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Nel settore delle criptovalute, i progetti legati al gaming Web3 sono diventati uno dei trend del momento, in quanto permettono ai trader di investire su token che hanno una loro utilità all’interno di un ecosistema.
Questo particolare segmento del settore crypto sta iniziando a diversificarsi, con un’offerta variegata di giochi che vanno dai semplici Tap-To-Earn come il recente Hamster Kombat, fino a quelli con un gameplay più stratificato come il famoso Axie Infinity.
Di recente, gli appassionati di gaming Web3 si sono interessati a PlayDoge, un progetto che ha raccolto più di 6,1 milioni di dollari durante la sua presale.
La raccolta fondi di PlayDoge terminerà domani, con il token PLAY venduto a 0,00531 dollari. Pertanto, i trader hanno ancora un’opportunità per comprare il PLAY a un valore conveniente prima del listing sugli exchange e sui DEX (exchange decentralizzati).
Vediamo qui di seguito quali sono i vantaggi di PlayDoge e cosa può offrire ai trader nell’ambito del gaming P2E (Play-To-Earn).
PlayDoge: un Tamagotchi in versione crypto
PlayDoge unisce le meccaniche del Tamagotchi a quelle dei generi classici del gaming, condendo tutto con una piacevole grafica in pixel-art ad alta definizione.
Il Tamagotchi, gioco tascabile del genere “simulatore di vita”, fu lanciato negli anni ’90 dall’azienda giapponese Bandai, riscuotendo un successo globale.
Lo scopo del Tamagotchi era prendersi cura di un animaletto virtuale, badando alla sua salute e alla sua nutrizione. In PlayDoge, i giocatori dovranno allevare un cucciolo di Doge virtuale, tenendolo felice e dandogli da mangiare.
Per farlo, sarà necessario affrontare le sfide di diversi mini-giochi che coprono diversi generi come il platform in stile Super Mario e gli sparatutto.
Se il Doge si sentirà trascurato potrà abbandonare i suoi padroni virtuali e costringerli a ricominciare dall’inizio.
Al contrario, curando il Doge e mostrando la propria abilità nei mini-giochi, gli utenti potranno ottenere ricompense in token PLAY, da utilizzare all’interno del gioco stesso per ottenere potenziamenti.
In alternativa, i token ottenuti si potranno scambiare, tenere nel wallet o mettere in staking su Ethereum o BNB Smart Chain per ottenere ricompense passive in base all’APY.
Il gioco, attualmente in sviluppo, sarà disponibile poco tempo dopo il termine della presale, dando la possibilità ai giocatori di scaricarlo per dispositivi iOS e Android.
Una volta lanciato il gioco, il team di sviluppo introdurrà nuove funzionalità, come una leaderboard basata sulle abilità dei giocatori nei mini-giochi che premierà i primi classificati con token PLAY.
Lo staking
Per fare staking del token PLAY non occorre attendere il lancio del gioco PlayDoge. Infatti, gli sviluppatori hanno attivato questa funzione sin dalla presale, per tutti i trader che acquistano il PLAY con ETH, USDT, carte di credito o BNB, collegando il proprio wallet al sito ufficiale.
Secondo la dashboard ufficiale, i guadagni dello staking verranno distribuiti al ritmo di 17,88 PLAY per blocco Ethereum. Al momento, sono stati messi in staking circa 255.162,000 PLAY, con un APY del 74%.
Qui è possibile leggere una pratica guida su come comprare PlayDoge.
Tokenomics e roadmap
Secondo la tokenomics, PlayDoge ha un’offerta totale di 9,4 miliardi di token PLAY. Della fornitura, il 50% è stato usato per la presale, mentre il 12% è stato allocato per lo staking.
L’11,5% è stato destinato alla liquidità e il 6,5% alle ricompense della community. Infine, il 21% è stato distribuito tra marketing e fondi per finanziare il progetto.
Per quanto riguarda la roadmap, questa è stata divisa in quattro fasi diverse. Al momento, il progetto è arrivato alla Fase 2 che prevede la fine della presale e il lancio del token PLAY sugli exchange decentralizzati.
Durante la Fase 3 ci sarà una maggiore enfasi sul marketing, la versione beta del gioco PlayDoge e il listing del PLAY sui CEX.
La Fase 4 vedrà l’effettivo lancio della versione completa dell’app PlayDoge che comprenderà i mini-giochi, un airdrop per la community e il listing su ulteriori CEX.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.
