HomeCriptovalutePornhub: le criptovalute sostituiscono le carte di credito

Pornhub: le criptovalute sostituiscono le carte di credito

Pornhub ha inserito diversi tipi di criptovalute tra i suoi metodi di pagamento. 

Se prima figuravano solo Verge, Tether, Tron e Pumapay, dopo il blocco di Visa e Mastercard, il colosso del porno ha dovuto scegliere strade alternative. 

Chi prova ad iscriversi al servizio di Pornhub premium infatti trova una scritta che recita più o meno così: 

“Unfortunately we are unable to accept credit cards at this moment.”
(Sfortunatamente non siamo in grado di accettare carte prepagate in questo momento)

Per risolvere questo grave inconveniente, gli utenti possono scegliere di pagare con bonifico SEPA, oppure in alcuni casi tramite criptovalute.

Da oggi sono accettate: 

  • Bitcoin;
  • Bitcoin Cash;
  • Dash;
  • Ethereum;
  • Ethereum Classic;
  • Litecoin;
  • Monero;
  • NEM;
  • Tether;
  • Tron;
  • Verge;
  • Waves;
  • Zcash;
  • Pumapay.

Perché Pornhub ha scelto le criptovalute: l’articolo del NYT

Ma cosa è successo affinché due giganti come Visa e Mastercard chiudessero i rapporti con Porhnub? Tutto nasce da un articolo del New York Times dal titolo eloquente: The Children of Pornhub (I bambini di Pornhub), firmato da Nicholas Kristof.

Secondo l’autore, PornHub sarebbe popolato di video di stupri. Si legge testualmente:

“Its site is infested with rape videos. It monetizes child rapes, revenge pornography, spy cam videos of women showering, racist and misogynist content, and footage of women being asphyxiated in plastic bags. A search for “girls under18” (no space) or “14yo” leads in each case to more than 100,000 videos. Most aren’t of children being assaulted, but too many are.”

(È infestato di video di stupri. Monetizza con stupri di bambini, pornografia di vendetta, video realizzati tramite spycam di donne che fanno la doccia, contenuti razzisti e misogini, filmati di donne asfissiate in sacchetti di plastica. Una ricerca di “girls under18” (senza spazi) o “14yo” porta in ogni caso a 100.000 video. Molti non sono di bambini abusati. Ma molti sì”).

L’articolo è stato un vero e proprio colpo basso per PornHub, tanto che in poco tempo Visa e Mastercard hanno deciso di allontanarsi dalla piattaforma, che per inciso, fa più visualizzazioni di Netflix.

Pornhub ha dovuto reagire cancellando milioni di video. Ha notato Motherboard che in pochi giorni la piattaforma è passata da 13,5 milioni a 4,7 milioni di video

Come spiegato sul blog, Pornhub ha dovuto prendere decisioni drastiche, rimuovendo i video di account non verificati e lasciando in pratica solo quelli prodotti da partner o membri del Model Program. 

L’eco dello scandalo non si è ancora spento, perché ha messo in luce tanti comportamenti riprovevoli, di chi abusa di minorenni, o di chi invece riceve video intimi girati consensualmente, ma poi li pubblica sulla piattaforma senza autorizzazioni. Sono casi che hanno condizionato la vita degli involontari protagonisti. 

Le criptovalute hanno forse risolto il problema dei pagamenti, a Pornhub resta ora il compito più grave di controllare al meglio i suoi contenuti.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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