In questo articolo approfondiamo Firefish, un protocollo crittografico che facilità l’accesso istantaneo alla liquidità per gli holders di Bitcoin. La piattaforma offre la possibilità di poter richiedere un prestito, pagato in euro direttamente sul proprio conto corrente, impegnando semplicemente i propri BTC per un periodo di tempo definito. Con Firefish, puoi mantenere il pieno controllo delle tue finanze, soddisfacendo le tue esigenze di cash senza dover vendere Bitcoin alle whales, sfruttando al contempo il suo potenziale di crescita futura.
Scopriamo insieme come funziona.
Summary
Che cos’è Firefish: il protocollo decentralizzato che semplifica l’accesso alla liquidità con Bitcoin
Firefish rappresenta una rivoluzionaria piattaforma P2P che mette in contatto holders di Bitcoin e individui con disponibilità di valuta fiat. L’obiettivo del protocollo è di eliminare la presenza di intermediari nelle transazioni che coinvolgono le due parti, offrendo prestiti in euro collateralizzati in BTC. In pratica, tramite Firefish, gli utenti possono depositare la criptovaluta e contrarre un debito, pagato direttamente sul proprio conto corrente. Queste operazioni vengono inoltre supportate da un apposita documentazione legale che attesta la validità e la legalità degli scambi.
Se avete bisogno di liquidità ma non volete vendere (giustamente) i propri Bitcoin, FireFish fa assolutamente al caso vostro. In pochi clic, potete richiedere un finanziamento che va da 800 fino a 15.000 EUR (oltre a CZK e USDC), con una durata flessibile da 3 a 18 mesi ed il rimborso in un unica soluzione finale. Tra le varie opzioni la piattaforma permette agli utenti di scegliere in autonomia il tasso di interesse desiderato del prestito, con una soglia che oscilla tra il 6% e il 13%. Per registrarvi, potete passare da questo link e godere di uno sconto sulle fees, oltre a supportarci nella ricerca di nuovi protocolli interessanti.
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Ovviamente Firefish, in quanto operatore P2P, offre la possibilità agli utenti che dispongono di liquidità in euro di ottenere una rendita sul proprio capitale. Così come per chi fa borrow, chi presta il denaro può godere di un interesse risk-free che va dal 6 al 13%, contribuendo allo stesso tempo a soddisfare i bisogni economici di qualche amico bitcoiner. Tutto il processo è regolato dal codice e garantito dalla blockchain, senza che vi siano intermediari impegnati nella custodia di BTC.
Sino ad oggi Firefish ha contribuito ad erogare prestiti per oltre $5.000.000, salvando molti Bitcoin dall’essere venduti alle whales e alle banche. Oltre 5.000 utenti si sono già registrati ed hanno utilizzato la piattaforma per gestire i propri bisogni economici, processando scambi per più di $65.000.000.
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Come richiedere un prestito in euro su Firefish
A questo punto, vediamo più da vicino come ottenere un prestito in euro, impegnando i propri Bitcoin su Firefish. La prima cosa da fare dopo essersi registrati tramite il link di accesso, è cliccare sulla voce “Prestiti” e selezionare i vari campi come l’importo del debito, la valuta, la durata del prestito ed il tasso di interesse annuale prestabilito. Potete scegliere se richiedere un prestito standard (selezionare manualmente il tasso) ed attendere di essere abbinati con un investitore, oppure un prestito liquidato istantaneamente con un tasso di interesse fisso del 12,5%
Prima di proseguire, la dashboard di Firefish vi offrirà un riepilogo della transazione, che include tutti i costi stimati necessari per l’operazione. I costi comprendono una fees di apertura (deducibile tramite il link di accesso mostrato sopra), commissioni di rete e la garanzia dei Bitcoin messi a collaterale. Il LTV su questa piattaforma è del 50%. Ciò significa che se avete €20.000 in BTC potete chiedere fino a 10.000 euro di prestito.
