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Lugano attiva il Plan B: Bitcoin, Tether e Lvga diventano valuta legale

La città di Lugano sigla con Tether Limited un protocollo di intesa che fa scattare il cosiddetto Plan B, che tra le altre cose vede diventare Bitcoin, Tether e Lvga (il token locale), valute a corso legale. Questo vuol dire che saranno accettate dalle infrastrutture pubbliche e private. 

Ma andiamo con ordine. 

Cosa prevede il Plan B di Lugano

L’annuncio è stato dato durante l’evento del 3 marzo che si è tenuto presso il Palazzo dei Congressi di Lugano, alla presenza del sindaco di Lugano Michele Foletti, di Paolo Ardoino, CTO di Tether, e di Pietro Poretti della Divisione Sviluppo Economico della città svizzera, nell’incontro moderato da Davide Baldi. 

Scopo dell’intesa è rendere Lugano un vero e proprio hub per Bitcoin e la tecnologia blockchain. 

Il Plan B, all’atto pratico, prevede diversi step:

  • un hub nel cuore della città dove ospitare aziende e startup che vogliono essere presenti, crescere e prosperare. 
  • un fondo da 3 milioni di franchi finanziato da aziende di spicco tra cui Tether, per aiutare negozi e attività commerciali a convertire l’attuale sistema di pagamento integrando la possibilità di accettare criptovalute, 
  • un ulteriore pool di finanziamenti da 100 milioni di franchi svizzeri, a cui collabora anche Polygon, destinato alle startup che progettano infrastrutture e casi d’uso per consentire l’adozione e la diffusione della tecnologia blockchain e delle criptovalute a Lugano. 
  • 500 borse di studio per studenti universitari per imparare cosa sia Bitcoin e come poterlo utilizzare per migliorare la quotidianità e non solo. 
  • L’organizzazione del Bitcoin World Forum a Lugano, dal 26 al 28 ottobre 2022, dove è già confermata la partecipazione di Adam Back e Max Kaiser. 
  • L’implementazione di una mining farm di Bitcoin che utilizzerà solo energie rinnovabili. 
Lugano Plan B
Il Plan B di Lugano

Bitcoin, Tether e Lvga diventano valuta a corso legale a Lugano

Ma la parte più importante del Plan B è la sua più naturale implicazione: Bitcoin, Tether e Lvga diventano valuta a corso legale. Un po’ come è successo in El Salvador, dove Bitcoin dal 7 settembre 2021 è accettato per tutti i servizi pubblici e privati. Ma il Plan B di Lugano fa uno, anzi due step in più rispetto a El Salvador: di fatto legalizza tre criptovalute che potranno circolare accanto al franco svizzero. 

La città non parte da zero, perché già oltre 200 tra negozi e servizi accettano il token Lvga. Ora si tratta di ampliare questa accettazione estendendola anche a Bitcoin e Tether e a tutti i servizi pubblici e privati della città. 

Si potranno usare BTC, USDT e LVGA per comprare nei negozi ma anche per pagare le tasse, organizzare eventi e persino per… pagarsi il funerale. 

Lugano hub per Bitcoin e la blockchain

I relatori dell’incontro non hanno nascosto la loro volontà di voler rendere Lugano un hub per Bitcoin e la blockchain, nel cuore dell’Europa. 

Michele Foletti, sindaco di Lugano, ha dichiarato:

“Oggi parliamo di futuro, anzi siamo già nel futuro, attenti ad accogliere opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Non è un salto nel buio, si tratta di un’evoluzione ancorata alla nostra storia, alla nostra cultura e al contesto sociale del territorio. Bitcoin, crypto e blockchain sono termini che spaventano. Lugano non è intimorita, queste tecnologie devono essere divulgate e rese accessibili a tutti. Lugano ha confermato il suo approccio, ha dialogato con il mondo crypto, ha approfondito il tema, oggi riconosce questa comunità molto ampia. Per noi è chiaro, la blockchain esiste, bitcoin esiste ed è qui per restare. Lugano è pronta ad accogliere chi abbraccia questa causa offrendo opportunità per il futuro. Sono persuaso che ci saranno benefici per tutta la cittadinanza ed è per questo che ci stiamo impegnando a fondo”.

L. van der Velde, CEO di Bitfinex, in collegamento, ha aggiunto: 

“Siamo in attesa che il mondo si metta al passo con l’evoluzione finanziaria, Tether e Lugano vogliono costruire capitale europea di Bitcoin per costruire l’uso reale delle tecnologie blockchain. Lugano sarà un hub per l’adozione bitcoin a livello europeo e modello di eccellenza e di libertà finanziaria. Non vediamo l’ora che il mondo veda la nostra promessa diventare realtà”.

Paolo Ardoino, invece, ha spiegato:

“L’industria delle criptovalute vale 2-3 triliardi di dollari, è cresciuta talmente tanto che non può essere ignorata. Bitcoin è in prima linea di questa innovazione, oggi stiamo iniziando a capire come potrebbe essere vantaggioso per le comunità locali. Con il Piano B passiamo dalla visione astratta all’impiego di questa nuova tecnologia. Molte persone non sono abituate a questi aspetti tecnologici e non capiscono a cosa facciamo riferimento. Con il piano B vogliamo dimostrare che lo strumento, la valuta che è stata creata, può essere messa a lavorare in un ambiente vivace come Lugano”.

Pietro Poretti, entrando nel dettaglio del Plan B, ha detto:

“Negli ultimi 18 mesi Lugano ha avuto opportunità di sperimentare valute digitali e blockchain prima con l’app My Lugano, con un token di pagamento che oggi viene accettato da oltre 200 negozi, ristoranti e fornitori di servizi. Poi ha lanciato la blockchain cittadina La collaborazione che annunciamo oggi porta Lugano ad un livello successivo per diventare centro di eccellenza blockchain, un percorso accelerato grazie a Tether. In quanto capitale economica della Svizzera del sud, vogliamo creare nuove opportunità economiche. È una leadership inclusiva, collaboriamo con il settore pubblico e privato  con apertura mentale, per creare centri di eccellenza, concretezza e benefici per tutti”. 

L’incontro si è concluso con la firma del protocollo di intesa. Non resta che attendere che i necessari progressi nell’infrastruttura dei pagamenti portino Bitcoin, Tether e Lvga ad essere parte integrante dell’intera economia di Lugano. 

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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