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Tether, 19 miliardi di market cap: nuovo record

Un nuovo record è stato raggiunto dalla stablecoin Tether (USDT), oltrepassando la soglia dei 19 miliardi di dollari gestiti tra tutte le diverse blockchain su cui è supportato.

Infatti, questa stablecoin non si trova solo su una ma su diverse blockchain e questo comporta maggiore interoperabilità: in questo modo è infatti più facile da usare anche per il trading, per non parlare dei vari protocolli della finanza decentralizzata (DeFi) e che proprio su quest’asset sembrano avere degli APR maggiori. 

Se approfondiamo questo aumento di capitalizzazione di mercato, ci rendiamo conto che è cresciuto spaventosamente dall’inizio dell’anno, con dei veri e propri picchi segnati il primo verso gli inizi di gennaio, il secondo alla fine di marzo, il terzo alla metà di maggio, poi a giugno, luglio ed infine l’ultimo picco spaventoso, il primo settembre 2020.

Perché il market cap di Tether è cresciuto

Queste date ai più potrebbero essere a caso, ma in realtà si allineano con il lancio di nuovi prodotti DeFi, per esempio l’incremento degli inizi di settembre fu fortemente guidato dal lancio di pochi giorni prima del protocollo SushiSwap, per non parlare anche del lancio del token COMP di Compound che vedeva in quest’asset una buona opportunità di farm.

Sicuramente la spinta maggiore per raggiungere questa quota deriva infatti dalla DeFi ma ci sono anche altre situazioni che hanno contribuito alla crescita di Tether.

Una tra queste è sicuramente la sua versatilità, visto che Tether, come dicevamo è supportato da diverse blockchain anche “minori”, diventando punto di riferimento per gli utenti che possono convertire i propri crypto asset in qualcosa di più stabile per rimanere al riparo dalla volatilità delle criptovalute.

Altro aspetto è infatti la possibilità di utilizzare Tether per comprare e scambiare crypto, dato che in questo modo si ottiene una velocità maggiore negli scambi.

Ricordiamo che dopo il pairing con BTC, il secondo asset di riferimento, quasi sempre, è proprio USDT, a dimostrazione che anche gli exchange preferiscono questa stablecoin piuttosto che altre.

Infine, se da un lato abbiamo una stablecoin che conoscono tutti, si tratta comunque di una stablecoin centralizzata, e quindi nelle mani di persone che possono recuperare i fondi perduti degli utenti, anche milioni di dollari coma abbiamo visto in diversi casi in passato.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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