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MiCA in Italia: guida per gli operatori di criptovalute

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Il MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation), adottato come Regolamento UE 2023/1114, rappresenta una pietra miliare nell’armonizzazione delle regole del mercato delle criptovalute in Europa. È entrato in vigore il 29 giugno 2023 e da allora è stato gradualmente attuato nei singoli Stati membri. In Italia, l’attuazione del MiCA si basa sul Decreto Legislativo del 5 settembre 2024 (n. 129), allineando la legislazione italiana ai nuovi standard europei. Il MiCA impone obblighi sia agli emittenti di token che ai fornitori di servizi di criptovaluta, come ad esempio Bitcoin ATM, Bitomat, che dovranno conformarsi ai nuovi requisiti, garantendo una maggiore trasparenza e protezione degli investitori. Di seguito illustriamo i principali aspetti normativi nel contesto del mercato italiano.

Chi è interessato dal MiCA?

Date chiave per l’attuazione del MiCA in Italia

Quali requisiti impone il MiCA agli operatori?

Competenze della Consob e della Banca d’Italia

Sanzioni per il mancato rispetto del MiCA

Regime transitorio per gli operatori registrati all’OAM

Domande frequenti

Posso continuare a operare dopo il 30 dicembre 2024 senza presentare una domanda al MiCA?

Quali documenti sono necessari per richiedere l’autorizzazione?

Come si richiede l’autorizzazione come CASP?

Cosa succede se non riesco a presentare la domanda in tempo?

Quali sono le sanzioni previste dal MiCA in caso di mancato rispetto della normativa?

Posso operare nel regime transitorio?

Posso operare come imprenditore individuale?

Qual è l’importanza del “white paper” nel MiCA?

Il MiCA prevede una normativa speciale per le piccole imprese?

Cosa fare per prepararsi al MiCA?

Sintesi

Chi è interessato dal MiCA?

Il MiCA copre tre principali categorie di criptoasset:

  • Asset-Referenced Tokens (ART), che cercano di mantenere un valore stabile facendo riferimento ad attività come valute, leggi o materie prime.
  • E-Money Token (EMT), che mantengono un valore pari a una specifica valuta fiat.
  • Altre criptovalute, compresi i token di utilità, le frazioni di NFT e altri token non coperti dalla normativa sugli strumenti finanziari.

L’articolo 1 del Decreto Legislativo 2024 chiarisce che l’obiettivo della nuova legislazione è quello di armonizzare la normativa nazionale con il Regolamento UE 2023/1114, tenendo conto delle specificità dei mercati locali.

Date chiave per l’attuazione del MiCA in Italia

Il processo di attuazione del MiCA si svolge per fasi. Dal 30 giugno 2024 sono in vigore i regolamenti ART e EMT, per i quali la responsabilità di vigilanza è stata assunta dalla Banca d’Italia. A loro volta, a partire dal 30 dicembre 2024, i regolamenti inizieranno ad applicarsi alle restanti categorie di cripto-asset e ai fornitori di servizi di criptovaluta, o CASP (Crypto-Asset Service Provider). Come indicato nell’annuncio della Consob del 12 settembre 2024, il processo di conformità al MiCA inizierà formalmente il 1° gennaio 2025 e i fornitori avranno tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare le domande di autorizzazione.

Quali requisiti impone il MiCA agli operatori?

Il MiCA impone standard rigorosi per il funzionamento del mercato delle criptovalute. I fornitori di servizi devono soddisfare determinati criteri, che comprendono requisiti patrimoniali e strutturali. Come specificato nell’articolo 62 del MiCA, gli operatori che forniscono servizi di criptovaluta devono richiedere l’autorizzazione come CASP. Ciò significa che operatori di criptovalute, come ad esempio Bitomat, ATM Bitcoin, dovranno adeguare le proprie procedure interne per ottemperare agli standard previsti dal MiCA. Tali requisiti includono, tra l’altro

  • Capitale proprio, che varia da 50.000 a 150.000 euro, a seconda del tipo di servizi forniti.
  • Politiche di gestione del rischio, antiriciclaggio (AML) e sicurezza informatica, che, secondo l’articolo 20 del MiCA, mirano a proteggere i clienti dai rischi associati al trading di criptovalute.
  • Trasparenza aziendale: le società devono fornire una struttura del consiglio di amministrazione e dimostrare che il management è competente ed esperto.