Una volta che la richiesta di prestito verrà abbinata con l’offerta di un altro investitore, il protocollo Firesh entra in azione. a questo punto l’utente che contrae il debito deve inviare i propri BTC (nativi, no wrapped) ad un indirizzo che sarà il fulcro centrale delle prossime transazioni. L’applicazione assicura che i BTC saranno effettivamente restituiti al proprietario non appena il mutuo sarà ripagato, o eventualmente ceduti alla controparte in caso di liquidazione o di insolvenza. Il debito può essere ripagato in qualsiasi momento dalla dashboard centrale attraverso le informazioni fornite (IBAN, nome proprietario, ecc).
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La blockchain di Bitcoin a supporto degli scambi P2P
Firefish sfrutta a tal proposito le capacità di scripting di bitcoin, come gli schemi multi-firma e le Partially Signed Bitcoin Transactions (PSBT), per garantire il corretto flusso di capitali.
Senza scendere nei tecnicismi, diciamo che due oracoli interno alla piattaforma traccia informazioni come prezzo di BTC, e il pagamento fiat.
Le risoluzioni possibili dell’evento sono essenzialmente 4:
- il prestito viene correttamente rimborsato e i BTC tornano al proprietario;
- il prestito non viene rimborsato e i BTC passano alla controparte come garanzia;
- il valore del collaterale scende sotto al valore di margin call, avviene la liquidazione e i BTC passano alla controparte, il debito si estingue automaticamente;
- Firefish smette di esistere (es. fallimento) e dopo un tempo prestabilito di circa 30 giorni i BTC tornano al proprietario.
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I vantaggi dell’utilizzo di BTC come valuta di debito
Firefish rappresenta un esempio calzante di come poter ottimizzare le proprie finanze utilizzando Bitcoin come valuta di debito. Solitamente i “newbies” tendono a vendere i propri BTC per poter accedere a della liquidità, senza considerare i vantaggi di soluzioni alternative che escludono l’evento di sell sul mercato. Innanzitutto, se non si vende BTC si può banalmente sfruttare il suo potenziale di crescita, specialmente in bull market. Immaginate di depositare $20.000 in BTC su Firefish e prendere un prestito di $10.000 euro. Se il valore della crypto raddoppia, voi potrete ripagare il prestito gratuitamente ed usufruire di altri $10.000 di plusvalenze (meno le spese di commissione ed il tasso).
Un’altro enorme vantaggio della pratica di utilizzare Bitcoin come collaterale per il debito è quello di ritardare un evento tassabile secondo le regole del Fisco italiano. Vendendo sul mercato i propri BTC e realizzando un profitto si incorre in una situazione imponibile, su cui ci sarà da pagare il 26%. Invece prendendo un prestito non si va a realizzare un evento fiscalmente imponibile fino a quando i BTC non vengono o liquidati o restituiti e successivamente venduti. Ricordiamo che il debito in finanza non viene mai tassato.
A questi benefici si aggiungono quelli tipici di ogni ambiente decentralizzato che, nel caso dei prestiti crittografici, non tiene conto di fattori come: la flessibilità del rimborso, il bisogno di un buon creditore, l’accesso rapido alla liquidità e costi inferiori rispetto alle controparti centralizzate. Firefish aggiunge la ciliegina sulla torta, che rappresenta la rendicontazione legale di ogni operazione svolta sulla piattaforma, così da disporre di un documento da poter impugnare in caso di accertamento fiscale.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito sempre più aziende, italiane ed internazionali, ad adottare il modello di Bitcoin come asset collaterale, evidenziando la presenza di un trend in forte crescita. Tra queste, troviamo ad esempio CheckSig, che ha annunciato il suo primo prestito garantito da BTC e Coinbase che ha lanciato il servizio loans coperto da BTC.
Allo stesso tempo anche la società Cantor Fitzgerald sta pianificando un programma di lending garantito dalla moneta arancione, dal valore di 2 miliardi di dollari.