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Bitcoin: oltre 190 miliardi di dollari sono a rischio sicurezza

Oggi ci sarebbero in circolazione bitcoin per un valore complessivo superiore ai 190 miliardi di dollari USA a rischio a causa di un livello di custodia non sicuro. 

Lo svela una ricerca di Opimas secondo cui un certo numero di operatori di livello istituzionale, e persino alcuni grandi exchange crypto, stanno affidando la custodia dei BTC ad approcci “inferiori alle aspettative”.    

La custodia delle criptovalute è a tutti gli effetti una sfida per chi le detiene per conto dei propri clienti, perché le transazioni sono irreversibili e chiunque abbia pieno accesso alla chiave privata di un wallet è in grado di controllare di fatto tutti i fondi ivi custoditi. 

Fortunatamente però sono anche emerse numerose aziende che consentono di affrontare questo problema. 

Il fatto è che, invece, molti dei grandi detentori di bitcoin ed altri asset digitali continuano a fare affidamento su dispositivi di custodia pensati solamente per singoli investitori, e sebbene alcuni di questi dispositivi siano sicuri ed affidabili, il rischio operativo rappresentato da questo approccio rimane significativo, se adottato invece dagli investitori istituzionali.

Oltretutto una parte dei fondi viene ancora custodita sugli hot wallet degli exchange, tanto che complessivamente circa il 22% degli asset digitali detenuto dagli istituzionali è conservato con modalità relativamente rischiose.

Il restante 78% invece risulta opportunamente custodito con soluzioni affidabili di livello istituzionale. 

Opimas ha anche stimato che gli attuali ricavi annuali generati dal mercato di intermediazione e custodia delle criptovalute per gli istituzionali siano pari a circa 2 miliardi di dollari, ma cresceranno fino a quasi 8 miliardi di dollari entro il 2026. Una parte significativa di questi proventi deriva dai servizi di intermediazione, come negoziazione e regolamento, prestiti, finanziamenti, staking, reporting e servizi legati al capitale. 

Inoltre le norme che regolamentano la conservazione delle criptovalute da parte degli istituzionali stanno diventando più chiare, ed in alcuni casi anche più favorevoli, come in particolare negli Stati Uniti, dove la sentenza dell’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) ha consentito alle banche di conservare criptovalute per conto dei propri clienti.

Questa chiarezza normativa ha portato un certo numero di istituzioni finanziarie a fornire servizi di trading e custodia di asset digitali, tanto che Opimas prevede che le partecipazioni istituzionali in criptovalute cresceranno dall’attuale 20% della capitalizzazione di mercato delle criptovalute ad oltre il 50% entro il 2026.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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