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Bitcoin Vault, tra hard fork e nuove allerte

Bitcoin Vault deve affrontare nuove pesanti accuse, mentre si prepara ad un hard fork che porterà avanti il suo progetto. 

La criptovaluta che promette un alto livello di privacy già nei mesi scorsi era stata accusata di essere uno schema piramidale. Questa vicenda provocò un crollo del prezzo. 

Proprio ora che la crypto stava nuovamente risalendo, arriva dalle Filippine un avvertimento: Mining City non è registrata e opera senza la relativa licenza. Per questo al pubblico è sconsigliato investire. 

Mining City è strettamente legata a Bitcoin Vault (BTCV) perché chi investe in BTCV in realtà compra dei pacchetti per minare la crypto tramite Mining City. 

Spiegano dalla SEC delle Filippine che Mining City non è registrata ed opera senza autorizzazione per richiedere investimenti al pubblico o emettere altri tipi di security o contratti di investimento. Non risulta essere registrata né come banca né come exchange, né come compagnia legata ad asset digitali per quelle che sono le leggi delle Filippine. 

E, aggiunge la SEC:

“Inoltre, il suddetto schema impiegato da MINING CITY mostra chiaramente l’indicazione di un possibile schema Ponzi in cui i fondi dei nuovi investitori sono utilizzati per pagare “profitti falsi” ai precedenti investitori ed è progettato principalmente per favorire i suoi migliori reclutatori e i primi a correre i rischi, ed è dannoso per i successivi membri in caso di scarsità di nuovi investitori”.

Quindi, continua la SEC: 

“Al pubblico è consigliato di non investire o di smettere di investire in ogni schema offerto da Mining City”.

Ciò nonostante in realtà Mining City e Bitcoin Vault continuano ad operare e ad attirare interesse, tanto che la loro community cresce.

L’hard fork di Bitcoin Vault

Anzi, Bitcoin Vault sta per affrontare nuove sfide. A novembre infatti affronterà il suo primo hard fork. Stando a quanto indicato sul blog ufficiale l’hard fork servirà ad aggiungere nuove funzioni alla blockchain anche se una data ufficiale ancora non c’è. Non sarà però un fork che genererà una nuova valuta.

Servirà ad aggiungere:

  • La sicurezza a tre chiavi, che è la caratteristica principale che rende unica Bitcoin Vault, e che permetterà di annullare le transazioni entro 24 ore. 
  • Merged mining, per fare in modo che BTCV rientri tra le coin che utilizzano l’algoritmo SHA256. 

La cosiddetta 3 Key security solution con l’upgrade avrà due implementazioni, sull’app mobile e sul pc, rispettivamente nel Gold Wallet (il wallet ufficiale di Bitcoin Vault per smartphone) e su Electrum Vault da pc. 

Forse consapevole delle perplessità che circondano il progetto, il team di Bitcoin Vault ha annunciato novità sui seguenti fronti:

  1. Sviluppo, con l’hard fork;
  2. Fondamentali, una nuova compagnia per gestire lo sviluppo di BTCV;
  3. Trasparenza, con regolari aggiornamenti alla comunità su sviluppi blockchain e partnership;
  4. Decentralizzazione, con la costituzione di un’apposita roadmap che porti il progetto ad essere decentralizzato;
  5. Partnership strategiche, con i più grandi nomi dell’industria crypto; 
  6. User experience, con nuovi aggiornamenti;
  7. Tecnologia, con nuove idee da realizzare nel 2021. 

Non una parola su Mining City. Per il momento l’appuntamento più imminente è, appunto, l’hard fork. 

Il prezzo di Bitcoin Vault

Al momento Bitcoin Vault non può essere scambiata sui normali exchange. Ciò nonostante Coinmarketcap riporta un prezzo che ha subito delle oscillazioni anche importanti.

Attualmente è scambiata a 106 dollari circa. 

Lanciata a dicembre 2019, ha conosciuto il suo momento terribile a marzo 2020 quando era scesa a 22 dollari, mentre ad agosto aveva toccato il suo picco storico a 491 dollari. 

La sua community conta circa 7.000 follower su Twitter, 9.000 membri nella chat di Telegram e circa 3.000 fan su Facebook. Sfogliando tra i commenti c’è chi la esalta e chi teme invece di aver perso tutti i soldi, vista la perdita di prezzo da agosto ad oggi. 

Il progetto in realtà ha una road map che si ferma però all’ultimo trimestre del 2020, un whitepaper, le repository su Github. Insomma, non ha nulla che possa far presagire che si tratti di qualcosa di ingannevole. 

Tuttavia bisogna sempre ricordare che nel mondo crypto tutti gli investimenti sono a rischio, anche quelli mossi da buone intenzioni che promuovono progetti semplicemente destinati a non decollare. Non è quello che si augurano tutti coloro che hanno già investito in Bitcoin Vault.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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