Un esponente politico in Ucraina ha inserito nella sue dichiarazioni finanziarie di essere in possesso di Monero.
Infatti, si sono da poco concluse le elezioni per il consiglio comunale della città di Kramatorsk in cui ha partecipato Rostislav Solod, che ha vinto entrando di fatto nel consiglio comunale come deputato.
Come per ogni carica pubblica che si ricopre, vengono pubblicate le informazioni finanziare dei relativi membri e qui possiamo vedere la dichiarazione di Rostislav, che ha rivelato di essere in possesso di ben 185mila Monero (XMR).
La cifra spaventosa, che attualmente si aggira intorno ai 24 milioni di dollari, è stata acquisita nel dicembre del 2015, quando allora XMR valeva 0,36 dollari, con un ritorno al giorno d’oggi di oltre il 36mila%.
In Ucraina è stato emesso un provvedimento che prende il nome di NACP (Ukrainian National Agency on Corruption Prevention) proprio per obbligare a riportare le eventuali crypto che ognuno detiene, specialmente se fa parte della pubblica amministrazione.
Nella dichiarazione non solo va inserito il tipo di crypto posseduta ma anche la quantità, la data di acquisto ed il relativo valore dell’asset che si detiene, mettendo di fatto nero su bianco informazioni private che non potrebbero essere rivelate in altro modo.
Ricordiamo che con la blockchain di Monero è anche quasi impossibile risalire ad un nome dietro ad indirizzo e non è possibile nemmeno sapere la quantità di XMR che ogni wallet detiene, mettendo al riparo il proprio possessore con una sorta di scudo delle informazioni.
Al governo in Ucraina con Monero
Ad ogni modo questa è una bella notizia visto che non solo va al governo un ragazzo molto giovane, ma che detiene anche una crypto neanche tra le più comuni, come possono essere Bitcoin (BTC) oppure Ethereum (ETH).
Non dimentichiamo, comunque, che se da una parte è impossibile associare un wallet ad un nome, dall’altra ci sono strumenti avanzati per tracciare i movimenti di questa crypto, visti anche i due brevetti di CipherTrace, che stanno minando di fatto la libertà dei loro utilizzatori.