HomeCriptovaluteBinance e FTX offrono $50 milioni per comprare Voyager Digital

Binance e FTX offrono $50 milioni per comprare Voyager Digital

Voyager Digital Holdings, azienda che ha creato una piattaforma di prestiti in criptovalute, ha dichiarato tempo fa bancarotta e ora gli exchange Binance ed FTX pare abbiano offerto 50 milioni di dollari per comprarla.

Il fallimento di Voyager Digital Holdings

La dichiarazione di bancarotta era arrivata a inizio luglio. Nel pieno del bear market, infatti, Voyager Digital Holdings aveva presentato una richiesta ufficiale per il cosiddetto Chapter 11, ovvero la norma della legge fallimentare negli Stati Uniti che consente alle aziende una ristrutturazione del debito a seguito di un grave dissesto finanziario.

La bancarotta di Voyager è legata a quella di un altro fallimento, ovvero quello della società 3AC.

Infatti, a fine giugno Voyager Digital Holdings aveva messo in stato di mora il fondo Three Arrows Capital (3AC), facendo sì che un tribunale delle Isole Vergini dichiarasse la bancarotta del fondo. La società esigeva dal fondo il pagamento di 25 milioni di dollari su un prestito da 350 milioni, e dopo il mancato pagamento ha chiesto la procedura di inadempienza.

Nella dichiarazione di fallimento con cui Voyager chiede l’applicazione del Chapter 11, l’azienda ha riferito di avere più di 100.000 creditori, con un patrimonio valutato di circa 5 miliardi di dollari, ma purtroppo le disponibilità liquide sono di soli 110 milioni. 

L’offerta di Binance e FTX per acquistare Voyager

Per questi motivi Binance ed FTX sono interessate ad acquisire Voyager, che più in là nel tempo potrebbe ritornare ad essere in guadagno. L’offerta è di circa 50 milioni di dollari, anche se precedentemente, nel 2021, il market cap di Voyager era stato dichiarato essere di ben 3,9 miliardi di dollari, al picco del suo stato.

Il suo prezzo in borsa, visto che l’azienda continua ad essere quotata, è sceso del 50% nel corso del 2022. Attualmente scende del 6% nelle ultime 24 ore.

L’asta dei beni della società è iniziata lo scorso 13 settembre e vi stanno partecipando anche Wave Financial e la piattaforma di trading CrossTower.

FTX e il rapporto con Voyager a causa di Alameda

Un altro utilizzatore della piattaforma di lending era la società di trading Alameda Research, di proprietà di Bankman-Fried, come anche FTX. Alameda aveva preso in prestito da Voyager criptovalute per un valore di circa 377 milioni di dollari.

Voyager aveva anche venduto una parte dell’azienda ad Alameda. Nel suo deposito fallimentare di luglio, Voyager aveva dichiarato che Alameda aveva una partecipazione del 9,5%. 

A giugno, Alameda ha esteso due linee di credito a Voyager, una per 200 milioni di dollari in contanti e una seconda per 15.000 Bitcoin (BTC). Alameda è quindi il maggior creditore della società, con un prestito non garantito di ben 75 milioni di dollari.

In un documento depositato in tribunale lo scorso lunedì 19 settembre, Alameda ha accettato di rimborsare circa 200 milioni di dollari di criptovalute che aveva preso in prestito in cambio di 160 milioni di dollari di garanzie a collaterale che Voyager deteneva.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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