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Amazon: cosa succederebbe se adottasse Bitcoin

Le ultime speculazioni sulle decisioni di Amazon di voler includere Bitcoin e le crypto come mezzo di pagamento hanno scatenato opinioni e pareri sulle possibili conseguenze del caso. 

La scorsa domenica, 25 luglio 2021, l’azienda di commercio elettronico statunitense Amazon.com Inc. sembrava avesse intenzione di accogliere il mondo crypto e della blockchain. Rumour derivanti da due annunci relativi all’azienda:

  1. un’offerta di lavoro per un “Digital Currency and Blockchain Product Leads” pubblicata sul sito ufficiale di Amazon
  2. un’intervista effettuata ad un “insider” di Amazon che avrebbe dichiarato che l’azienda starebbe effettivamente cercando di abilitando i pagamenti in bitcoin entro la fine dell’anno.

L’intervista è stata subito smentita da un portavoce di Amazon, che però sembra non aver escluso che l’azienda abbia interesse per il settore crypto. L’intervistato anonimo, infatti, ha dichiarato che Amazon ha dei piani specifici per le criptovalute. 

Da domenica, peró, il prezzo di Bitcoin ha visto una variazione significativa. In sostanza, dopo tanto oscillare su un’asse di 32,000$, da esattamente il lunedì successivo tale notizia di Amazon, il pump lo ha visto arrivare a toccare i 40,000$, un qualcosa che non succedeva da metà giugno scorso. 

Pura coincidenza, sta di fatto che nonostante la definizione di speculazione di ció che è stato dichiarato tra Amazon e Bitcoin, il prezzo di BTC ora sembra aver spostato l’asse sui 39,000$. 

Amazon e Bitcoin: movimentare 1,55 trilioni di dollari

In riferimento al caso avvenuto, osservatori e consulenti hanno fatto notare che Amazon sta effettivamente esplorando il mercato delle crypto e, questo, potrebbe essere quel fattore scatenante per smuovere un mercato da 1,55 trilioni di dollari. 

Infatti, Amazon non sarebbe la prima grande azienda ad accettare criptovalute. E l’assunzione di una persona su 1,27 milioni di dipendenti globali non può essere indicativa di una grande iniziativa imminente.

Ma l’interesse di Amazon, sembra possa essere letto come un segnale che le monete digitali potrebbero un giorno passare da investimenti marginali a strumenti finanziari quotidiani come i contanti e le carte di credito.

Infatti, Bitcoin e le crypto sono accettate come beni e posizionati come un’alternativa alle azioni o all’oro. L’introduzione di Bitcoin come mezzo di pagamento su Amazon, vorrebbe dire un nuovo capolavoro per l’Internet Company più grande del mondo. 

A tal proposito, Spencer Soper di Bloomberg ha così commentato:

“L’azienda [Amazon] potrebbe stabilire lo standard per altri da seguire, come ha fatto anni fa con la spedizione in due giorni. Miliardi di entrate trimestrali potrebbero plausibilmente diventare miliardi di transazioni in criptovalute.”

Nic Carter, un socio generale di Castle Island Ventures, investitore in startup blockchain, ha invece affermato: 

“Usare Bitcoin per comprare un computer portatile su Amazon.com può innescare un “enorme mal di testa contabile” per gli acquirenti, che dovranno considerare le tasse sulle plusvalenze quando riscattano la loro criptovaluta. A meno che il Congresso non promulghi qualche tipo di esenzione fiscale per le piccole transazioni, non vede la criptovaluta prendere piede come strumento di pagamento.”

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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