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Lukashenko vuole che la Bielorussia sfrutti energia per il mining crypto

Durante un incontro presso l’impresa statale JSC Belaruskali, nei giorni scorsi, il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, da tempo al centro delle polemiche per i suoi atteggiamenti considerati illiberali e antidemocratici, ha esortato i dipendenti dell’azienda di fertilizzanti ad utilizzare l’elettricità in eccesso disponibile per fare mining di criptovalute. 

La Bielorussia ha legalizzato le attività legate alle criptovalute

Non è la prima volta che il leader Bielorusso parla di criptovalute o di mining. E’ dal 2017 che in Bielorussia le criptovalute sono state regolamentate.

A febbraio scorso poi era stata la volta del Ministro dell’energia Viktor Karankevich aveva espresso la volontà del Paese di voler approntare tutte le misure necessarie per poter creare anche nel Paese bielorusso fattore per il mining di criptovalute come in Russia, Cina e Stati Uniti.

“Questa è una nuova direzione per noi ora. È interessante, ma per iniziare dobbiamo condurre uno studio dettagliato su questo problema, inclusa una valutazione dei possibili rischi associati a questo tipo di attività. Questo settore si sta sviluppando non solo in Cina, ma anche in altri Paesi come Stati Uniti, Canada e Russia, potrebbe essere una soluzione valida anche per il nostro Paese.”

La Bielorussia ha legalizzato le attività commerciali legate alle criptovalute, compresa l’estrazione mineraria, con un decreto presidenziale entrato in vigore nel marzo 2018.

Nell’aprile 2019, il presidente Alexander Lukashenko aveva proposto la possibilità di utilizzare l’energia in eccesso proveniente dalla prima centrale nucleare del Paese per estrarre criptovalute e poi venderle.

Nel novembre dello scorso anno, il più grande istituto bancario del paese, Belarusbank, ha lanciato un servizio che consente agli utenti di acquistare e vendere valute digitali con una carta Visa. 

Il 4 agosto Lukashenko, durante un discorso al parlamento locale, ha sottolineato la sua ferma volontà di favorire lo sviluppo di “servizi di pagamento propri indipendenti da quelli transnazionali” e ha elogiato il ruolo delle “nuove tecnologie digitali”.

Lukashenko e il mining in Biellorussia

Ma che il leader Bielorusso voglia puntare molto sulle valute digitali e l’innovazione digitale nei pagamenti sarebbe dimostrato anche dal decreto n. 8, “Sullo sviluppo dell’economia digitale”, del marzo  2018, che ha stabilito che negli anni 2021-2023 un certo numero di banche commerciali parteciperà al programma pilota di emissione di token.

Secondo alcuni suoi detrattori però in realtà, uno degli obiettivi della politica crypto friendly di Lukashenko, sarebbe anche quello di mettere il controllo statale anche su questo tipo di attività, che sarebbe utilizzata dalle opposizioni per finanziarsi, sfuggendo al controllo strettissimo del regime bielorusso.

Uno dei casi più eclatanti in questo senso è quella di Bysol, una organizzazione no profit, che in poco tempo avrebbe raccolto 2 milioni di dollari in Bitcoin per finanziare l’opposizione al regime.

Secondo le opposizioni questo atteggiamento del leader bielorusso, che limita l’uso di internet ai suoi cittadini, infatti, potrebbe avere tutto il sapore di una mossa più propagandistica o comunque utilitaristica che altro.

Prova ne è per esempio che dal 2017 ad oggi, esiste solo un exchange di criptovalute a cui è permesso operare in tutto il Paese.

 

 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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