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Ripple: partnership per un marketplace di crediti di carbonio su blockchain

Ieri Ripple ha annunciato una nuova partnership per lo sviluppo di un marketplace di crediti di carbonio basato su blockchain.  

La partnership coinvolge Climate Collective e Thallo, e mira a creare un mercato basato su Web3 per la compensazione dei crediti di carbonio che utilizzerà XRP Ledger per aumentare la trasparenza e l’efficienza.

Ripple e il marketplace Web3 per i crediti di carbonio

In molti Paesi del mondo, da tempo le aziende che emettono troppa CO2 in atmosfera vengono obbligate ad acquistare crediti di carbonio da altre aziende che, invece, producono energia senza emetterne. 

Un credito di carbonio è un termine generico che di fatto rappresenta il diritto di emettere in atmosfera una tonnellata di anidride carbonica (CO2), o una quantità equivalente di altri gas serra (tCO2e). 

Nel corso del tempo si è sviluppato un vero e proprio gigantesco mercato, su scala globale, per questi crediti di carbonio, e l’obiettivo di Thallo, Climate Collective e Ripple è quello di crearne uno trasparente basato su blockchain. 

Tra i soci fondatori dell’iniziativa ci sono anche Undo, VenTree Innovations, InPlanet, BioFix e TrendCO2e. In totale i partner sono 23, e comprendono anche tra gli altri Carbon Business Council, Crypto Climate Accord e Chainlink. 

Thallo è proprio un’azienda che sta utilizzando la blockchain per cercare di democratizzare il mercato dei crediti di carbonio, facilitando l’incontro diretto tra acquirenti e venditori. 

Il suo obiettivo è quello di risolvere alcuni problemi dei mercati tradizionali dei crediti di carbonio, ed in particolare quello della liquidità e quello dell’opacità dei dati sui prezzi, facilitando l’incontro diretto tra acquirenti e venditori di alta qualità. 

I mercati volontari dei crediti di carbonio nel 2021 hanno raggiunto per la prima volta una capitalizzazione di mercato complessiva di quasi 2 miliardi di dollari, che però potrebbe salire a 150 miliardi di dollari nei prossimi otto anni. Infatti, molte aziende private ed organizzazioni di piccole e grandi dimensioni si sono impegnate a raggiungere obiettivi climatici decisamente ambiziosi, e si prevede che i crediti di carbonio saranno molto richiesti per aiutare a raggiungere questi obiettivi.

I commenti dei partner del progetto

Il co-fondatore di Thallo, Joseph Hargreaves, ha dichiarato: 

“Sono onorato che alcune delle organizzazioni più affidabili nel web3 e nel clima, come Ripple e Climate Collective, ci abbiano scelto come partner chiave nei crediti di carbonio tokenizzati. Insieme, aiuteremo a rendere più efficace il mercato volontario del carbonio, aiutando i fondi a indirizzare progetti di alta qualità e rendendo più facile per le aziende raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità in modo trasparente e verificabile”.

Il Senior Vice President e Social Impact and Sustainability di Ripple, Ken Weber, ha aggiunto: 

“Con l’intensificarsi della domanda di crediti di carbonio, la tecnologia blockchain e crypto è in una posizione unica per aiutare a supportare la crescita del mercato risolvendo le sfide persistenti in materia di trasparenza, tracciabilità e verifica. In linea con l’impegno di Ripple per mercati del carbonio più efficienti e scalabili, il talentuoso team dietro Thallo sta costruendo un mercato che porterà più liquidità, un maggiore accesso ai prezzi e ai dati di mercato e un processo di certificazione migliorato a un mercato spesso opaco, lento e isolato. mercato. Sfruttando la prontezza aziendale di Ripple e l’affidabilità su vasta scala di XRPL carbon neutral, Thallo sta democratizzando l’accesso a crediti di carbonio verificati per gli investitori istituzionali e al dettaglio per aiutare a compensare le loro impronte di carbonio in un modo che soddisfi i loro principali stakeholder”.

Il token XRP e il listing su Binance

Oggi il valore di mercato di XRP è in crescita di quasi il 6%, ma nei giorni scorsi era sceso. Ora ha recuperato il livello del 22 settembre, a circa 0,47$. 

Forse, però, più che la notizia della partnership con Thallo e Climate Collective potrebbe avere avuto un impatto un’altra notizia, ovvero quella che Binance ha aggiunto proprio XRP ai suoi prodotti Dual Investment. 

I Dual Investment di Binance forniscono l’accesso ai prodotti “Buy Low” e “Sell High”, ovvero con prezzo selezionato ad una data futura. 

Sell High consente la vendita in BUSD di BTC, ETH, SOL, MATIC, ADA, BNB, DOT, BCH, AVAX, FTM, ALGO, NEAR, ATOM, oltre che di XRP, mentre Buy Low consente l’acquisto in BUSD e USDT di BTC, ETH, SOL, MATIC, ADA, BNB, DOT, BCH, AVAX, FTM, ALGO, NEAR, ATOM, ed XRP. 

A fine 2020 diversi exchange erano stati costretti a delistare XRP per via della causa della SEC contro Ripple, ma nel corso dei mesi ci si è resi conto che il procedimento giudiziario non stava facendo concreti passi in avanti, risultando di fatto impantanato. 

A quel punto hanno iniziato a listare nuovamente XRP, e visto che si tratta comunque di una delle dieci principali criptovalute al mondo per capitalizzazione di mercato hanno anche iniziato ad utilizzarla con prodotti nuovi come i Dual Investment di Binance. 

Quindi se tra fine 2020 ed inizio 2021 il mercato crypto stava riducendo le possibilità di acquisto e vendita di XRP, con conseguente calo dei volumi di scambio, nel corso del 2022 pian piano XRP sta recuperando i volumi perduti, tanto ad esempio da aver ormai superato quelli di BNB, ADA e SOL. 

C’è stato un tempo in cui addirittura fu seconda dietro solo a Bitcoin, per capitalizzazione di mercato, davanti addirittura ad Ethereum. Ora invece è scivolata in sesta posizione (quarta se si escludono le stablecoin), ma con volumi decisamente in crescita. Escludendo le stablecoin, per volumi in questo momento è al terzo posto assoluto, dietro solo a BTC ed ETH. Anzi, al quarto posto c’è SOLO con poco più di un terzo dei volumi di XRP. 

Quindi nel corso del 2022 XRP sta recuperando il suo ruolo di terzo incomodo, oltre a Bitcoin ed Ethereum, nonostante l’anno scorso lo avesse perso nei confronti sia di BNB che di Solana e Cardano. 

Non va, però, dimenticato che la causa della SEC contro Ripple non è ancora conclusa, ed in teoria potrebbe ancora riservare qualche brutta notizia. 

Il punto chiave è stabilire se XRP sia da considerare una security, come le azioni, o una commodity, come BTC o ETH, e da questo potrebbe dipendere il suo futuro, soprattutto nel caso in cui la SEC e la corte optassero per la prima opzione. Per ora sembra prevalere l’ipotesi di considerarla lo utility token dei servizi di Ripple, ma si tratta per ora ancora solo di un’ipotesi non confermata ufficialmente. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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