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Robinhood, l’app di trading verso la IPO nel 2021

L’app di trading Robinhood sarebbe pronta a lanciare la propria IPO nel 2021.

A rivelarlo è stata Reuters, secondo cui per il lancio delle quotazioni in borsa, Robinhood avrebbe iniziato una collaborazione con Goldman Sachs. 

Al momento né Robinhood né Goldman Sachs hanno confermato.

La fonte di Reuters comunque ha spiegato che la IPO sarebbe valutata ben 20 miliardi di dollari. Questa quotazione è dovuta all’enorme crescita di Robinhood. 

L’app infatti è molto popolare soprattutto negli Stati Uniti e soprattutto tra le fasce d’età più giovani che grazie ad essa si sono avvicinati al trading. Inoltre è cresciuta notevolmente in questi mesi di Covid-19. La pandemia e i timori per la tenuta dell’economia hanno spinto anche i meno esperti a cercare un modo alternativo di guadagnare soldi, investendo i propri fondi in azioni e criptovalute, tramite proprio Robinhood.

Sembra che Robinhood attragga proprio tutti tanto che ha appena raccolto 2 miliardi di dollari da investitori privati. Tra questi ci sarebbero non solo società del calibro di Andreessen Horowitz, Sequoia e Ribbit Capital, ma anche celebrità come il rapper Snoop Dogg e l’attore Jared Leto.

Robinhood tra IPO e concorrenza

In attesa che la IPO diventi realtà, Robinhood dovrà difendersi dalla concorrenza. Secondo Bloomberg infatti un’altra applicazione starebbe sottraendo utenti alla creazione di Vlad Tenev e Baiju Bhatt. 

Si chiama Webull, è gratuita ed è stata fondata da Wang Anquan, ex del gruppo Alibaba. Nonostante la provenienza cinese, sembra che l’app stia spopolando negli Stati Uniti, dove avrebbe raccolto in pochissimo tempo ben 2 milioni di utenti. È ancora lontana dai numeri di Robinhood che invece conta 13 milioni di account. 

Tuttavia Webull vanta un’interfaccia user friendly ma più professionale, con una serie di indicazioni particolarmente utili per chi fa trading. È questa la sua forza rispetto a Robinhood che invece è stata accusata di far apparire il trading come un gioco. Un gioco che però può essere molto rischioso e può portare ad ingenti perdite di denaro. 

Proprio recentemente anche Webull si è lanciata nel settore crypto offrendo anche la possibilità di fare trading di criptovalute, altra funzionalità questa che la mette in diretta competizione con Robinhood. 

Insomma, la guerra tra le app di trading facile è iniziata.  

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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