Ieri è circolata molto su X una news secondo cui JP Morgan avrebbe annunciato l’intenzione di offrire ai suoi clienti un fondo gestito attivamente Bitcoin.
Il problema è che sembra non si tratti di una notizia confermata.
La fonte infatti non risulta essere ufficiale, o autorevole, ma risulterebbe essere solamente un tweet di BITCOINLFG.
Summary
JP Morgan e la falsa news su Bitcoin: il problema della fonte
In casi come questo, se la notizia è quella di un annuncio della società JP Morgan l’unica fonte che può certificare la notizia è JP Morgan stessa.
Nè sul sito web ufficiale della società, nei sui loro canali social, c’è traccia di questo annuncio.
Quindi si tratta sicuramente di una notizia non confermata.
A questo punto però viene anche il dubbio che non sia nemmeno stata verificata dalla fonte che l’ha pubblicata.
Infatti BITCOINLFG nel tweet con cui ha dato la notizia non ha riportato alcuna fonte da cui l’abbia presa, pertanto la fonte primaria risulta essere proprio BITCOINLFG.
Si tratta di un’agenzia di notizie del settore crypto, quindi le notizie date da loro e di cui loro sono la fonte primaria dovrebbero venir verificate da loro, prima di essere pubblicate.
In tal caso purtroppo non si sa se l’abbiano verificata, anche perchè al tweet non hanno aggiunto alcuna informazione che possa consentire di comprendere se l’hanno verificata o meno.
Pertanto non solo è sicuramente una notizia non confermata, ma possiamo anche avere leciti dubbi sul fatto che sia stata verificata dalla fonte primaria che l’ha pubblicata, ovvero l’agenzia BITCOINLFG.
Le altre fonti
A questo punto conviene cercare anche altre fonti primarie, per capire se ne esiste qualcuna che abbia verificato la notizia prima di darla.
Il problema è che paiono non essercene.
Ovvero, sebbene la notizia sia stata data da molte fonti secondarie su X, l’unica fonte primaria risulterebbe essere l’agenzia BITCOINLFG.
In assenza di altre fonti primarie non è nemmeno possibile verificare se la notizia sia stata verificata da qualcun altro, pertanto se la si volesse ritenere vera allo stato attuale bisognerebbe fidarsi ciecamente di BITCOINLFG.
L’autorevolezza delle fonti
Come ci si può fidare di una fonte?
Di fatto esiste un unico modo. Tale sistema non dà la certezza assoluta, ma incrementa le probabilità che affidarsi a quella fonte possa essere una buona idea.
Si tratta della verifica dell’autorevolezza della fonte. Se si ritiene una fonte autorevole, allora è più facile fidarsi di essa, ed è più improbabile che menta.
Di solito BITCOINLFG riporta le fonti delle notizie che dà, spesso aggiungendo ai tweet dei video che mostrano dichiarazioni esplicite dei protagonisti della notizia. In questo caso specifico però non lo ha fatto.
Inoltre BITCOINLFG ultimamente ha anche pubblicato dei post evidentemente pubblicitari ma senza specificare che si trattasse di pubblicità. Questo è un atteggiamento molto negativo, sia perchè sarebbe obbligatorio specificare esplicitamente se un tweet è pubblicità nel caso in cui lo fosse, sia perchè nel caso specifico il tweet pubblicizzava un casinò online.
Alla luce di ciò è lecito avere dubbi sull’autorevolezza di BITCOINLFG.
Il problema di X: JP Morgan tra le ultime Bitcoin news false
Non è la prima volta che su X si verificano problemi simili.
Anzi, a partire dal primo settembre le cose sembrano essere peggiorate.
Si è infatti scoperto che l’algoritmo di X potrebbe sfavorire i tweet che riportano link a siti esterni.
Questo è un oggettivo problema per la qualità dell’informazione, dato che molto spesso per riportare le fonti delle notizie occorre aggiungere un link ad un sito esterno.
È tuttavia persino possibile che la cosa sia voluta.
Il motivo principale per cui X sfavorisce i tweet con link esterni è che la nuova dirigenza (capitanata da Elon Musk) non vorrebbe che gli utenti lasciassero la piattaforma per andare su altre piattaforme o siti web esterni.
Questo però ha anche un’altra conseguenza, ovvero che la maggior parte delle notizie che circola su X non riporta la fonte. È raro infatti che la fonte primaria di una notizia sia un tweet di qualcun altro, pertanto sfavorire i link esterni significa sfavorire per gli utenti la possibilità di andare a verificare le fonti delle notizie.
Ciò è proprio quello che è accaduto alla notizia non confermata dell’annuncio di JP Morgan dell’intenzione di offrire ai suoi clienti un fondo gestito attivamente Bitcoin.
Propaganda vs. informazione
La scelta di X di sfavorire i tweet con link esterni potrebbe avere scopi propagandistici, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali di novembre negli USA.
Infatti sebbene sfavorire la verifica delle notizie potrebbe non essere il motivo primario di questa scelta, allo stesso tempo però sfavorire la verifica delle fonti favorisce la propaganda.
Elon Musk ormai da mesi fa propaganda elettorale a favore di Donald Trump, e diverse volte ha condiviso vere e proprie bufale smentite dalle note della collettività apposte dagli stessi utenti di X sui suoi tweet.
Ma le note della collettività vengono semplicemente ignorate dalla maggioranza degli utenti, quindi mentre da un lato sono molto utili per aggiungere informazioni importanti ai tweet che non riportano esattamente le cose come stanno, dall’altro invece non risultano affatto efficaci per limitare la diffusione della propaganda.
Va ricordato che la propaganda non è fatto di informazione vere, confermate e verificate, ma primariamente di menzogne create ad arte per convincere le persone. Questo non esclude che a volte, raramente, la propaganda riporti la verità, ma rimane il fatto che quando accade è soprattutto per puro caso.
E così notizie non confermate come quella data da BITCOINLFG, che potrebbero essere vere ma potrebbero anche essere false, fanno indisturbate il giro di X anche se la fonte primaria che le ha generate non risulta essere particolarmente attendibile. Oltretutto in questi casi è più probabile che si tratti di notizie inventate (e quindi false), piuttosto che di notizie vere.
Ciò non toglie che JP Morgan ormai da mesi si sia dichiarata a favore dei mercati crypto, ma questo non significa necessariamente che abbia annunciato il lancio di un fondo su Bitcoin.