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Novità Bitcoin: MicroStrategy vuole acquistare ancora l’asset, mentre un legislatore cinese vuole far includere BTC nelle riserve nazionali del paese

Nonostante Bitcoin non riprenda ancora quota, infatti oggi è scambiato poco sopra i 93.000 dollari, l’attenzione nei suoi confronti rimane alta. A testimoniarlo ci sono eventi recenti come il recente post su X di Michael Saylor, co-fondatore di MicroStrategy, che ha fatto pensare a una prossima nuova ondata di acquisti della società di BTC.

Sul fronte orinetale, intanto, il parlamentare di Hong Kong Wu Jie ha esortato il governo della città-stato a valutare l’integrazione di Bitcoin nelle sue riserve fiscali. Questi eventi fanno comprendere quanto sia alta l’attenzione nei confronti del principale asset del mercato crypto.

Un altro token nel quale vale la pena investire, visto l’andamento in prevendita, è Wall Street Pepe, un progetto a tema rana che ha superato 38 milioni di dollari fino a questo momento, mettendo le basi per un’esplosione da almeno 100x con il listing.

MicroStrategy punta ad acquisire ulteriori Bitcoin

Il co-fondatore di MicroStrategy, Michael Saylor, ha condiviso in maniera canzonatoria un nuovo grafico su Bitcoin domenica scorsa, aumentando la speculazione di un’altra ondata di acquisti di BTC.

Su X ha infatti pubblicato una classifica di SaylorTracker, una piattaforma che tiene traccia degli acquisti di Bitcoin di MicroStrategy, aggiungendo: “Sconcertanti linee blu su SaylorTracker.com”.

Solitamente Saylor agisce in questo modo la domenica precedente i suoi acquisti di Bitcoin: per esempio, la società ha acquistato 6.262 BTC per un totale di 561 milioni di dollari nella settimana terminata il 22 dicembre scorso e, in precedenza, ha preso in giro l’acquisto in un post pubblicato la domenica precedente su X. 

Il grafico di Bitcoin pubblicato da Michael Saylor ha suscitato una valanga di risposte da parte degli operatori di mercato, in quanto potrebbe essere l’ultimo acquisto di MicroStrategy del 2024. 

Inoltre, la società, che è il maggior detentore di Bitcoin, ha recentemente cercato l’approvazione degli azionisti per aumentare le sue azioni al fine di migliorare la sua capacità di acquistare più Bitcoin.

MicroStrategy ha presentato una dichiarazione di delega alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti per aumentare le sue azioni ordinarie di classe A da 330 milioni a 10,33 miliardi e le sue azioni privilegiate da 5 milioni a 1.005 miliardi.

Inoltre, MicroStrategy si è unito all’indice Nasdaq 100, segnando una pietra miliare significativa per l’azienda e il più ampio mercato delle criptovalute.

Un legislatore di Hong Kong vuole far includere Bitcoin nelle riserve nazionali

Secondo quanto riportato da un organo di stampa locale, il parlamentare di Hong Kong Wu Jie ha esortato il governo della città-stato a valutare l’integrazione di Bitcoin nelle sue riserve fiscali.

Wu ha proposto che la Regione amministrativa speciale (RAS) di Hong Kong valuti l’inclusione delle criptovalute nelle sue riserve fiscali e faccia leva sui fondi in valuta estera per acquisire e detenere asset digitali a lungo termine.

Il legislatore ha evidenziato, a questo scopo, le implicazioni globali delle principali economie che incorporano Bitcoin nelle loro riserve. Wu ha sostenuto che la fornitura limitata di Bitcoin potrebbe posizionarlo come concorrente degli asset tradizionali offrendo al contempo protezione contro l’inflazione.

Pur riconoscendo la volatilità di Bitcoin, Wu ha sostenuto che, se i paesi “influenti” adottano BTC, il suo valore si stabilizzerà in una misura tale da spingere a una più ampia accettazione a livello globale. 

Questo cambiamento potrebbe ridurre la dipendenza dalle riserve tradizionali come oro e argento, poiché i minori costi di stoccaggio e transazione di Bitcoin presentano un vantaggio pratico, secondo il legislatore.

Wu ha anche sottolineato la crescente presenza di Bitcoin nella finanza tradizionale, citando gli ETF collegati a Bitcoin ed Ethereum della Borsa di Hong Kong e il rilascio di licenze per le piattaforme di trading di criptovalute.

Nel frattempo, la banca centrale cinese ha riconosciuto che Hong Kong è emersa come leader nella regolamentazione delle criptovalute: nel suo Financial Stability Report del 2024, la Banca popolare cinese ha elogiato i progressi compiuti da Hong Kong nella gestione e nell’integrazione degli asset digitali.

Secondo le autorità, Hong Kong ha esplorato attivamente le licenze crypto e ha categorizzato gli asset virtuali in asset finanziari cartolarizzati e non cartolarizzati, un sistema di doppia classificazione che garantisce un’adeguata supervisione e licenza per le piattaforme di trading di asset virtuali, in particolare per i token di sicurezza.

La prevendita di Wall Street Pepe vola a $38 milioni: WEPE è pronto a esplodere?

Wall Street Pepe ($WEPE) è una nuova prevendita da tenere d’occhio, che potrebbe dare vita a un nuovo Pepe, visto che si tratta di una meme coin a tema rana pronta a esplodere con il listing.

Il successo del progetto ha portato il token WEPE a superare i 38 milioni di dollari in prevendita, grazie alla concentrazione sulla fetta di piccoli investitori, che spesso non hanno le stesse opportunità di chi è già navigato nel settore.

Nella roadmap del progetto è prevista la nascita della WEPE Army, ovvero la community ufficiale, che potrà sfruttare strumenti come intuizioni di trading, strategie e chiamate alpha, solitamente a disposizione esclusiva dei grandi detentori.

Inoltre è anche prevista la creazione di un gruppo privato, nel quale la community discuterà di vari argomenti e che mette in palio dei premi settimanali per coloro che avranno condiviso le migliori strategie di trading, in token WEPE.

Per partecipare alla prevendita di WEPE, al momento al costo basso di 0,000366 dollari, basta accedere al sito web ufficiale del progetto, collegare il proprio crypto wallet compatibile e acquistare WEPE utilizzando ETH, USDT o il denaro fiat, tramite pagamenti con carta bancaria.

Per restare aggiornati su tutte le novità del progetto, sarà inoltre possibile unirsi alla community tramite X e Telegram.

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Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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