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La Lira turca batte bitcoin

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La settimana di Ferragosto inizia con un’esigua maggioranza di segnali positivi, nonostante la timidezza dei rialzi che, per le prime 20 della lista, tranne in due casi, non riescono a spingersi oltre i 2 punti percentuali.

Emergono Stellar Lumens (XLM) e Nem (XEM) con rialzi sopra il 6% dai livelli di ieri mattina.

Se per Nem il motivo della salita è da attribuire all’ufficializzazione della partnership con Unbright, società attiva nel settore delle nuove tecnologie, per Stellar gli investitori continuano ad accreditare i recenti rumor che, nonostante le smentite di un portavoce di Facebook rimasto anonimo, la vedono molto attiva nel conquistarsi la fiducia e quote di mercato tra i ‘big player’ tecnologici come Facebook ed IBM, oltre che a fungere da token per scambi transfrontalieri grazie alle partnership recentemente annunciate con SHIFT Markets&Lightyear e TrasferTo.

Bitcoin, nonostante il pericoloso affondo degli ultimi giorni, riesce a difendere i minimi di fine giugno, tornando a ruggire e confermandosi il re assoluto con oltre il 51% della quota di mercato.

Questi livelli erano stati abbandonati a metà dicembre, con i prezzi prossimi ai 20mila dollari. Questa dominance è confermata anche dal volume di scambi giornalieri che, nel corso delle ultime settimane, si attesta poco sotto il 60% di tutti i volumi scambiati nel settore.

Nonostante il periodo sia considerato quello in cui si registra una diminuzione degli scambi, l’ultima settimana ha fatto registrare un aumento decisamente sopra la media settimanale da inizio anno.

Se per bitcoin i volumi giornalieri sono rimasti sostanzialmente invariati da quelli delle ultime settimane, fatto insolito nei giorni a cavallo di metà agosto, per Ethereum gli scambi segnano il secondo picco più alto da metà gennaio.

Se consideriamo che il livello più alto è stato a metà luglio, l’estate 2018 si sta confermando molto calda per ETH.

Anche per Eos sale l’interesse tra gli operatori con scambi che nelle ultime 24 ore balzano oltre 620 milioni di dollari. Questi volumi sono cresciuti sempre più nel corso dell’ultima settimana sul mercato spot, facendo segnare i massimi storici per gli scambi di questa criptovaluta che ora occupa il 5° posto della classifica grazie ad una capitalizzazione di oltre 4,6 miliardi di dollari.

Sull’exchange OkEx, recentemente balzato agli onori della cronaca per aver chiuso d’ufficio una posizione in perdita sui derivati di bitcoin di oltre 460 milioni di dollari, negli ultimi due giorni risultano aperti, in acquisto, oltre dieci milioni di contratti future regolati dall’exchange.

Da venerdì scorso i mercati finanziari stanno registrando pesanti ribassi, in particolare quelli del Vecchio Continente con i listini azionari tornati ai livelli di giugno. Pesano le tensioni delle Turchia che registra il crollo della sua moneta nazionale.

Le recenti sanzioni degli Stati Uniti affossano la Lira turca che da inizio anno vede perdere oltre il 44% con il cambio del dollaro USA ed una inflazione che vola al 180%.

Le tensioni aumentano la volatilità che nelle ultime ore si attesta oltre i valori di volatilità del Bitcoin, così come confermato dal grafico di Bloomberg.

Fonte: https://it.tradingview.com/symbols/BTCUSD/

Bitcoin (BTC)

I prezzi dimostrano la buona volontà di tenersi oltre la soglia dei 6000 dollari. Si tratta di una condizione necessaria per non assistere a pericolosi affondi sotto i minimi annuali di fine giugno.

Bitcoin, insieme a Stellar e Eos, è tra le uniche tre delle maggiori criptovalute ad aver difeso i minimi annuali durante la tempesta ribassista della scorsa settimana.

Fonte: https://it.tradingview.com/symbols/ETHUSD/

Ethereum (ETH)

Le sberle dell’orso continuano a farsi sentire. Ethereum non riesce a reagire con la forza necessaria per allontanarsi dal pericoloso supporto a 300 dollari.

Il ritorno dei prezzi nel canale ribassista (linea marrone) iniziato a metà maggio e valori ai livelli di novembre, sono segnali che annullano la struttura rialzista costruita nell’ultimo anno e fanno preoccupare per il prossimo futuro.

Il ribasso di sabato pomeriggio aggiorna i minini dell’anno a 305 dollari, segnando una perdita del 78% dai massimi assoluti di metà gennaio.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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