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Filebase raccoglie $2M e prevede l’integrazione di Filecoin

Filebase, un’azienda blockchain di storage di oggetti costruita sulla rete Sia, ha raccolto 2 milioni di dollari dagli investitori, e nel suo programma di espansione ha annunciato di voler integrare Arweave e Filecoin entro la fine del 2021. 

Continua l’interesse per lo storage o archiviazione su rete decentralizzate, e ad aggiungersi alle opportunità blockchain-based ecco anche Filebase

In sostanza, Filebase offre una dashboard basata su browser e un’API compatibile con S3 per distribuire, accedere e gestire i dati su diverse reti di storage decentralizzato. Oltre ad essere costruita su rete Sia, Filebase ha deciso di espandersi già da ora e il progetto supporta anche le reti Skynet e Storj.

Non solo, la API Filebase funziona anche come una sostituzione drop-in per le applicazioni e gli strumenti esistenti che utilizzano Amazon Web Service o AWS S3. 

La raccolta fondi di 2 milioni di dollari è solo un primo round di finanziamento, e sembra che tra gli investitori ci siano nomi noti nell’ambito blockchain come Kyle Samani di Multicoin Capital, la partecipazione di Boris Wertz di Version One Ventures, e il notevole angel investor Ryan Selkis (Fondatore e CEO di Messari).  

Il progetto Filebase e l’integrazione con Filecoin

L’idea di Filebase nasce nel 2018 con la missione di archiviare facilmente i dati sulla rete Sia. Proprio per questo, il progetto inizialmente era stato chiamato SiaSync. 

Col tempo, standardizzando la API Filebase su API S3, che rappresenta il “gold standard de-facto dell’archiviazione di dati nativo del cloud”, è stato possibile per Filebase lavorare su più reti decentralizzate. Da qui, il nome è diventato più generico e quindi Filebase. 

Al momento, secondo quanto riportato, Filebase ha già elaborato più di 150 milioni di oggetti, utilizzando le tre reti Sia, Skynet e Storj. Un porzione di numeri sempre crescente e significativa, per l’ecosistema Web3. A tal proposito, ecco un’affermazione del team di Filebase sul futuro dello storage di dati decentralizzato:

“Con la crescita dei dati nei prossimi 5 anni, che crescerà fino a oltre 175 Zettabyte entro il 2025, crediamo che non sia una questione di se ma di quando lo storage decentralizzato diventerà ampiamente adottato e mainstream. Queste tecnologie sono un’alternativa potente, conveniente e altamente dirompente ai tradizionali fornitori di cloud di oggi, ed è l’obiettivo di Filebase di contribuire a renderlo una realtà.”

E da qui, l’annuncio ufficiale di voler aggiungere altre reti per aumentare la scala e la capacità complessiva di storage che Filebase può fornire ai clienti. Tra queste nuove reti, Filecoin e Arweave sono già in programma per l’integrazione entro la fine del 2021. 

Una nuova entrata per l’ecosistema di Filecoin che già in questo ultimo mese ha fatto parlare di sé. In primis, grazie al fondo da 10 milioni di dollari ricevuti da Block Dream Fund, l’istituto d’investimento di OKEx per sostenere i progetti della crypto degli archivi.

E poi, non solo come progetto, ma anche come criptovaluta, l’annuncio di Revolut dell’integrazione di Filecoin (FIL), nella sua offerta di nuove crypto. 

Al momento della scrittura, la crypto degli archivi FIL si trova nelle prime 20 crypto per capitalizzazione di mercato. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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