è riuscita a identificare i circa 3.879,16 Bitcoin, che rappresentano i proventi dei fondi rubati da una filiale di Sony Life, che erano stati trasferiti a uno specifico indirizzo Bitcoin e poi a un cold wallet offline di criptovaluta.

A tal proposito, il procuratore Randy Grossman ha detto:

“È nostra intenzione restituire il denaro rubato alla vittima di questo audace furto, e l’azione di oggi ci aiuta a farlo. Questo caso è un esempio del lavoro straordinario degli agenti dell’FBI e delle forze dell’ordine giapponesi, che hanno collaborato per rintracciare questo denaro virtuale. I criminali dovrebbero prendere nota: non si può fare affidamento sulla criptovaluta per nascondere i propri guadagni illeciti alle forze dell’ordine. Gli Stati Uniti si coordinano ampiamente con i loro partner internazionali per prevenire il crimine e recuperare i fondi rubati”

Anche l’agente speciale dell’FBI in carica Suzanne Turner ha espresso la sua opinione come segue: 

“L’FBI è stata in grado di recuperare questi fondi rubati per due ragioni molto importanti. Primo, Sony e Citibank hanno immediatamente contattato e collaborato con le forze dell’ordine non appena il furto è stato scoperto, e l’FBI ha lavorato in collaborazione con entrambe per localizzare i fondi. In secondo luogo, l’impronta dell’FBI a livello internazionale attraverso i nostri uffici legali e le relazioni preesistenti che abbiamo stabilito nei paesi stranieri – in questo caso con il Giappone – ha permesso alle forze dell’ordine di coordinare e identificare il soggetto. La competenza tecnica dell’FBI è stata in grado di rintracciare il denaro al portafoglio di criptovalute del soggetto e sequestrare quei fondi” 

Sony Bitcoin
Sony si sta avvicinando al mondo delle criptovalute

Il brevetto sulle scommesse in criptovalute

Nonostante il messaggio dell’FBI degli Stati Uniti ai criminali, è stato chiaro in merito al “non affidarsi” sulle crypto per effettuare dei furti, il colosso dell’elettronica e videogiochi Sony, avrebbe invece richiesto un brevetto sulle criptovalute lo scorso settembre. 

Si tratta di un brevetto per permettere ai propri utenti di scommettere nei videogiochi, come i live match, usando le criptovalute. Nello specifico, Sony avrebbe richiesto la registrazione del marchio ‘PlayStation’ in Brasile per negoziare in criptovalute. 

In realtà, già nel maggio 2021, Sony aveva presentato una richiesta di brevetto all’ufficio brevetti degli Stati Uniti d’America, per una piattaforma di scommesse che potrebbe accettare anche bitcoin. L’oggetto del brevetto era “e-sports betting platform”, una sorta di casinò digitale multimediale.

 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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