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Con l’aumento dell’interesse istituzionale per lo staking, come possiamo garantire che questo non comprometta la decentralizzazione della rete blockchain?

La decentralizzazione delle blockchain va ben oltre un’ideologia politica o sociale. È fondamentale per la sua stessa esistenza; soltanto passando a un grado più elevato di decentralizzazione, la tecnologia blockchain può mantenere la sua promessa di creare una rete più inclusiva e immutabile, riducendo il numero di singoli punti di guasto al suo interno. Sebbene ogni blockchain approcci la decentralizzazione in modo diverso, la tecnologia nel suo complesso condivide la convinzione comune di creare una rete sicura che sfugge al controllo di un’istituzione centrale. 

Il ruolo dello staking nella decentralizzazione

Lo staking ha un ruolo centrale nella decentralizzazione della blockchain. Per specifici token Proof-of-Stake (ad esempio Solana, Avalanche e, più recentemente, Ethereum) il numero di token messi in staking sulla blockchain determina la capacità di verifica delle transazioni e, di conseguenza, la sicurezza della rete nel suo complesso. L’introduzione dello staking è stata particolarmente rivoluzionaria in quanto ha abbassato la barriera all’ingresso associata ai token proof-of-work come quelli di Bitcoin. I partecipanti non hanno più bisogno di hardware specializzato per verificare le transazioni; ciò ha ridotto notevolmente il consumo di energia, liberando così il potenziale per una maggiore decentralizzazione geografica, dato che la partecipazione alla blockchain diventa più economica e accessibile a tutti.  

L’interesse crescente delle istituzioni per lo staking

Le istituzioni sono ora sempre più interessate allo staking, in quanto offre una fonte di reddito a lungo termine più prevedibile in crypto, che è scalabile e duratura. La blockchain ha sempre bisogno di verificare le transazioni, e il rendimento raccolto con lo staking fornisce sia maggiori entrate che sicurezza. Dal momento che ogni blockchain ha bisogno di raggiungere continuamente il consenso per rimanere operativa, i rendimenti dallo staking derivanti dalla nuova offerta continueranno indefinitamente, indipendentemente dalla domanda su quella blockchain.   

La domanda per lo staking è cresciuta anche da parte degli investitori, che ora conoscono meglio le opportunità di rendimento delle criptovalute. I gestori patrimoniali hanno imparato a far lavorare i loro asset sulla blockchain e questa maggiore richiesta di partecipazione ha alimentato la nascita di servizi di livello istituzionale per servire questo mercato. Gli investitori sono ora in grado di partecipare alle operazioni di staking attraverso infrastrutture e strumenti affidabili, protetti da un livello più elevato di copertura assicurativa e di responsabilità. 

I rischi di questo maggiore interesse istituzionale

Naturalmente, questo maggiore interesse istituzionale comporta dei rischi. Stiamo iniziando a vedere una centralizzazione con fornitori e piattaforme preferite. Il capitale istituzionale viene spesso messo in staking su nodi pubblici o white-label, che sono guidati dall’attività degli investitori retail. Piattaforme come Coinbase e Lido rappresentano oltre il 40% dell’attività di staking su Ethereum. È un problema difficile da affrontare, soprattutto perché le istituzioni continuano a gravitare verso i fornitori di fiducia del settore.

Fortunatamente, la maggior parte degli investitori e dei fornitori di servizi di staking comprende l’importanza della decentralizzazione e la controproduttività di un gran numero di token di una blockchain che vengono messi in stkaing con un unico validatore o attraverso uno smart contract. Stiamo iniziando a vedere aumentare il numero di servizi di livello istituzionale nel settore dello staking, che contribuiranno a mantenere la rete decentralizzata pur soddisfacendo i requisiti di sicurezza e di efficienza del capitale richiesti dagli investitori istituzionali. Questi investitori avranno sempre bisogno di un accesso sicuro agli asset PoS e della possibilità di parteciparvi facilmente, per cui spetta agli operatori del settore non solo educare gli investitori sull’importanza della decentralizzazione, ma anche garantire che abbiano gli strumenti giusti per accedere alle offerte di staking decentralizzate. 

Promuovere una blockchain decentralizzata

Oltre a promuovere attivamente la decentralizzazione, è importante che i fornitori di servizi prendano in considerazione le proprie decisioni quando si tratta di scegliere chi ospita la convalida del loro staking. Un approccio è quello di utilizzare una soluzione “layered” sopra le blockchain; la Distributed Validator Technology (DVT) con aziende come Obol e SSV mostra una promessa iniziale di ulteriore decentralizzazione dei validatori. Le piattaforme di liquid staking dovrebbero essere ancora più capaci di diversificare i set di validatori, senza compromettere le prestazioni e i requisiti di affidabilità dei fornitori.

Va notato che anche i fondatori dei protocolli blockchain e delle organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) hanno un ruolo da svolgere nel promuovere la decentralizzazione della rete. Potrebbe, e forse dovrebbe, essere un requisito per i primi investitori e per i più grandi partecipanti all’ecosistema lavorare con un insieme diversificato di fornitori. Sebbene ciò possa andare contro le loro strategie di ottimizzazione dei rendimenti, gli investitori potrebbero dover scendere a compromessi e subire un piccolo colpo sui ricavi nell’interesse di garantire una crescita sostenibile della blockchain. 

La diversificazione del numero e dell’ubicazione dei fornitori di servizi può causare un problema alle autorità di regolamentazione, che vorranno sapere chi e dove sono questi servizi di convalida. Tuttavia, anche se una blockchain più decentralizzata può essere contraria a un maggiore controllo normativo, è importante che la regolamentazione si adatti alla decentralizzazione piuttosto che il contrario. 

Il futuro della blockchain e dello staking con il coinvolgimento delle istituzioni

Nonostante queste preoccupazioni, il coinvolgimento delle istituzioni nella blockchain dovrebbe essere visto come uno slancio positivo per l’industria delle criptovalute e per lo staking in particolare. Le istituzioni portano con sé un afflusso di capitale, necessario affinché le blockchain favoriscano la crescita dell’ecosistema e attraggano gli sviluppatori. Gli investitori istituzionali spesso impegnano anche investimenti più consistenti per periodi di tempo più lunghi, e questo dovrebbe aiutare a bilanciare qualsiasi volatilità nel breve termine che può avere effetti negativi sul sentimento del mercato. La chiave per il settore è garantire che i prodotti destinati a queste istituzioni contribuiscano a preservare la decentralizzazione.    

Con la maturazione del settore crypto, stiamo assistendo all’emergere di nuovi strumenti finanziari basati sullo staking, come i prodotti a reddito fisso in cui l’esposizione è data solo al rendimento dello staking e su più reti PoS. Tutto ciò attira livelli di interesse e afflussi istituzionali molto più elevati, per cui è necessario adottare le misure appropriate per garantire che questi ecosistemi blockchain prosperino in modo sostenibile. 

 

Di Marius Smith, Head of Strategy di Finoa.

Reso possibile da MVPR.

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