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Citigroup negozierà i futures su Bitcoin del CME?

Pare che Citigroup abbia intenzione di iniziare a negoziare i futures su Bitcoin del CME. 

Lo riferisce CoinDesk citando alcune persone che avrebbero familiarità con i mercati dei derivati ​​sulle criptovalute. 

Citigroup offrirà futures su Bitcoin 

I rumors sostengono che la banca stia rilevando una vera e propria impennata delle richieste dei loro clienti di potersi esporre ai prezzi di Bitcoin e che starebbe attivamente reclutando nuovo personale per un team focalizzato proprio sulle criptovalute. 

Stando a quanto dichiarato a CoinDesk, la fonte anonima sostiene che questo team ottenga l’approvazione per iniziare a negoziare i futures su bitcoin del CME ed in seguito ETN su Bitcoin.

In altre parole, la banca starebbe di fatto per mettere a disposizione dei suoi clienti prodotti derivati che consentono di prendere posizione sul prezzo di BTC.  

In seguito un portavoce di Citigroup avrebbe dichiarato: 

“Date le numerose domande sui quadri normativi, le aspettative di vigilanza e altri fattori, siamo molto attenti al nostro approccio. Attualmente stiamo prendendo in considerazione prodotti come i futures per alcuni dei nostri clienti istituzionali, poiché questi operano nell’ambito di un solido quadro normativo”.

Perché offrire futures su Bitcoin

I futures su Bitcoin del CME sono probabilmente lo strumento preferito dagli investitori istituzionali per speculare sul prezzo di BTC. 

Sono stati lanciati addirittura a dicembre del 2017, e da allora sono scambiati al Chicago Mercantile Exchange (CME), ovvero la maggior borsa in assoluto al mondo per quanto riguarda future ed opzioni. 

Ormai il CME è anche la maggior piattaforma di trading di futures su bitcoin al mondo, proprio perché si tratta di un mercato completamente regolamentato ed a norma di legge. 

Questo consente a tutti di poter prendere posizione sul prezzo di bitcoin senza dover avere a che fare con asset o exchange non regolamentati. 

Citigroup e l’interesse per le criptovalute

Citigroup è una banca d’investimento americana con sede a New York City che fornisce anche servizi finanziari. 

Si tratta del terzo più grande istituto bancario degli Stati Uniti, ed insieme a JPMorgan Chase, Bank of America e Wells Fargo è una delle quattro grandi istituzioni bancarie USA, chiamate le “Big Four”. 

È di fatto una banca di importanza sistemica, tanto da essere una di quelle considerate troppo grandi per fallire (“too big to fail”). 

Nel 2020 aveva oltre 23.600 miliardi di dollari di asset in custodia e già da qualche mese ha mostrato un chiaro interesse nei confronti delle criptovalute. 

Da notare che sia JPMorgan Chase che Bank of America hanno mostrato interessi simili ultimamente. 

Tra l’altro, secondo l’analista ETF di Bloomberg, Eric Balchunas, sono in aumento la probabilità che venga lanciato entro la fine di ottobre sui mercati USA un ETF sui future su bitcoin. 

Se da un lato la SEC sembra ancora scettica riguardo gli ETF che hanno come sottostante direttamente BTC, potrebbe esserci tutta un’altra storia per quelli che invece hanno come sottostante prodotti già regolamentati come i future su BTC.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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