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Coinbase, IPO al via il 14 aprile sul Nasdaq

Coinbase approda in borsa: c’è la data ufficiale della IPO che avverrà a partire dal 14 aprile 2021.

Lo ha confermato direttamente l’exchange dai suoi canali ufficiali.

Ieri, 1 aprile, la SEC ha approvato infatti il cosiddetto Form S-1, cioè la richiesta di quotazione in borsa. Dunque dal 14 aprile 2021 Coinbase metterà sul mercato le sue azioni di classe A che saranno quotate al Nasdaq con il ticker COIN.

L’approdo in borsa di Coinbase rappresenta una svolta per il settore crypto. Si tratta infatti del primo exchange che sceglie di quotarsi sul mercato azionario. 

La data dell’avvio delle quotazioni era stata posticipata dopo che Coinbase aveva avuto problemi con la CFTC. L’annuncio ufficiale dell’avvio delle procedure per il listing sul Nasdaq risale agli inizi di febbraio, dopo che rumors si rincorrevano da mesi. 

La notizia è stata commentata in modo molto stringato da Coinbase, con un semplice tweet

Siamo lieti di annunciare che oggi la SEC ha dichiarato effettiva la nostra dichiarazione di registrazione S-1 e che ci aspettiamo che la nostra quotazione diretta avvenga il 14 aprile 2021, con la negoziazione delle nostre azioni ordinarie di classe A sul NASDAQ con il simbolo COIN.

Coinbase, la IPO tanto attesa

Con il suo ingresso nel “salotto buono”, Coinbase punta a cambiare l’approccio della finanza tradizionale al mondo delle criptovalute. Potenzialmente, Coinbase sta aprendo la strada ad altre aziende del settore per una integrazione che fino a poco tempo fa sembrava impossibile. 

Ma Coinbase è anche il più grande exchange degli Stati Uniti, dunque è anche normale che una compagnia finanziaria cerchi il sostegno degli investitori mettendo in vendita le sue azioni. Secondo i calcoli di Coindesk, Coinbase vale tra i 50 e i 100 miliardi di dollari.

Di strada ne ha fatta dal 2012, quando fu tra i primi exchange a scommettere, in tutti i sensi, su Bitcoin. Era l’epoca in cui BTC valeva poche decine di dollari. Ad oggi, nel giorno in cui Bitcoin sta tornando a lambire i 60.000 dollari, l’intuizione di chi ha fondato Coinbase, è stata vincente. 

Nel form inviato alla SEC, Coinbase così si descrive: 

“Abbiamo iniziato nel 2012 con l’idea radicale che chiunque, ovunque, dovrebbe essere in grado di inviare e ricevere Bitcoin, il primo asset crypto”, in modo facile e sicuro. Abbiamo costruito una piattaforma affidabile per accedere a Bitcoin e alla più ampia criptoeconomia riducendo la complessità del settore attraverso un’esperienza utente semplice e intuitiva.

Oggi, siamo un fornitore leader di infrastrutture e tecnologie finanziarie end-to-end per la criptoeconomia”. 

Coinbase è stata per le criptovalute ciò che Google è stato per internet:

I clienti di tutto il mondo scoprono e iniziano il loro viaggio con le crypto attraverso Coinbase. Nei primi giorni di Internet, Google ha democratizzato l’accesso alle informazioni attraverso il suo motore di ricerca user-friendly, consentendo praticamente a qualsiasi utente con una connessione internet di scoprire le informazioni del mondo. Allo stesso modo, Coinbase sta democratizzando l’accesso alla criptoeconomia consentendo a chiunque abbia una connessione internet di investire e utilizzare in modo facile e sicuro le attività crypto”.

Al 31 dicembre 2020, Coinbase informava la SEC di aver tradato 456 miliardi di dollari e custodito fino a 90 miliardi di dollari. Ha generato un totale di 3,4 miliardi di dollari di redditi, che provengono in larga parte dalle fee. 

Con questi numeri da far impallidire anche le banche, Coinbase ha tutte le carte in regola per presentarsi in borsa. Non resta che attendere il debutto sul Nasdaq.

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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