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Polymarket: la CFTC cita in giudizio anche Coinbase

Ieri, è stata diffusa la notizia che nell’ambito dell’inchiesta contro Polymarket, la CFTC ha citato in giudizio anche Coinbase.

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A riferirlo è la stessa Coinbase che, in un’email inviata ad alcuni suoi utenti, ha affermato che la società ha ricevuto una citazione in giudizio nella questione riguardante Polymarket. 

Riferisce anche che con tale citazione la CFTC (Commodity Futures Trading Commission) ha chiesto informazioni generali sui clienti, tra cui informazioni relative ai conti.

Quindi anticipa che, in alcuni casi. l’exchange potrebbe essere tenuto ad inviare informazioni relative ai conti dei singoli utenti in risposta a questa citazione, a meno che la società non riceva formalmente entro la chiusura delle attività del 15 gennaio 2025 una mozione di annullamento o un altro documento che impedisca la condivisione di queste informazioni.

CFTC e Polymarket

La CFTC è l’agenzia governativa che regolamenta i mercati dei derivati ​​statunitensi, tra cui future, swap e alcuni tipi di opzioni.

Si occupa anche di commodity, a differenza della SEC che si occupa di security, e le criptovalute sono di fatto considerate commodity negli USA, perlomeno quelle principali. 

Polymarket invece è il maggiore sito di scommesse crypto al mondo.

È stato lanciato nel 2020, e si basa primariamente su USDC su rete Polygon. Funziona consentendo ,lo scambio di “azioni” che rappresentano la probabilità che si verifichino risultati specifici in futuro.

Tuttavia nel 2022 ha bloccato l’accesso ai clienti statunitensi, a seguito proprio di un accordo con la CFTC che accusava la società di gestire una piattaforma di trading di derivati ​​non registrata. 

Il problema però pare non essersi risolto, tanto che il Dipartimento di Giustizia sta ancora indagando su questa piattaforma con l’accusa di aver consentito lo stesso ad alcuni utenti residenti negli USA di effettuare scommesse. In particolare durante le recenti elezioni presidenziali ha fatto registrare un vero e proprio boom. 

Il sito in seguito in Francia è stato oscurato, sempre per offerta di gioco d’azzardo online in violazione delle leggi francesi. 

Le accuse contro il crypto exchange Coinbase

A quanto pare Coinbase sarebbe coinvolta nella vicenda solamente perché alcune transazioni da o verso Polymarket coinvolgevano alcuni loro utenti. 

Il punto è che agli utenti statunitensi non dovrebbe essere consentito depositare fondi su quella piattaforma, e la CFTC sta indagando per capire se alcuni utenti statunitensi dell’exchange l’abbiano fatto. 

Coinbase è il maggior exchange crypto statunitense. 

La questione è di carattere puramente legale/normativo, nel senso che l’unica cosa di cui è accusata Polymarket è quella di non avere tutte le autorizzazioni necessarie per poter operare anche negli USA. 

Tuttavia rimane lo stesso una cosa seria, tanto che la CFTC è arrivata a chiedere al principale exchange statunitense informazioni relative ai conti di alcuni suoi utenti nazionali che potrebbero essere riusciti ad utilizzare Polymarket in violazione con gli accordi del 2022. 

Da notare che la società dietro Polymarket ha sede a New York. 

CFTC: i dubbi su Polymarket 

Oltre alle questioni prettamente legali, qualcuno ha sollevato anche alcuni dubbi sul corretto funzionamento di Polymarket.

In realtà i dubbi riguardano la possibilità che alcuni dei mercati delle scommesse ospitati dalla piattaforma possano essere manipolati. 

Questo è un dubbio ricorrente sui mercati crypto, ed in effetti è ampiamente appurato che alcuni mercati, in determinati momenti, possano essere manipolati. 

In particolare, quando c’è poca liquidità su un mercato crypto non è affatto difficile fare impennare i prezzi artificialmente per attirare i “polli” poco prima di vendere grandi cifre a prezzi maggiorati facendo crollare il mercato. 

Tuttavia ormai le cifre in ballo su Polymarket sulle principali scommesse sono tali da risultare difficilmente manipolabili. 

Le VPN

Il fatto però è che, utilizzando una comune VPN (Virtual Private Network), non è per niente difficile impedire la corretta geolocalizzazione dell’utente. 

In altre parole, un comune utente statunitense potrebbe utilizzare una VPN per connettersi a Polymarket senza che la piattaforma possa accorgersi che si sta connettendo dagli USA. 

La soluzione sarebbe quella di effettuare un KYC preciso e corretto per identificare non soltanto da dove si connette l’utente, ma proprio se risulta essere ufficialmente residente negli USA oppure no. Gli exchange come Coinbase ad esempio utilizzano questo modo per identificare il Paese di residenza dei loro utenti. 

Polymarket è una piattaforma centralizzata, quindi in teoria potrebbe procedere con KYC, anche se ormai al giorno d’oggi non è poi così difficile entrare in possesso di documenti falsi o appartenenti ad altri con i quali potersi registrare con un altro nome ed un altro indirizzo di residenza. 

L’incredibile successo delle scommesse sulle elezioni presidenziali USA su Polymarket suggerisce in effetti che molti utenti statunitensi potrebbero essere riusciti ad utilizzare la piattaforma. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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