HomeCriptovaluteRussia: gli utenti degli exchange crypto ora sono ritenuti sospetti

Russia: gli utenti degli exchange crypto ora sono ritenuti sospetti

La banca centrale della Russia ha emesso delle nuove linee guida riguardo le transazioni da e per gli exchange crypto. 

Nel bollettino diramato ieri l’istituto ha equiparato l’utilizzo delle criptovalute ad attività illecite come riciclaggio di denaro acquisito tramite reato, gioco d’azzardo e mercato nero.

Russia e regolamentazione crypto

È noto che molti attacchi di ransomware provengono dalla Russia e che i criminali informatici spesso preferiscono farsi pagare in criptovalute, pertanto la banca centrale russa ha ragione nel ritenere che parte delle criptovalute in possesso di alcuni suoi cittadini possano provenire da attività illecite. 

La Russia, nonostante non vi siano norme esplicite e positive a riguardo, è uno dei Paesi al mondo con il maggiore utilizzo di criptovalute. 

Uno dei vantaggi delle criptovalute è proprio la totale libertà finanziaria garantita ai loro utilizzatori, ovvero qualcosa di estraneo al regime autoritario russo. 

Stando al Democracy Index, la Russia è definita a tutti gli effetti come un regime autoritario, con un indice di poco superiore a 3 su 10, molto distante da paesi ritenuti abbastanza democratici come ad esempio gli USA (7,92) ed in linea invece con quello di altri paesi ritenuti comunemente autoritari come ad esempio Cuba (2,84) o Myanmar (3,04). 

Anche nell’Economic Freedom Index la Russia è molto in basso, più o meno sullo stesso livello di El Salvador e Vietnam, e decisamente più in basso rispetto a Mongolia, Turchia e Giordania. 

Non stupisce quindi che un certo numero di russi preferisca utilizzare le criptovalute, anche per attività ritenute illecite nel Paese. 

Russia crypto illeciti
Nuove regole della banca centrale russa

Le regole della banca centrale russa sulle crypto

La banca centrale russa ha raccomandato agli istituti di credito che forniscono servizi on line di trasferimento di fondi da parte di persone fisiche, di attuare misure per analizzare le richieste dei loro clienti, utilizzando protocolli di scambio di informazioni con le autorità. 

Ha chiesto anche di evitare di utilizzare soluzioni di pagamento veloci, e di richiedere invece sempre la verifica dell’identità degli utenti quando effettuano qualsiasi movimento di denaro. 

Ha inoltre indicato alcune linee guida per identificare e bloccare i conti utilizzati da attività sospette, comprendendo anche gli exchange di criptovalute. 

I russi che effettuano transazioni da e per gli exchange di criptovalute diventeranno così degli “osservati speciali” da parte delle banche e delle autorità governative, sia nel caso in cui i fondi che utilizzano provengano da attività illecite, sia nel caso in cui invece la loro provenienza sia lecita. 

In Russia non è vietato possedere ed utilizzare criptovalute, ma il cambio in rubli non è affatto ben visto. Va però detto che le stablecoin vengono in aiuto di chi vuole utilizzare token di criptovaluta per effettuare operazioni estere senza doversi preoccupare dell’elevata volatilità dei prezzi delle vere e proprie criptovalute. 

Le CDBC in Russia

Lo Stato e la banca centrale russa stanno anche valutando da tempo l’emissione di una valuta digitale della banca centrale (CDBC), ma è impensabile che possa essere utilizzata dai cittadini russi al posto delle criptovalute, proprio per via del fatto che una CBDC ha le stesse limitazioni, e gli stessi livelli di censura delle versioni elettroniche delle attuali valute fiat. 

Uno dei grandi punti di forza delle criptovalute che induce i russi ad utilizzarle è proprio l’elevato grado di libertà finanziaria che possono concedere,difficilmente ottenibile dal regime dal quale sono attualmente governati.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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