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Elon Musk minimizza il deflusso dal proprio patrimonio per l’affare Twitter

Elon Musk sta cercando come investire meno per la sua acquisizione di 44 miliardi di dollari di Twitter. Fonti riportano che il CEO di Tesla è in trattativa con grandi società e individui con alto patrimonio netto per ottenere finanziamenti. 

Elon Musk in trattativa per investire meno del suo patrimonio per l’acquisizione di Twitter

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Elon Musk cerca finanziamenti per l’acquisizione di Twitter

Secondo un report di Reuters, l’uomo più ricco del mondo con 219 miliardi di dollari di patrimonio stimato, Elon Musk, è in trattativa con grosse società d’investimento e individui di alto profilo patrimoniale per ottenere finanziamenti per l’affare Twitter. 

Come già reso noto, per l’acquisto di Twitter da 44 miliardi di dollari, Elon Musk avrebbe lanciato la sua offerta tutta in cash, con l’offerta di 54,2 dollari per azione dai circa 49,93 che erano al momento della notizia. 

Le fonti riportano che Musk sembra voler legare meno la sua ricchezza nell’affare Twitter, anche se aveva rivelato la scorsa settimana di aver venduto 8,5 miliardi di dollari in azioni Tesla, proprio per il suo accordo dell’acquisto di Twitter. 

Col nuovo finanziamento, che potrebbe venire sotto forma di azioni privilegiate o comuni, Musk potrebbe ridurre di 21 miliardi di dollari il contributo in contanti che ha impegnato per l’affare, così come un prestito a margine che ha garantito contro le sue azioni Tesla.

Elon Musk e le società d’investimento ad alto profilo patrimoniale per acquisire insieme Twitter

La ricerca di Musk nel voler ottenere il finanziamento pare sia rivolta a diversi attori del mercato. Tra i tanti, ecco le banche con cui ha già impegnato alcune delle sue azioni Tesla, così da organizzare un prestito di margine di 12,5 miliardi di dollari per aiutare a finanziare l’affare. 

Non solo, Musk si è rivolto anche ad altri grandi investitori come società di private equity, gli hedge fund e gli individui ad alto patrimonio netto, per ricevere un finanziamento azionario privilegiato. 

In questo caso, il capitale privilegiato pagherebbe un dividendo fisso da Twitter, nello stesso modo in cui un’obbligazione o un prestito paga un interesse regolare, ma si apprezzerebbe in linea con il valore del capitale della società.

Tra i nomi che sono saltati fuori dalle fonti ci sono le società di private equity di Apollo Global Management Inc e Ares Management Corp. Ma anche i principali azionisti di Twitter come l’ex CEO del social network Jack Dorsey che sta esaminando se partecipare attivamente all’affare o se solo incassare. Tra i grandi nomi di investitori istituzionali coinvolti da Musk, poi, c’è anche Fidelity. 

A tal proposito, l’analista tech di Wall Street e CEO di Wedbush Securities, Dan Ives, ha detto:

“Le azioni Tesla salgono su un articolo di Reuters che dice che Musk cerca partner per il finanziamento dell’affare Twitter. Questo è grande se si materializza come crediamo che l’affare Twitter è stato un $100 + per azione in eccesso sulle azioni di Tesla a causa delle preoccupazioni di finanziamento Musk / azioni legate.”

Il coinvolgimento di Mark Cuban è solo per utilizzare DOGE come soluzione allo spam

Eppure ci sono altri miliardari che sono coinvolti nella mission di Elon Musk su Twitter, anche se non riguarda la sua acquisizione, ma la libertà di parola che tanto promuove. 

Di recente, Mark Cuban, imprenditore miliardario e presidente della squadra di basket NBA dei Dallas Mavericks è intervenuto in una discussione sul social network per suggerire l’utilizzo di Dogecoin (DOGE), la memecoin per eccellenza, per risolvere il problema dello spam su Twitter. 

Sia Elon Musk che il co-fondatore di DOGE, Billy Marcus, sembrano essere d’accordo con l’idea sollevata. Il pensiero è quello di far depositare a tutti gli utenti 1 DOGE per post su Twitter. Quando questi vengono segnalati come spam da altri utenti, se dopo la verifica lo sono, lo spammer deve dare il suo DOGE, in alternativa sarà il segnalatore a farlo. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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