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PlanetWatch porta su Algorand l’aria di Milano e Taranto

PlanetWatch, progetto di una startup francese che poggia sulla blockchain di Algorand, ha attivato 100 sensori per monitorare la qualità dell’aria nelle città di Milano e Taranto, in Italia.

PlanetWatch si occupa di raccogliere dati sull’inquinamento atmosferico registrandoli sulla blockchain. In questo senso, la scelta di due città italiane è significativa. 

Da una parte Milano, che da sempre lotta con un’alta soglia di inquinamento e di concentrazione di polveri sottili. 

Dall’altra Taranto, è ben nota per la presenza dell’ex Ilva ora ArcelorMittal. Lo stabilimento di produzione di acciaio è protagonista di un aspro dibattito tra chi ne chiede la chiusura per salvare la città dall’inquinamento e dalle malattie ad esso connesse, e chi invece ne chiede la salvezza per non compromettere il destino occupazionale di migliaia di lavoratori. 

PlanetWatch con Algorand per il contrasto all’inquinamento

Ad ogni modo, Taranto e Milano rappresentano per PlanetWatch il primo passo di un progetto importante e di più ampio respiro. A tal proposito il CEO Claudio Parrinello ha dichiarato: 

“L’attivazione di fitte reti di sensori a Taranto e Milano è una pietra miliare per PlanetWatch. Stiamo fornendo soluzioni di monitoraggio della qualità dell’aria a costi contenuti per le città di tutto il mondo. Facendo leva sulle comunità e sulle associazioni di cittadini, insieme a partner aziendali e tecnologie avanzate, crediamo di poter innalzare gli standard del monitoraggio ambientale e contribuire a proteggere la salute pubblica. Siamo molto grati alla Fondazione Algorand, alla Wiseair srl e all’associazione dei cittadini di Taranto per il loro sostegno ai nostri sforzi”.

Seal Lee, CEO della Algorand Foundation, ha aggiunto:

“Siamo lieti di sostenere PlanetWatch nella loro rete globale di monitoraggio della qualità dell’aria. Basandosi su una blockchain con la velocità e la scalabilità di Algorand, PlanetWatch può essere sicura che, poiché la loro rete si estende a milioni di dispositivi e misurazioni giornaliere, Algorand sarà in grado di gestire comodamente i volumi di dati, rendendoli accessibili a tutti”.

I sensori saranno distribuiti da Wiseair, che ne ha installati 100 e che ha come scopo quello di promuovere un futuro con aria pulita. Carlo Alberto Gaetaniello, COO di Wiseair ha spiegato: 

“La scienza, i cittadini e la tecnologia si combinano qui per costruire un nuovo modello di lotta contro l’inquinamento atmosferico”.

Simona Fersini, del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti ha concluso: 

“Sosteniamo la chiusura di tutti gli impianti industriali altamente inquinanti della nostra città e ci auguriamo che queste attività di monitoraggio e i successivi sviluppi contribuiscano a studiare la connessione tra l’eccesso di malattie legate all’inquinamento e alla produzione industriale e la necessità di modificare la legislazione ambientale europea sulle emissioni consentite”.

Insomma, PlanetWatch e Algorand stanno per avere un ruolo importante in quello che sarà il futuro dell’ex Ilva di Taranto e più in generale nel cambiamento delle politiche ambientali delle due città italiane.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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