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Raccolti 3,5 milioni di euro per lo sviluppo di un assistente virtuale in grado di organizzare il lavoro aziendale

La tecnologia negli anni, ma ora più che mai, sta prendendo il posto dell’uomo in tantissimi contesti, soprattutto in quello lavorativo.

Questa volta a “pagarne” le conseguenze potrebbero essere le segretarie aziendali. Le grandi collaboratrici che con attenzione certosina spendono le loro giornate ad organizzare ed incastrare appuntamenti come se fosse una partita di tetris. Proprio loro potrebbero essere presto sostituite da smart speaker, con ologramma tridimensionale incluso, in grado di svolgere tutte le funzioni di una vera assistente. 

L’assistente virtuale con sembianze umane

Digital Box, società pugliese che sviluppa tecnologie di intelligenza artificiale per piattaforme digitali in ambito Marketing, Communication & Service, ha appena raccolto 3,5 milioni di euro per perfezionare questo progetto.

L’idea di Digital Box è quella di arrivare ad avere un assistente virtuale che si presenti sotto forma di ologramma con sembianze umane e che sia in grado di organizzare tutte le riunioni e i documenti dell’azienda.

I dipendenti dell’azienda dovranno semplicemente comunicare con l’assistente virtuale attraverso comandi vocali. La macchina agirà poi in senso logico in base a quello che gli viene comunicato, ma anche in base al tono della voce o all’espressione facciale delle persone con cui interagisce. 

ologramma umano
Il nuovo assistente virtuale avrà l’aspetto di un essere umano

Chi ha contribuito nel finanziamento del progetto 

Hanno investito in questo grande progetto: BEI, la Banca Europea Investimenti, la Regione Puglia (con il bando regionale PIA), Cassa Depositi e Prestiti, e numerosi angels investor, tra cui l’ex presidente di Apple – Marco Landi.

Roberto Calculli, fondatore e CEO di The Digital Box, commenta così questo importante traguardo:

“Gli smart speaker come Google Home o Alexa fanno sempre più parte della nostra vita quotidiana e la mia previsione è che entro 10 anni parleremo con il 70% di tutti i dispositivi tecnologici. Abbiamo deciso di mettere a disposizione delle aziende i vantaggi di uno smart speaker dotato di intelligenza artificiale sviluppando un nostro dispositivo con hardware e design italiano, un sistema di audio-conferenze proprietario e quadrifonico che si connette a tutte le piattaforme aziendali. Grazie alla piattaforma d’Intelligenza Artificiale Algho, sviluppata dagli ingegneri della nostra controllata QuestIT, renderemo semplici e immediati attraverso ordini vocali l’organizzazione delle riunioni virtuali e, soprattutto, il reperimento e la presentazione dei documenti aziendali”.

Entro la fine dell’anno l’azienda dovrebbe riuscire a preparare i primi 50 prototipi, che saranno poi consegnati ad alcuni imprenditori selezionati per poter essere testati prima del lancio, che, secondo indiscrezioni, dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2023. 

L’avatar di TikTok

Se si parla di Avatar, non si può non parlare anche della nuova funzionalità da qualche giorno disponibile su TikTok.

La piattaforma social famosa per il suo format vincente, ha in questi giorni lanciato una nuova feature che consente agli utenti di trasformarsi in avatar animati e personalizzabili. 

Attraverso questa nuova funzione è possibile, infatti, creare il proprio personaggio digitale personalizzando il tono della pelle, la forma del viso, l’acconciatura, gli accessori e molto altro.

La funzionalità degli avatar personalizzati è disponibile già a livello globale ed è accessibile dalla fotocamera dell’app insieme agli altri effetti di TikTok.

Tutte le novità su HoloLens

HoloLens, grande progetto Microsoft dedicato alla creazione di un dispositivo olografico indossabile che permette di avere grandi vantaggi a livello di produzione aziendale, subisce una battuta d’arresto.

Dopo l’uscita dei primi due modelli lo sviluppo e il perfezionamento del dispositivo sembra rallentare.

Il grande scoop, concausa del rallentamento, vede come protagonista Alex Kipman, leader dell’intera divisione Microsoft HoloLens e dirigente di della società di Redmond.

L’uomo sembra aver dato le proprie dimissioni a distanza di circa un paio di settimane dalla pubblicazione di un report di Business Insider che lo accusava di essere responsabile di alcuni atteggiamenti inappropriati sul luogo di lavoro. 

Per il momento non ci sono ancora conferme ufficiali ma l’abbandono da parte di Alex della propria posizione manageriale lascia presumere che le accuse possano essere in qualche modo fondate.

A quanto pare ora la divisione capitanata da Kipman sarà, però, subito assorbita da altre due unità già esistenti:

  • Mixed Reality Hardware rientrerà in Windows & Devices, gestita da Panos Panay
  • Mixed Reality Presence and Collaboration farà parte di Experiences & Devices, più nello specifico del gruppo Microsoft Teams.

Lo sviluppo di HoloLens non sembra in realtà rallentare solo per spinose questioni personali interne, ma anche per altri motivi non ancora chiari all’opinione pubblica. 

La terza generazione dei visori sembrerebbe esser già stata cancellata mesi fa, a Gennaio.

Inoltre, il contratto con l’Esercito per dei visori basati su HoloLens 2 sembra andare per le lunghe, e a questo punto non è nemmeno più certo che andrà in porto. Si tratta di una cosa grossa: l’ordine era per ben 120.000 visori, per un totale in favore di Microsoft di quasi 22 miliardi di dollari.

Martina Canzani
Martina Canzani
Laureata in Legge all'Università degli Studi di Milano. Concluso il percorso accademico ha iniziato ad interessarsi al mondo della blockchain, trovando in quest'ultimo un potente strumento di riscatto. La passione si è poi trasformata in lavoro, ora infatti investe in progetti early-stage di finanza decentralizzata e DAO e scrive articoli raccontando tutte le news riguardanti il mondo crypto.
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