Il MiCA richiede inoltre la pubblicazione di “white paper” dettagliati per i token emessi, ai sensi dell’articolo 8 del MiCA. Questi documenti devono essere sottoposti alla valutazione della Consob, anche se l’autorità non ne approva formalmente il contenuto, ma può ordinarne la modifica.

Competenze della Consob e della Banca d’Italia

Il Regolamento MiCA ripartisce le competenze tra le autorità di vigilanza italiane – Consob e Banca d’Italia. Secondo l’articolo 3 del decreto legislativo italiano, la Consob è responsabile della vigilanza sulla trasparenza del mercato, della tutela degli investitori e del monitoraggio della commercializzazione delle criptovalute. È la Consob a gestire il processo di autorizzazione dei CASP, ai sensi dell’articolo 60 del MiCA.

La Banca d’Italia, come indicato nell’articolo 105 del MiCA, vigila sull’emissione degli EMT e sulla stabilità finanziaria del mercato. Nel contesto dei token ART, i suoi poteri includono l’approvazione dell’emissione e il controllo di vigilanza.

Sanzioni per il mancato rispetto del MiCA

Il MiCA prevede sanzioni severe in caso di violazione. Secondo un decreto legislativo italiano, le sanzioni penali includono fino a quattro anni di carcere per l’emissione non autorizzata di cripto-asset e multe fino a 10.329 euro. Le sanzioni amministrative possono arrivare fino a 5 milioni di euro o al 12,5% del fatturato annuo dell’operatore.

Regime transitorio per gli operatori registrati all’OAM

Gli operatori iscritti all’OAM prima del 30 dicembre 2024 possono continuare a operare durante il periodo transitorio, ma devono richiedere l’autorizzazione entro il 30 giugno 2025. Come da comunicazione Consob del 22 ottobre 2024, il regime transitorio consente la prosecuzione dell’attività, ma solo fino all’emanazione del provvedimento di concessione o diniego dell’autorizzazione.

Domande frequenti

Posso continuare a operare dopo il 30 dicembre 2024 senza presentare una domanda al MiCA?

No, in base al regolamento MiCA e alla sua attuazione in Italia, ogni operatore che fornisce servizi di criptovalute deve richiedere l’autorizzazione come CASP (Crypto-Asset Service Providers). Tale domanda deve essere consegnata alla Consob entro il 30 giugno 2025. Se l’operatore non presenta la domanda entro tale data, dovrà cessare l’attività. Operare senza l’autorizzazione richiesta può comportare gravi sanzioni amministrative e penali, tra cui una multa fino a 5 milioni di euro e una pena detentiva fino a quattro anni.

Quali documenti sono necessari per richiedere l’autorizzazione?

Il MiCA richiede una serie dettagliata di documenti che devono essere forniti alla Consob durante il processo di autorizzazione. I principali includono:

  • “White paper” – un documento dettagliato che descrive i token offerti, le loro funzionalità, l’uso e i rischi associati all’investimento.
  • Piano di gestione del rischio – che include le strategie per ridurre al minimo i rischi finanziari, tecnologici e operativi.
  • Politica antiriciclaggio (AML) – in linea con le normative europee e italiane contro i reati finanziari.
  • Struttura organizzativa – inclusa una descrizione del consiglio di amministrazione, delle sue qualifiche e della sua esperienza.
  • Patrimonio netto – conferma del capitale richiesto (tra 50.000 e 150.000 euro a seconda del tipo di servizio) o in alternativa una polizza assicurativa.

Come si richiede l’autorizzazione come CASP?

Le domande devono essere inviate via e-mail a [email protected]. La Consob mette a disposizione sul proprio sito web dei moduli esemplificativi che devono essere compilati e allegati alla domanda. Si consiglia inoltre di leggere attentamente gli ulteriori requisiti e le linee guida pubblicate dalla Consob.

Cosa succede se non riesco a presentare la domanda in tempo?

La mancata presentazione della domanda di autorizzazione entro il 30 giugno 2025 comporterà la cessazione dell’attività. Gli operatori dovranno comunicare ai propri clienti la cessazione dei servizi, in conformità all’obbligo di informazione previsto dall’articolo 20 del MiCA. Continuare a operare senza consenso può comportare pesanti sanzioni amministrative e cause penali.

Quali sono le sanzioni previste dal MiCA in caso di mancato rispetto della normativa?

