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Twitter cita in giudizio Binance ed altre decine di aziende nella causa contro Elon Musk

Si fa sempre più aspra la battaglia legale tra Twitter ed Elon Musk per il mancato accordo sull’acquisizione del social media, il quale ora ha citato in giudizio Binance.

Twitter cita in giudizio Binance ed altre società coinvolte nell’acquisizione

acquisizione twitter elon-musk
Twitter cita in giudizio le aziende coinvolte con Elon Musk nell’acquisizione, tra cui Binance

Gli avvocati di Twitter impegnati nella causa legale aperta contro Elon Musk per il suo mancato acquisto da 44 miliardi di dollari, sono intenzionati a convocare in giudizio decine di aziende che hanno in qualche modo partecipato alla proposta di acquisto fatta da Musk per l’acquisizione del social media.

Tra le aziende citate figurano l’exchange di criptovalute Binance, Factorial Funds, Benefit Street, Bandera Partners, Founders Fund Growth II Management, Credit Suisse e Morgan Stanley. I legali di Twitter vogliono conoscere i dettagli delle conversazioni avute con Elon Musk nei giorni concitati, in cui avrebbe deciso di rinunciare all’acquisto per $44 miliardi del social media. 

Per tutta risposta i legali di Musk hanno deciso di citare in giudizio come testimoni Goldman Sachs e JP Morgan, per avere delucidazioni sulle consulenze da esse offerte a Twitter per la vendita del social.

Da parte sua, Elon Musk continua a sostenere la tesi che Twitter non abbia fornito i documenti necessari richiesti per avere contezza di quanti profili fake esistano all’interno del social media. La risposta di Twitter anticipata via social l’8 luglio dal suo CEO, Bret Taylor, è stata quella di portare in tribunale il miliardario proprietario di Tesla per costringerlo a rispettare gli impegni presi.

Secondo Musk, le dichiarazioni pubbliche di Twitter sulla prevalenza dei bot sono fuorvianti e di recente ha ufficialmente richiesto che vengono rese pubbliche da un giudice, affinché si possa dimostrare che essi superano la stima di meno del 5% di mDAU o utenti attivi giornalieri monetizzabili.

I dati non corrispondono ed Elon Musk tenta di far saltare l’accordo

Twitter non nega che questa stima possa essere anche sbagliata, ma nello stesso tempo considera che questo fatto sia un semplice pretesto per poter ritirare l’offerta di acquisto presentata.

In una citazione separata, diretta alle aziende che hanno avuto qualche parte in questo accordo, Twitter ha chiesto a queste società di consegnare qualsiasi documento e comunicazione relativa al tweet di Musk del 17 maggio, adducendo “qualche possibilità” che i bot di Twitter e/o la percentuale di account falsi o spam “potrebbero superare il 90%” di utenti attivi giornalieri. 

I legali di Twitter sostengono che in nessuna parte dell’accordo era presente la clausola sui dati dei bot, mentre i legali di Musk affermano che sono necessarie per:

“Facilitare il finanziamento di Musk e la pianificazione finanziaria per la transazione e per impegnarsi nella pianificazione della transizione per l’azienda […]”.

L’inizio del processo, che si terrà presso la corte del Delaware, è previsto per il 17 ottobre prossimo, ma visto le premesse sicuramente la battaglia sarà durissima in questi mesi tra le due parti in causa, e le sorprese certamente non mancheranno.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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