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Bitfinex, “Pensiamo ad un trasferimento in Svizzera”

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JL van der Velde è il CEO di Bitfinex, una delle piattaforme di scambio più importanti e discusse del mondo crypto.

Cryptonomist ha avuto la possibilità di intervistarlo via Skype, e abbiamo parlato di regolamentazioni crypto, KYC, Tether e il token di Nectar.

Qualche settimana fa abbiamo sentito voci secondo le quali Bitfinex starebbe traslocando in Svizzera. Sono vere?

Non possiamo rivelare i dettagli, però possiamo dire che stiamo discutendo di un possibile trasferimento di Bitfinex in Svizzera e in altre località. Bitfinex si è affermata e si è evoluta come azienda interamente distribuita, con hub globali sparsi in tutto il mondo e ora siamo in una posizione in cui cerchiamo di unire le attività di Bitfinex precedentemente distribuite in più sedi. Le autorità di regolamentazione svizzere sono state molto ricettive nei nostri confronti sin dall’inizio e il nostro desiderio di essere una piattaforma trasparente e cooperativa è in linea con l’approccio adottato dalla Svizzera. Presto ci saranno ulteriori dettagli su questo fronte.

Le autorità di regolamentazione richiedono procedure KYC sempre più rigorose su exchange e token sale; come state rispondendo a queste richieste?

Bitfinex cerca un equilibrio tra la piena conformità alle normative e la libertà e flessibilità che i nostri utenti si aspettano. In un movimento costruito intorno all’autonomia, i nostri utenti continueranno ad aspettarsi un certo grado di anonimato e noi continueremo a fornire questo al meglio delle nostre capacità. Sulla nostra piattaforma sono in vigore rigorose salvaguardie per individuare le attività dannose e continueremo a rispettare la privacy degli utenti.

La decentralizzazione delle risorse digitali ci sta a cuore e vogliamo fornire ai nostri utenti le soluzioni di cui hanno bisogno in modo tale da non compromettere la loro sicurezza, sia della loro privacy che dei loro fondi. Stiamo compiendo passi da gigante su questo fronte, per esempio con Ethfinex e EOSfinex, e il nostro obiettivo è continuare l’esplorazione di queste tecnologie distribuite.

Gli exchange si stanno arricchendo grazie a commissioni più elevate, ma c’è tanta concorrenza. Come pensate di competere in questo settore?

A Bitfinex ci impegniamo a sfruttare le ultime tecnologie per fornire ai nostri utenti una delle migliori esperienze di trading a livello mondiale. Un obiettivo costante di Bitfinex è quello di sviluppare tecnologie a livello di protocollo che soddisfino le esigenze di una piattaforma di trading con alti volumi. Come piattaforma ci sforziamo di fornire ai nostri utenti opportunità di trading ad alte prestazioni che promuovano la libertà, la sicurezza e la flessibilità, ed è quello che noi immaginiamo come il futuro dell’exchange.

L’industria blockchain si basa sulla decentralizzazione e gli exchange non ne sono esenti – anzi, siamo in una posizione di vantaggio per migliorare direttamente lo sviluppo di queste tecnologie, ed è qui che va la maggior parte della nostra energia. Gli exchange di criptovalute saranno significativamente diversi nel 2020 e stiamo lavorando duramente per rimanere all’avanguardia nel settore anche allora.

Che cos’è Ethfinex e il token Nectar (NEC)?

Con Ethfinex stiamo costruendo una piattaforma di trading ibrida basata sui token Ethereum. Ethfinex offre agli utenti la possibilità di fare trading su versioni standard e affidabili della piattaforma, combinando la liquidità dell’order book per garantire un’esperienza di trading senza soluzione di continuità. I trader su Ethfinex sono incentivati ad aggiungere liquidità alla piattaforma attraverso il token Nectar che ricompensa i trader con una partecipazione nella piattaforma attraverso un modello di condivisione degli utili.

L’obiettivo principale di Ethfinex è quello di offrire un’esperienza di trading sofisticata, democratizzando le decisioni di governance relative ad un exchange di criptovalute. Sebbene sia ancora in modalità beta, Ethfinex sta giocando un ruolo chiave nello sviluppo di tecnologie on-chain, in particolare su Ethereum, attraverso i nostri meccanismi di governance Nectar e un portale di trading non detentivo e affidabile.  

Il regolatore sta entrando nel settore, esaminando gli exchange e richiedendo livelli sempre maggiori di KYC. Come intende muoversi Bitfinex in tal senso?

Bitfinex lavora in stretta collaborazione con i regolatori di tutto il mondo per plasmare il futuro di questo spazio per garantire un ambito ben regolamentato e aiutare ad avere uno sviluppo più sostenibile e duraturo. Essendo uno spazio in rapida crescita, in gran parte diverso da qualsiasi cosa sperimentata in precedenza, è di vitale importanza che gli attori centrali facciano la loro parte per garantire la longevità dello spazio.

Tuttavia, questo non significa che non stiamo sperimentando altri approcci. Un obiettivo costante di Bitfinex è quello di testare e innovare i protocolli blockchain per consentire il trasferimento di valore condiviso e open source e trovare modelli di governance decentralizzati che mitighino la nostra dipendenza da alcune parti. La decentralizzazione degli exchange è fondamentale per il modo in cui prevediamo l’evoluzione della nostra industria ed è un obiettivo che ci impegniamo a perseguire.

Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un articolo su Tether e abbiamo detto che fai parte della Europol Task Force per la lotta alla criminalità informatica. Alcuni lettori ci hanno detto che non riuscivano a trovare alcuna informazione su questo. Possiamo avere delle spiegazioni?

Bitfinex, in virtù della sua lunga attività in questo spazio, ha stabilito una serie di rapporti di collaborazione con le forze dell’ordine e le autorità di regolamentazione – la maggior parte dei quali esiste al di fuori dell’ambito del grande pubblico. Pur non potendo commentare i dettagli di una relazione con Europol, posso confermare che sia io che Peter Warrack abbiamo rappresentato Bitfinex per la quarta volta all’annuale “Conferenza su Valute Virtuali” di Europol che si è tenuta dal 19 al 21 luglio 2018.

La conferenza di quest’anno si è concentrata sulla preparazione di un solido sistema di regolamentazione degli asset digitali, in cui l’innovazione possa prosperare senza ostacolare gli interessi legittimi dei regolatori globali. Siamo incredibilmente orgogliosi di avere rappresentato il nostro team per la quarta volta consecutiva. Tutti i partecipanti (circa 250 regolatori e membri delle forze dell’ordine provenienti da tutto il mondo) hanno presentato, discusso ed esaminato una serie di studi di casi e condiviso opinioni generali sul modo in cui l’industria può assistere meglio le forze dell’ordine nella lotta contro il cybercrime (reati informatici) e in particolare contro le truffe legate alle criptovalute.

Tutti gli oratori hanno ricevuto dei certificati Europol memorizzati sulla blockchain di Bitcoin, quindi forse sono lì le informazioni che stanno cercando i vostri lettori.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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