Il MiCA introduce un sistema di sanzioni penali e amministrative per garantire il rispetto della normativa. In Italia, secondo il decreto legislativo del 5 settembre 2024, le sanzioni comprendono:

  • Sanzioni penali: fino a 4 anni di reclusione per l’emissione non autorizzata di cripto-attivi.
  • Multe: un massimo di 5 milioni di euro o il 12,5% del fatturato annuo dell’operatore.
  • Sanzioni amministrative: Per non aver rispettato gli obblighi di comunicazione o per aver operato senza consenso.

Posso operare nel regime transitorio?

Sì, gli operatori registrati presso l’OAM prima del 30 dicembre 2024 possono beneficiare del regime transitorio. Esso consente loro di continuare a operare per un periodo di 6 mesi (fino al 30 giugno 2025) a condizione che richiedano l’autorizzazione come CASP. Il regime transitorio consente di continuare a operare fino alla decisione della Consob, ma non oltre il 30 dicembre 2025.

Posso operare come imprenditore individuale?

No, il MiCA richiede che i fornitori di servizi di criptovaluta operino come società a responsabilità limitata (SRL), società per azioni (SPA) o altra struttura societaria. Gli imprenditori individuali non possono essere CASP.

Qual è l’importanza del “white paper” nel MiCA?

Il “white paper” è un documento fondamentale che gli emittenti di token devono preparare. Contiene informazioni dettagliate sulla natura del token, sui rischi dell’investimento, sul modello di business e sui diritti degli investitori. Secondo l’articolo 8 del MiCA, questo documento deve essere consegnato alla Consob per la verifica, anche se l’autorità non lo approva formalmente. Se vengono rilevati errori o incongruenze, la Consob può ordinarne la modifica.

Il MiCA prevede una normativa speciale per le piccole imprese?

Sì, il MiCA introduce regole di proporzionalità che consentono di applicare requisiti più severi alle piccole imprese. Ciò significa che le società con meno risorse e una struttura organizzativa più semplice possono essere soggette a requisiti meno severi rispetto alle grandi istituzioni finanziarie. La proporzionalità mira a sostenere l’innovazione e ad aumentare la competitività sul mercato.

Cosa fare per prepararsi al MiCA?

Per prepararsi al MiCA, gli operatori dovrebbero

  • Condurre un audit interno per garantire che tutti gli aspetti dell’attività siano conformi ai requisiti del MiCA.
  • Preparare i documenti richiesti, come il libro bianco, le politiche antiriciclaggio e il piano di gestione del rischio.
  • raccogliere il capitale proprio richiesto o sottoscrivere una polizza assicurativa adeguata.
  • Contattare la Consob per ulteriori informazioni e per richiedere l’autorizzazione.

Sintesi

Il MiCA è un passo rivoluzionario nella regolamentazione dei mercati delle criptovalute che stabilisce nuovi standard per l’intera Unione Europea, e la sua attuazione in Italia è fondamentale per gli operatori di criptovalute. Con il MiCA, il mercato diventerà più trasparente e gli investitori saranno più tutelati. L’introduzione dell’obbligo di autorizzazione per i fornitori di servizi di criptovaluta (CASP), di requisiti patrimoniali rigorosi e di trasparenza nelle operazioni è una risposta alla crescente necessità di regolamentare un settore in rapida crescita.

Per gli operatori di criptovalute, ciò significa l’obbligo di adattare le loro attività alla nuova normativa. Operatori del settore, come ad esempio ATM Bitcoin, Bitomat, dovranno seguire le linee guida della Consob, soddisfare requisiti patrimoniali e pubblicare ‘white paper’ conformi alle disposizioni del MiCA che aumenta la responsabilità degli emittenti nei confronti degli investitori. Inoltre, il regime transitorio consente la continuazione delle operazioni per gli operatori registrati, ma solo se vengono intraprese azioni appropriate entro determinate scadenze.
Il MiCA in Italia rappresenta un’opportunità per le aziende che vogliono operare legalmente e sviluppare i propri servizi in linea con gli standard europei. Tuttavia, ignorare le nuove norme può portare a gravi conseguenze legali e finanziarie. Pertanto, gli operatori dovrebbero agire il prima possibile per garantire che le loro operazioni siano conformi al MiCA. L’attuazione di questo regolamento non solo metterà ordine nel mercato delle criptovalute, ma creerà anche una base stabile per il suo ulteriore sviluppo futuro.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

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