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Hester Peirce: è un peccato che la SEC non regolamenti il settore crypto

Il commissario della SEC Hester Peirce sostiene che sia un peccato che l’agenzia non riesca a regolamentare il settore delle criptovalute e della finanza decentralizzata. 

Hester Peirce, la crypto mom dell’innovazione finanziaria

Lo ha detto di recente durante un’intervista rilasciata a Yahoo Finance. La famosa “crypto mom” ha espresso il chiaro desiderio che in USA vengano emesse direttive legali per consentire al settore crypto di espandersi ulteriormente. 

Ha detto

“Per me è sconcertante che da tre anni chieda chiarezza normativa, ma non sembriamo fornirne alcuna. Penso che questa stia diventando davvero un’enorme barriera perché questo settore possa svilupparsi in modo sicuro. Ma anche in un modo che permetta all’innovazione di realizzarsi. Ed è un vero peccato per me che non stiamo affatto assumendo il ruolo di regolatori per sviluppare il quadro normativo”. 

Peirce è uno dei cinque commissari della SEC, è in carica dal 2018, e si è sempre mostrata molto ben disposta nei confronti dell’innovazione finanziaria

Il punto è che, sostiene, in assenza di certezze normative molti possibili protagonisti di questa innovazione potrebbero decidere di starne fuori, a causa dei possibili ed ignoti problemi legali a cui potrebbero andare incontro. 

Basti pensare al fatto che tra le grandi aziende tech, quasi tutte statunitensi, ad oggi solo una si sia avvicinata a questo mondo (Facebook), e non senza problemi. Anzi, il progetto di Facebook basato su blockchain ad oggi sembrerebbe arenato, proprio a causa di problemi di carattere legale. 

Fino ad oggi solo le aziende, o i privati, pronti a rischiare hanno giocato ruoli da protagonisti in questo settore, tanto che la stessa Coinbase, ovvero un’azienda americana pioniera in questo settore e ormai quotata in borsa, sta avendo alcuni problemi di carattere legale, che tuttavia non pare siano in grado di arrestarne la crescita.

Hester Pierce
Hester Pierce chiede regolamentazione per le criptovalute

La Peirce avverte che la finanza tradizionale teme l’innovazione digitale 

Il problema sollevato da Pierce è reale, se si vuole immaginare un mondo realmente pervaso da criptovalute e finanza decentralizzata. Per il semplice fatto che in assenza di un quadro normativo chiaro molti protagonisti della finanza globale rimarrebbero fuori da questo settore, o ai bordi, oppure deciderebbero di non impegnarsi molto. 

In una precedente intervista al Financial Times, Peirce aveva affermato che regole troppo rigide potrebbero danneggiare questa innovazione digitale, ammettendo la difficoltà del regolatore di fronte a sfide così importanti poste da innovazioni rivoluzionarie. 

Le istituzioni abituate ad operare all’interno della finanza tradizionale fanno ancora fatica a comprendere il reale funzionamento di queste tecnologie così nuove. Questo rende ancora molto difficile immaginare che siano in grado di regolamentare un settore che sfugge alle norme già esistenti, e ben consolidate. 

La Pierce ha ammesso che i regolatori hanno difficoltà a rimanere al passo con gli sviluppi delle criptovalute ed in particolare della finanza decentralizzata. Questo perché sono abituati a trattare con grandi intermediari centralizzati. I veri progetti decentralizzati rappresentano una vera e propria sfida per i regolatori. Anche se Pierce avverte che in molti casi la decentralizzazione sia solo apparente, ed i regolatori potrebbero intervenire sui soggetti centralizzati nascosti. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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