HomeCriptovaluteLanciata la decarbonizzazione del consumo energetico delle criptovalute

Lanciata la decarbonizzazione del consumo energetico delle criptovalute

Il Crypto Climate Accord ha lanciato un progetto di decarbonizzazione del consumo energetico delle criptovalute entro il 2025. 

Crypto Climate Accord è per l’appunto un’alleanza di diverse realtà del settore crypto che mira a rendere carbon-free il consumo energetico delle criptovalute, a cui hanno già aderito grandi nomi come CoinShares, ConsenSys, Ripple e UNFCCC Climate Champions. 

Infatti il problema principale delle criptovalute in campo energetico non è il consumo di energia in sé, ma la sua impronta ecologica. Decarbonizzare questo consumo significherebbe ridurre al minimo l’impatto ambientale, visto che le criptovalute utilizzano esclusivamente energia elettrica, che può benissimo essere prodotta con fonti rinnovabili. 

L’idea è di Energy Web Foundation, Rocky Mountain Institute (RMI) e Alliance for Innovative Regulation (AIR), ed ha il supporto di dozzine di società private come Ripple ed Exaion (EDF Energy). 

L’obiettivo è quello di rendere il settore delle criptovalute basato esclusivamente su energia rinnovabile in tempi record.

Crypto Climate Accord: l’accordo per ridurre il consumo energetico delle criptovalute 

Il Crypto Climate Accord si ispira all’Accordo di Parigi sul clima, e vuole riunire l’industria delle tecnologie crittografiche e finanziarie per costruire un futuro sostenibile, con il supporto dei Climate Champions dello United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC). 

L’obiettivo del progetto è quello di di lavorare in collaborazione con l’industria delle criptovalute, comprese tutte le blockchain, per arrivare al consumo esclusivo di energia rinnovabile entro il 2025, o ancora prima. 

L’Accordo utilizzerà un approccio “big tent” e fungerà da quadro di coordinamento per decarbonizzare tutti gli aspetti del settore. Energy Web, AIR e RMI hanno inoltre sviluppato tre obiettivi di alto livello per l’Accordo, da finalizzare prima della Conferenza sul clima COP 26 delle Nazioni Unite, entro la fine dell’anno, ovvero consentire a tutte le blockchain di essere alimentate da fonti rinnovabili al 100% entro la conferenza COP dell’UNFCCC del 2025, sviluppare uno standard di contabilità open source per misurare le emissioni del settore delle criptovalute e raggiungere le zero emissioni nette per l’intero settore delle criptovalute, comprendendo tutte le operazioni, entro il 2040

Fino ad ora hanno aderito all’Accordo più di 20 aziende e individui:
Acciona, Allinfra, Circulor, CoinShares, Compass Mining, ConsenSys, C02ken, D-REC Initiative, Decarbbitcoin Labs, Energy Web, Engie, Exaion (EDF), Global Blockchain Business Council, GSR, Hut 8 Mining, I-REC Standard, PTT, RECDeFi, Ripple, Singapore Power Group, South Pole, Streambed Media, Tom Steyer, UNFCCC Climate Champions, Web3 Foundation e XRP Ledger Foundation. 

L’High-Level Champion del Climate Action del COP26 delle Nazioni Unite, Nigel Topping, ha dichiarato: 

“Oltre ad eliminare urgentemente le emissioni future, questo settore si trova in una posizione privilegiata per far fronte al suo debito storico di emissioni. La natura stessa delle blockchain consente la trasparenza storica a livello di sistema, rendendo il debito delle emissioni di criptovalute un obiettivo maturo per le soluzioni di rimozione dell’anidride carbonica. Questa è un’opportunità unica per ripulire pubblicamente il passato, rifiutare le emissioni future e spingere i confini della leadership climatica”. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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