HomeCriptovaluteDeFi: crescono ancora i volumi sulle piattaforme di finanza decentralizzata

DeFi: crescono ancora i volumi sulle piattaforme di finanza decentralizzata

Continua a salire il valore delle somme bloccate sulle piattaforme di finanza decentralizzata (DeFi), secondo i dati di settembre rilasciati da Dune Analytics. 

Gli exchange decentralizzati più usati

Secondo il report, circa 15 miliardi di dollari sono stati scambiati sulle 14 piattaforme principali di finanza decentralizzata. Di questi, circa il 62% sono stati scambiati su Uniswap, il più grande exchange di finanza decentralizzata al mondo, per circa 9,2 miliardi dollari di controvalore. 

Secondo i dati di Defillama.com, come exchange al secondo posto come totale dei volumi bloccati troviamo Pancaswap con 5,5 miliardi dollari e Sushiswap con 5,4 miliardi dollari.

La DeFi e il ruolo dominante di Ethereum

Per quanto riguarda invece la blockchain, la scena è ancora dominata da Ethereum come si evince dai dati di Coin98 analytics, ma altre blockchain come Polygon Optimism ed Arbitrum stanno mostrando tassi di crescita elevati. 

Polygon in particolare avrebbe superato i 68 milioni di portafogli, con una crescita nell’ultima settimana del 16,9%. Mentre è stabile la crescita dei portafogli su Ethereum e  su Binance smart chain. 

I dati di Coin98 dicono che giornalmente i portafogli creati su Eth non superano i 110.000, mentre su BSC arrivano a 182.000. Polygon registra invece un aumento giornaliero di portafogli compreso in un   range approssimativo dai  500.000 a 1,4 milioni.

Per quanto riguarda i nuovi indirizzi invece Optimism e Arbitrum mostrano tassi di crescita rispettivamente di 2 e 6 volte, portando il numero di indirizzi di Arbitrum a 121.000 e quelli di Optimism a 103.000.

Cosa è la Defi e perché spaventa la finanza tradizionale

Questi numeri di crescita esponenziale sulla finanza decentralizzata, mostrano come questo settore stia attirando sempre più l’interesse degli investitori di tutto il mondo. 

Sull’ultimo numero l’autorevole settimanale economico inglese The Economist dedica un lungo servizio proprio alla DeFi e alla sua incredibile ascesa.

La finanza decentralizzata è quel sistema finanziario che cerca di replicare i servizi offerti da banche ed exchange ma senza la presenza di nessun intermediario che esercita un controllo sul sistema stesso. Per questo fatto secondo alcuni rappresenta un alto rischio per gli investitori perché darebbe ampio spazio alla speculazione finanziaria.

DeFi “E’ ancora una specie di club di addetti ai lavori”, ha affermato Kimberly Grauer, direttore della societa di ricerca ed analisi Chainalysis. “Non sta ancora raggiungendo l’utente di tutti i giorni.”  

Sempre secondo Chainalysis, sono i paesi latinoamericani a registrare i maggiori tassi di crescita nei volumi sulla DeFi, con in testa Brasile ed Argentina. Ma anche nei Paesi africani sta crescendo moltissimo l’interesse verso questa nuova forma di investimento. 

Ma i rischi di speculazione in paesi molto poco maturi dal punto di vista finanziario sono altissimi in un sistema sostanzialmente senza controlli. Ed è proprio questa caratteristica di mancanza di controlli e di regole che ha attirato l’attenzione di molti enti regolatori, prima fra tutte la SEC, per cercare di regolamentare il settore.

La SEC contro la Defi

Il capo della SEC, Gary Gensler ha da tempo puntato i fari della sua agenzia, che si occupa di regolamentare i mercati finanziari statunitensi (al pari della Consob italiana), sulla finanza decentralizzata, lamentando la sua poca trasparenza e mancanza di regole. 

Il termine DeFi è un po’ un termine improprio”, ha detto Gensler ad Agosto. Queste piattaforme facilitano qualcosa che potrebbe essere decentralizzato in alcuni aspetti ma altamente centralizzato in altri aspetti”.

Alle parole sono seguiti i fatti, perché la Sec ha aperto ad inizio Settembre una indagine sul più grande exchange decentralizzato Uniswap, per la presunta vendita di prodotti finanziari senza avere autorizzazione.

Secondo molti questo attivismo da parte della Sec dimostra come la defi in realtà spaventi molto la finanza tradizionale, che vedrebbe in questa nuova forma di finanza “dal basso” un pericolo per i suoi lucrosi affari.

Quello che spaventa maggiormente banche ed istituzioni finanziarie è il servizio di lending che le piattaforme di defi stanno cominciando a proporre ai propri utenti, che hanno la possibilità di prestare le loro criptovalute guadagnando una piccola commissione. 

Defi Crescita volumi
Crescita dei volumi per la finanza decentralizzata

Le stablecoin la soluzione per dare maggiore sicurezza alla DeFi

Secondo molti osservatori la soluzione per dare maggiore stabilità alla finanza decentralizzata ed aumentare la sua adozione potrebbe essere rappresentata dalle stablecoin, criptovalute il cui valore è ancorato ad un valuta fiat come il dollaro o l’euro. I dati di settembre mostrano un vero e proprio boom di investimenti in questa tipo di valuta digitale. 

Nell’ultimo anno e mezzo Tether la stable coin largamente più diffusa, ancorata al valore del dollaro, ha visto un aumento della sua capitalizzazione del 1500%, arrivando ad un valore di quasi 70 miliardi di dollari. 

La capitalizzazione di USDC ha raggiunto i 29 miliardi mentre quella della stablecoin dell’exchange cionese Binance ha superato i 12 miliardi di dollari. 

Impressionante poi negli ultimi dodici mesi la crescita della stable Dai, innovativa valuta digitale garantita da un basket di criptovalute, la cui capitalizzazione, con un + 800%, è passata da 696 milioni di dollari a 6,3 miliardi. Tether è presente su ben 392 exchange di criptovalute. 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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