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Elezioni americane: effetto Trump sul mercato e le crypto presale

Mercoledì il prezzo di Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i $75.000, dato che gli investitori hanno scommesso sulla vittoria dell’ex presidente Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.

In passato Trump era scettico nei confronti delle criptovalute, ma ha cambiato idea e ha adottato una visione favorevole nei confronti del settore prima delle elezioni. Di conseguenza, BTC oggi è sopra i $74.000 ed ETH sopra i $2.800, come il resto del mercato, in netto rialzo.

Anche le prevendite crypto beneficiano del momento favorevole: Pepe Unchained ha superato $25 milioni, confermandosi una delle migliori del 2024, mentre Flockerz è a un passo dai $1,3 milioni.

Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti: il settore crypto esulta

Trump, durante la sua campagna elettorale, ha promesso di fare dell’America “la capitale delle criptovalute del pianeta” e di creare una “riserva strategica” di Bitcoin. La sua campagna ha anche accettato donazioni in criptovaluta e ha lanciato il World Liberty Financial, una nuova impresa per fare trading di criptovalute.

I sostenitori del settore delle criptovalute hanno accolto con favore la vittoria di Trump, nella speranza che riesca a far approvare i cambiamenti legislativi e normativi per cui hanno a lungo fatto pressione.

“Stasera l’elettore delle criptovalute si è espresso in modo deciso, al di là delle linee di partito e delle gare chiave in tutto il paese”, ha affermato Brian Armstrong, CEO di Coinbase, uno dei più grandi exchange di criptovalute. 

“Abbiamo un presidente #Bitcoin”, ha scritto su X Michael Saylor, fondatore e presidente della più grande società quotata in borsa di Bitcoin, Microstrategy, accanto alla foto di una bandiera Bitcoin che sventola in cima alla Casa Bianca.

Trump ha fatto della sua vittoria un sinonimo di un mercato delle criptovalute in forte espansione e ha corteggiato con successo il nuovo blocco di elettori. In un post su X in cui si dava il benvenuto al “Congresso più pro-cripto d’America di sempre”, lo stesso Brian Armstrong, ha scritto: “Essere anti-cripto è semplicemente cattiva politica”.

Il mercato crypto vola grazie alla vittoria di Trump

Prima ancora che venisse annunciata la vittoria di Trump, martedì sera Bitcoin aveva superato quota 75.000 dollari, superando di gran lunga il precedente massimo storico di 73.000 dollari, raggiunto a marzo. 

Subito dopo la vittoria, l’intero mercato è salito alle stelle: BTC è andato sopra i $ 76.000 e le azioni di Coinbase sono salite del 30%. Allo stesso modo, anche altri titoli correlati alle criptovalute sono saliti, con Microstrategy che ha guadagnato il 13% e Robinhood che ha guadagnato il 20%. 

Il CoinDesk 20 Index, una misurazione dei primi 20 asset digitali, ha guadagnato il 10% nelle ultime 24 ore. Anche la capitalizzazione di mercato totale del settore è cresciuta dell’8%, raggiungendo i 2,47 trilioni di dollari, il massimo da giugno. Ethereum e Solana sono aumentati rispettivamente del 7,41% e del 2,11%. 

Il token preferito del miliardario della tecnologia Elon Musk, Dogecoin, ha portato la sua crescita settimanale oltre l’11%, poiché la vittoria di Trump implica il proseguimento delle discussioni sul Dipartimento per l’efficienza governativa proposto da Musk, o DOGE, un chiaro riferimento alla meme coin. 

“Immaginate quanto riusciremo a realizzare nei prossimi 4 anni, ora che il settore delle criptovalute non perderà miliardi di dollari in spese legali per combattere la SEC e invece investirà questo denaro nella costruzione del futuro del denaro”, ha scritto su X Cameron Winklevoss, co-fondatore dell’exchange di criptovalute Gemini. 

L’ex presidente ha fatto appello alla comunità delle criptovalute con promesse tra cui la creazione di un consiglio consultivo sulle criptovalute, il licenziamento del presidente anti-cripto della Securities and Exchange Commission Gary Gensler, l’accumulo di una riserva di Bitcoin e la garanzia che tutti i Bitcoin rimanenti verranno prodotti negli Stati Uniti. 

Anche le crypto presale godono dell’”effetto Trump”

L’elezione di Trump a presidente degli States ha influito positivamente anche sulle crypto presale: in particolare, quella di PEPU è stata finora la migliore prevendita del 2024: la meme coin ha infatti superato quota $25 milioni nella sua ICO, coinvolgendo anche i grandi detentori, ovvero le cosiddette balene crypto.

La blockchain Layer 2 del progetto vuole migliorare fattori di Ethereum che non convincono, come l’elaborazione di solo 15 transazioni al secondo e le gas fee elevate. Questo ecosistema Layer 2 avrà inoltre delle funzionalità aggiuntive, come il bridging istantaneo verso ETH, un chain explorer dedicato, un DEX e analisi avanzate.

Inoltre il team ha lanciato alcune novità per mantenere alto l’hype su PEPU: non solo il programma di sovvenzioni per sviluppatori “Pepe Frens With Benefits”, al quale si può  già presentare domanda, ma anche il “Pepe’s Pump Pad“, ovvero un Meme Coin Launchpad, basato sulla Pepe Chain, che consente agli utenti di lanciare le proprie meme coin senza nozioni di coding. 

Secondo gli esperti il token potrebbe fare anche 100x con il listing, e, visto l’effetto Trump, le probabilità ora sono ancora più alte.

Flockerz è un altro progetto che sta traendo vantaggio dal momento favorevole per il settore crypto: ha infatti quasi raggiunto $1,3 milioni in prevendita, contando anche sul  vote-to-earn, che permette di guadagnare token nativi FLOCK in cambio della partecipazione alla DAO del progetto.

L’organizzazione decentralizzata e autonoma di Flockerz è denominata “Flocktopia” ed è qui che i detentori del token agiscono attivamente nelle decisioni della DAO, votando su nuove funzioni, su come gestire il marketing o sulle strategie di crescita e così via.

Il progetto ha dalla sua anche il meccanismo di stake con un APY attualmente al 1304%, un valore ancora molto interessante.

Entrambi questi progetti possono puntare in alto se Trump manterrà le sue promesse, spingendo in avanti il settore crypto con azioni a suo favore.

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Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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