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Bitcoin: leggera riduzione dell’hashrate

Negli ultimi giorni si sta registrando una leggera riduzione dell’hashrate di Bitcoin. 

Dopo i massimi storici, cala l’hashrate di Bitcoin

I miner spengono alcune macchine a causa del crollo del Bitcoin
I miner spengono alcune macchine a causa del crollo del Bitcoin

Dopo il record storico dell’8 giugno, quando ha superato i 250 Ehash/s con un picco a quasi 290, ora sembra essersi stabilizzato attorno a 200 Ehash/s. 

Si tratta di un calo del 20% dai massimi, con un picco minimo post-record di circa 175 Ehash/s fatto registrare il 17 giugno. 

Non è un caso che proprio in quei giorni, poco dopo la metà del mese, si sia anche toccato il minimo annuale del prezzo, sceso a circa 17.500$ per poi rimbalzare fino a 21.000$. 

Le oscillazioni dell’hashrate di Bitcoin dopo il record dell’8 giugno sono state influenzate direttamente dal calo del prezzo, mentre in precedenza sembrava che le due metriche procedessero in modo disgiunto. 

Infatti, da inizio anno fino al record di giugno, l’hashrate è cresciuto da 170 Ehash/s fino a 250, mentre il prezzo è sceso da 47.000$ a 30.000$. Questa divergenza è dovuta solo al fatto che l’hashrate cresce molto lentamente, mentre nel corso del 2021 il prezzo era cresciuto, invece molto, velocemente. 

Basti pensare che a fine 2020 l’hashrate era inferiore ai 150 Ehash/s, con un prezzo sotto i 30.000$. Nel corso del 2021 il prezzo è salito fino a quasi 70.000$, quindi è più che normale che in seguito sia aumentato anche l’hashrate, con il suo classico ritardo. 

È comunque molto probabile che abbia influito anche l’uscita nel frattempo di macchine più efficienti, ovvero in grado di ottenere hashrate più elevati senza aumentare i consumi energetici, e quindi i costi di estrazione dei BTC. 

La somma di questi due fenomeni in atto ormai da un anno e mezzo ha portato lentamente fino al picco storico dell’8 giugno, dopodiché questa crescita di medio-lungo periodo si è esaurita. 

Visto che nei giorni seguenti il prezzo è tornato a scendere, l’inevitabile conseguenza è stata un calo dell’hashrate. 

Tale dinamica risulta essere ancora più chiara se si analizza la curva della profittabilità

I miner meno profittevoli disabilitano parte delle apparecchiature 

Ad ottobre 2020 aveva toccato nuovi minimi annuali, scendendo poco sopra gli 0,06$ al giorno per Thash/s. Non appena è iniziata la bullrun, la profittabilità si è letteralmente impennata, fino a sfiorare gli 0,5$ ad aprile 2021. Praticamente in meno di sei mesi è quasi decuplicata. 

Questo ha spinto molti miner ad incrementare la loro potenza di calcolo, facendo salire l’hashrate totale da 100 a 185 Ehash/s. 

Dopo una prima discesa ed un ritorno poco sotto gli 0,5$ al giorno a novembre 2021, la profittabilità del mining di Bitcoin nel corso dei mesi successivi è crollata, tornando sotto gli 0,1$ al giorno. 

Da notare che il picco minimo annuale di questa metrica è stato toccato il 19 giugno, dopodiché il crollo sembra essersi arrestato. 

È possibile quindi che l’aggiustamento sul medio-lungo periodo dell’hashrate possa dirsi concluso, qualora i prezzi di BTC rimanessero stabili intorno ai 21.000$. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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