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Tesla di Elon Musk e il programma contro i blackout in California

Tesla, la società di Elon Musk, ha stretto una collaborazione con la società elettrica californiana PG&E per lanciare un nuovo programma contro i blackout che utilizza i Powerwall. 

Non solo tante news in casa Tesla, dove alcuni dipendenti che sono dovuti tornare in ufficio dopo la questione smart working, non hanno trovato le proprie scrivanie. 

E, infine, le ultime affermazioni su Twitter di Musk, lasciano intendere le sue tendenze politiche verso la destra autoritaria. 

Tesla e il progetto con PG&E contro i blackout che utilizza i Powerwall

Elon Musk potrebbe aver trovato una nuova soluzione per i frequenti blackout in California.

La sua società di auto elettriche, ma anche di pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico, Tesla, insieme alla società elettrica californiana PG&E, ha lanciato un nuovo programma che paga chi fornisce i Powerwall alla rete. 

In pratica, il nuovo programma firmato Tesla e PG&E pagherà i proprietari di Powerwall, sistema proprietario di batterie domestiche che si caricano utilizzando l’elettricità generata da pannelli solari, che potranno fornire ed inviare elettricità extra alla rete in caso di blackout o  di emergenza. 

Si tratta di una una centrale elettrica virtuale (VPP) costituita da sistemi di accumulo di energia distribuiti, come i Powerwall di Tesla, utilizzati di concerto per fornire servizi di rete ed evitare l’uso di inquinanti e costose centrali elettriche di picco.

Nello specifico, quindi, quando l’operatore di rete della California (il CAISO o California Independent System Operator), emetterà un avviso di emergenza energetica, i proprietari delle Powerwall riceveranno 2$ per ogni Kwh aggiuntivo che immettono nella rete. I pagamenti avverranno “su base annuale o più frequentemente, come stabilito da Tesla”.

Elon Musk: “No allo smart working”, ma i dipendenti di Tesla non trovano la scrivania in ufficio

Un fatto bizzarro, invece, deriva dalla questione sollevata da Elon Musk in merito allo smart working. 

Secondo quanto riportato, Musk ad inizio del mese aveva inviato una email ai manager di Tesla, in cui gli intimava di tornare in ufficio, altrimenti avrebbero dato per scontato che si fossero licenziati. 

Peccato che gli stessi, arrivati al fatidico ufficio e interrompendo lo smart working, si sono trovati senza scrivanie. 

Sono state molte le testimonianze dei dipendenti di Tesla, come quella del lavoratore di  Fremont che tornato in ufficio ha scoperto che erano finiti i posti nel parcheggio aziendale e che salito in ufficio ha scoperto che non era rimasta nemmeno una scrivania disponibile.

A causa di questo fatto, alcuni manager e capo ufficio sono stati costretti a rispedire almeno parte dei lavoratori a casa. Non c’era spazio per loro.

Elon Musk: le sue tendenze politiche vanno verso la destra 

Un altro aspetto diventato ormai pubblico di Elon Musk è la sua tendenza politica che nel tempo è cambiata, rivelandosi in quest’ultimo mese verso la destra autoritaria più dura. 

Infatti, a suggerirlo è lui stesso con la rivelazione del suo voto per il repubblicano affiliato a QAnon per un seggio alla Camera degli Stati Uniti in Texas e di essere orientato a sostenere il governatore della Florida Ron DeSantis per la presidenza nel 2024. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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