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Donald Trump, attacco hacker al sito con richiesta di Monero

Il sito della campagna elettorale di Donald Trump ha subito un attacco hacker con tanto di richiesta di Monero

L’episodio è avvenuto questa notte, ma in breve tempo tutto è stato ripristinato ed ora appare perfettamente funzionante. Ma per qualche ora alla sezione about del sito donaldjtrump.com è apparso un messaggio inequivocabile con tanto di loghi del dipartimento di giustizia che annunciava:

“Il sito è stato sequestrato.

Il mondo ne ha abbastanza delle fake news diffuse quotidianamente dal presidente Donald J. Trump.

È tempo di permettere al mondo di conoscere la verità”.

A detta degli hacker, molti device appartenenti al presidente USA e ai suoi parenti sono stati compromessi, numerose conversazioni segrete sono state sottratte, 

“Che provano che il governo Trump è coinvolto nell’origine del Coronavirus”.

trump website

Gli hacker annunciano anche di avere materiale compromettente e che getterebbe discredito sulla figura del presidente, dimostrando il suo coinvolgimento criminale con attori internazionali per manipolare le elezioni del 2020. 

Ma i cittadini possono scegliere di conoscere la verità “votando”, e cioè inviando loro Monero. Infatti il messaggio si conclude con due differenti indirizzi a cui inviare XMR, uno dedicato a chi vuole conoscere la verità, l’altro a chi invece chiede che i dati sottratti restino riservati. 

Gli hacker promettono che eseguiranno la volontà dei donatori. 

Tuttavia l’attacco si è concluso in breve tempo e il sito è stato ripristinato. Il capo della comunicazione della campagna elettorale di Donald Trump ha ammesso l’incidente in un tweet:

“Questa sera presto, il sito web della campagna Trump è stato deturpato e stiamo lavorando con le forze dell’ordine per indagare sulla fonte dell’attacco. Non vi è stata alcuna esposizione a dati sensibili perché nessuno di essi è effettivamente memorizzato sul sito. Il sito web è stato ripristinato”.

Insomma, dallo staff del presidente USA sembrano smentire l’effettiva sottrazione di dati.

Perché Monero per l’attacco hacker a Donald Trump

La scelta di chiedere delle donazioni in Monero non è stata casuale. Si tratta infatti di una criptovaluta che garantisce un alto livello di privacy, oscurando le transazioni.

Monero non a caso fu anche involontaria protagonista dell’hack di Twitter, quando in alcune transazioni è apparso un messaggio provocatorio che chiedeva agli hacker perché non avessero chiesto Monero invece di Bitcoin, proprio in virtù della sua capacità di nascondere le tracce.

Gli hacker la vera minaccia delle elezioni USA

Le elezioni degli Stati Uniti sono ormai imminenti, ma un’ombra minaccia la campagna elettorale e l’esito del voto: il rischio di attacchi informatici.

Quello avvenuto al sito di Donald Trump è quasi poca cosa. Nei giorni scorsi infatti Microsoft ha rivelato la presenza di attacchi cyber provenienti da Russia, Cina e Iran, contro organizzazioni politiche legate alle elezioni presidenziali americane.

Si tratta di tentativi di hackerare le email di collaboratori legati ai due candidati, con lo scopo di entrare in possesso di materiale interessante per poter condizionare il voto.

 Al momento sembra non sia avvenuto nulla di eclatante, ma c’è da scommettere che, a pochi giorni dal voto, questi tentativi potrebbero diventare più massicci. E magari andare a segno.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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